Certo non si pensava di arrivare a questo punto. Le mie prime considerazioni a fine gennaio sul pericolo Coronavirus in Italia non avevano previsto l’attuale scenario. Ora non c’è tempo di polemizzare e puntare il dito su di chi sia la colpa. In questo momento è importante informarsi, non farsi prendere dal panico ed evitare le fake news. Proteggersi e rispettare le nuove direttive del Ministero della Salute è fondamentale.
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- Per qualsiasi dubbio o informazione è possibile consultare anche il sito dell’Organizzazione Mondiale della Salute o il Ministero della Salute italiano.
In questo articolo, con l’aiuto di Paola Arosio, giornalista di OK Salute e Benessere, trovi alcune informazioni e consigli importanti.
La famiglia dei Coronavirus comprende agenti patogeni che causano danni respiratori che possono variare da un semplice raffreddore a complicanze più gravi. Allo stesso ceppo appartengono patologie già conosciute come la SARS (Severe acute respiratory syndrome). In questi ultimi mesi si è però individuata una nuova “classe” di Coronavirus, mai riscontrata nell’uomo (CoV). Inizialmente il virus veniva trasmesso da animale a animale. Il tutto sembra sia partito da un particolare pipistrello, il Rhinolophus Affinis, diffuso in Cina e nel sud Est asiatico. Da questi mammiferi, il passaggio intermedio sembrerebbe passato dal pangolino, una specie di formichiere. Oggi è evidente come il Coronavirus può essere trasmesso da uomo a uomo, questo fenomeno accade però quando si passa molto tempo a contatto con una persona infetta, ad esempio in ospedale o se non si è a conoscenza di un famigliare portatore del virus.
I sintomi del Coronavirus possono variare in base al soggetto contagiato. Come abbiamo anticipato si tratta di una patologia che coinvolge l’apparato respiratorio. All’inizio può manifestarsi come un raffreddore accompagnato da mal di gola, tosse e febbre per poi evolversi in polmonite e disturbi gastrointestinali. In persone già affette da malattie croniche o in soggetti più fragili come gli anziani gli effetti del Coronavirus possono essere più gravi e difficili da contrastare.
Come si trasmette il contagio?
Il virus si propaga per via aerea da persona a persona con goccioline di saliva che si diffondono nell’aria attraverso colpi di tosse o starnuti o semplicemente parlando. Attenzione anche al contatto con le superfici: il virus può resistere per alcune ore e per questo è opportuno lavarsi le mani spesso e bene e cercare di limitare il contatto tra mani, bocca e naso. Frequentare ambienti molto affollati è sconsigliato e tutte le manifestazioni in Lombardia sono state rimandate per cercare di contenere il contagio e la diffusione del Coronavirus. La regione Lombardia e la città di Milano hanno istituito i nuovi coprifuoco da rispettare assolutamente. Invito anche ai ristoratori e titolari di esercizi commerciali indipendenti di osservare le seguenti direttive e non approfittare della situazione, anche se potrebbe essere onerosa a livello economico. Queste misure di sicurezza sono attuate poiché il Coronavirus sembrerebbe trasmettersi anche in fase di incubazione e non solo in presenza di sintomi accertati. Il periodo di incubazione dovrebbe prevedere all’incirca 14 giorni, ma può variare in media tra i 5 e 7 giorni prima della comparsa di sintomi evidenti.
Al momento il vaccino contro il Coronavirus non è ancora disponibile. Dagli USA arrivano notizie che affermano di avere trovato una cura, ma non si è certi della veridicità di queste informazioni. Al momento la ricerca sta facendo del suo meglio per trovare una soluzione, quanto meno per limitare e circoscrivere l’azione del virus non a tutto l’organismo.
Innanzitutto se si hanno sospetti o se si è trascorso del tempo in Cina o con soggetti a rischio è possibile contattare il numero 1500 per avere delucidazioni. Non recarsi al pronto soccorso, ma in caso di sintomi evidenti chiamare il 112, che provvederà a recarsi in loco per accertare la situazione. Il test per il Coronavirus viene fatto con un tampone faringeo: si inserisce un piccolo bastoncino simile a un cotton fioc all’interno di bocca, gola, tonsille e faringe e si prelevano dalla mucose delle secrezioni che vengono inviate al laboratorio per le dovute verifiche. Se il test è positivo il contagio è avvenuto. Nella maggior parte dei casi è possibile guarire dal Coronavirus. Ciò che spaventa è la velocità della diffusione e del contagio, ma è importante conservare razionalità e coscienza. Svaligiare supermercati, inveire contro i cinesi, affollare le pompe di benzina sono tutti comportamenti che dimostrano ignoranza e disinformazione. La situazione non è delle migliori e questo è certo, ma non siamo di fronte a una terza guerra mondiale. Bisogna ascoltare gli esperti e favorire il lavoro dello Stato e dei medici. Nel nostro piccolo è importante attivare delle precauzioni. Vediamo quali.
Osservare delle buone e accurate abitudini igieniche è l’ideale per prevenire i rischi connessi al Coronavirus e il possibile contagio. Lavare spesso e bene le mani con acqua tiepida e per almeno 40/60 secondi, strofinando palmo, dita e anche i polsi. Tenere le mani nel naso, in bocca o sfregarsi gli occhi incentiva il potenziale rischio di contagio, perché i virus possono entrare più facilmente nel nostro organismo, sviluppando le patologie. Anche a chi ha il vizio di mangiarsi le unghie consiglio vivamente di trattenersi. Attenzione, il virus può resistere su alcune superfici per alcune ore, quindi anche in questo caso, dopo il contatto, affidarsi a saponi igienizzanti a base alcolica per pulire le mani. Se si hanno dei bambini diventa necessario aiutarli a evitare queste cattive abitudini e insegnare loro quanto sia importante non portare la mani sporche sul viso.
Come è buona educazione, bisogna poi ricordarsi di starnutire e tossire sempre portando un fazzoletto alla bocca. Meglio evitare la mano, perché come anticipato potremmo avere il bisogno di grattarci il naso, favorendo la trasmissione dei batteri sul volto. Una volta utilizzato, il fazzoletto va buttato e non conservato. L’OMS afferma che l’applicazione di una mascherina per respirare in sicurezza è raccomandata a chi presta soccorso alle persone infette o che hanno contratto il virus. La maggior parte delle mascherine vendute al pubblico hanno infatti dubbia efficacia. Le strutture sanitarie invece dispongono di attrezzature certificate che comprendono mascherine chirurgiche e più sofisticate insieme a tute, guanti e respiratori ad hoc. Attenzione anche a quello che si porta in tavola: consumare carne ben cotta e lavare sempre accuratamente (anche con il bicarbonato) frutta e verdura.
Un aiuto al sistema immunitario può essere dato anche dall’alimentazione. Leggi l’articolo di approfondimento: Rinforzare le difese immunitarie con l’alimentazione.