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Elettrolipolisi: cellulite alle strette

Elettrolipolisi: cellulite alle strette

Se non è colpa di mamma che ci lascia in eredità una predisposizione per la cellulite, per cui si manifesta fin dall’adolescenza, ci pensano comunque altri mille fattori a concorrere a formarla e a renderla evidente. Così, a causa di abitudini sbagliate e di piccoli disturbi che col tempo tendono a degenerare, comincia a comparire per arrivare, qualche volta, a creare situazioni anche gravi sul piano della salute e decisamente sconfortanti sul piano estetico.

Cos’è la cellulite?

La desinenza in “ite” dovrebbe indicare uno stato infiammatorio. In realtà non è un’infiammazione delle cellule. Si rivela sotto forma di cuscinetti, ma non è adipe, tant’è vero che mentre i cuscinetti di grasso scompaiono dimagrendo, la cellulite vera resta anche se si perde peso. È tessuto malato che tormenta nove donne su dieci e sembra pensata su misura per il sesso femminile. Proprio così, perché anche se i meccanismi che la scatenano non sono ancora del tutto chiari, gran parte delle responsabilità di questo inestetismo si devono agli estrogeni, gli ormoni femminili. Ma ad aggravare la situazione si aggiunge un’alimentazione non equilibrata, gli eccessi di grassi, di zuccheri o di sale, qualche drink e qualche sigaretta di troppo. E poi, a rincarare la dose, ci pensano stress, tensioni, ansia e vita troppo sedentaria.

Come possiamo eliminare la cellulite

A un unico, risolutivo metodo d’attacco come la liposuzione (non indicata però a tutte, come vedremo) si affianca una lunga serie di trattamenti che richiedono tempo, costanza e a volte, qualche sacrificio. Ma offrono la possibilità di prevenirla, di curarla, di bloccarne le cause e rallentare le conseguenze, Senza rischi e senza costi eccessivi. Curarla si può e si deve. L’attacco ai cuscinetti non si improvvisa. Primo passo da fare è rivolgersi a un medico. Sarà lui a diagnosticare quanto la cellulite sia estesa e avanzata. Secondo lo stato dei tessuti è possibile decidere il trattamento adeguato. La visita comincia da un’anamnesi approfondita, tiene conto delle abitudini alimentari e individua le zone in cui potrebbero essere localizzati i cuscinetti di cellulite. Non sempre, come si crede, ne sono colpiti cosce, fianchi e glutei. La cellulite si annida anche sull’addome, nella parte inferiore della schiena, nelle braccia e più spesso di quanto si sospetti, nei quadrati superiori del seno. Mentre fino a qualche anno fa si prescriveva un solo trattamento mirato, oggi sempre più spesso viene consigliato un pacchetto di trattamenti misti, una sinergia di interventi da eseguire contemporaneamente in modo da attaccare la cellulite su più fronti.

Elettropolisi: scossa al grasso

Importato dalla Francia un paio di anni fa e ulteriormente perfezionato l’elettrolipolisi è il metodo anticellulite più nuovo. È indicato contro i cuscinetti localizzati: la coulotte de cheval per esempio, ma è meno efficace quando la cellulite è più diffusa e comincia a indurirsi. Consiste nell’inserire sotto la cute da sei a dodici coppie di aghi sottilissimi e lunghi dai dodici ai quattordici centimetri, collegati a un generatore a bassa frequenza. Per circa un’ora questi aghi sono attraversati da una leggera corrente elettrica. Tra un ago e l’altro viene così a crearsi una rete di campi magnetici che producono, tecnicamente parlando, una lisi, cioè sciolgono la cellulite. Grasso e acqua poi vengono eliminati con le urine.

Nell’arco degli ultimi due anni l’elettropolisi estetica ha subito alcune evoluzioni. Una delle più interessanti è quella che alla terapia abbina un metodo diagnostico computerizzato. Il medico, prima di posizionare gli aghi, rivela, con appositi strumenti, dati come la circolazione del sangue nelle zone da trattare, lo spessore del grasso localizzato tra i muscoli e la cute, la quantità di liquidi contenuti nelle cellule e negli spazi interstiziali. Tutte queste informazioni vengono inserite nel computer che le elabora e fornisce un profilo esatto della paziente mettendo in evidenza con precisione le zone in cui inserire gli aghi. Quanto al modo di posizionare gli aghi, attualmente gli specialisti non si limitano più ad accoppiarli due a due (polo negativo e polo positivo), ma costruiscono dei sistemi più articolati, a piramide o a quadrato, nel tentativo di concentrare il più possibile l’azione in un punto ben preciso, per ottenere risultati migliori. Quando il problema è la cellulite localizzata, una decina di sedute con cadenza bisettimanale sono sufficienti.

 

Strategie ancora vincenti contro la cellulite

La ionoforesi e la mesoterapia sono due trattamenti estetici che risultano ancora validi nell’attenuare i sintomi della ritenzione idrica, ai quali possiamo sottoporci in alternativa all’elettropolisi. La ionoforesi è ancora un ottimo metodo per trattare la cellulite edematosa, quella che si presenta con una forte ritenzione idrica mentre non riesce a fare un granché contro noduli e ispessimenti ormai stabilizzati.  Mentre la mesoterapia si è considerata a tutt’oggi una delle strategie vincenti. A supporto di questo trattamento ci sono dei farmaci liposolutori capaci di sciogliere il grasso e vasoprotettori, per rinforzare le pareti dei capillari.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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