È ormai accertato: il rapporto tra pelle e mente è sempre più stretto. Ma per capire il rapporto che c’è tra malattie dermatologiche e psiche, è necessario andare oltre il significato stretto di pelle e comprendere il ruolo più profondo che ha.

Da un punto di vista psicologico, la pelle, oltre a essere un organo che circoscrive e contiene tutti gli organi, è anche la struttura che permette il contatto con il mondo esterno, una specie di “biglietto da visita” con cui una persona si presenta agli altri. Basti pensare all’importanza dell’aspetto fisico di un individuo, pelle compresa, che è la parte più visibile del corpo, nel regolare non soltanto i rapporti interpersonali, ma anche come essa sia in grado di evidenziare gli stati d’animo e il carattere. Per esempio, quando una persona è felice, anche l’aspetto migliora e questo è fonte di ulteriore benessere, che permette di avere rapporti interpersonali più soddisfacenti. Se invece un individuo soffre per un qualunque motivo, il fisico ne risente e anche il livello psicologico e relazionale peggiora.

Da quanto detto si deduce che stato fisico, stato psicologico e rapporti interpersonali sono strettamente legati e che persino una lieve modificazione di uno di loro influisce su tutti gli altri.

Mente e corpo: un legame molto stretto
Recenti studi hanno dimostrato che certe malattie dermatologiche (come la perdita di capelli o la comparsa di macchie) possano ripercuotersi in modo negativo sui rapporti interpersonali e sociali, perché scatenano spesso stati di vergogna, umore depresso, percezione distorta del proprio corpo.
Arrossamenti, irritazioni della pelle e perdita di capelli non sempre sono segno di disturbi dermatologici. Le macchie rosse che a volte si manifestano sul viso o sul collo sono l’esempio più semplice e frequente di come ansia, stress o panico possano manifestarsi sulla pelle.

A volte indicano malessere
Spesso, quelli che sembrano essere semplici disturbi della pelle, in realtà nascondono problemi a livello inconscio. Per questo motivo, in alcune situazioni è bene ricorrere a un aiuto associato tra dermatologo e psicologo. Ma è sempre il dermatologo, e non la persona che a lui si rivolge, che deve decidere se e quando e consigliare la presenza di uno psicoterapeuta.
In alcuni casi, il supporto psicologico è d’aiuto alla cura del dermatologo e serve al malato per valorizzare le proprie doti e per usare positivamente alcune sue risorse, facendogli così ritrovare un certo benessere. Soltanto quando il disturbo è segno di un malessere interiore serio, la cura psicologica è fondamentale.