Anche la pelle degli uomini è delicata; in particolare quella del volto, nonostante sia più spessa di quella femminile. A creare problemi al viso dei maschi può essere la barba: radersi, infatti, può irritare il volto, perché i peli e i follicoli piliferi sono tra i principali veicoli di microrganismi aggressivi. Esistono, poi, disturbi che colpiscono il volto indipendentemente dal sesso (è il caso dell’acne rosacea o del lupus discoide cronico), ma che possono essere peggiorati dalla barba o che, comunque, finiscono per influire sulla stessa, per esempio favorendo la caduta dei peli. Ecco, allora, che la “zona barba” deve diventare oggetto di cure e attenzioni particolari.
Pseudofollicolite
La pseudofollicolite è una irritazione della pelle causata dalla ricrescita del pelo tagliato che penetra sotto la cute. La forma seria riguarda gli uomini di pelle nera, la cui barba è robusta e riccia: il pelo si ripiega su se stesso, fino a formare un uncino che buca la pelle e si incarnisce. Compaiono puntini rossi irritati in corrispondenza del pelo. Quando è lieve, invece, interessa gli Individui di razza bianca: il pelo cresce sotto la cute, irritando il follicolo pilifero e causando foruncoletti con pus. La forma seria si risolve da sola, quando il pelo, crescendo, esce dalla pelle. Basta non radersi per due settimane, in modo che il pelo fuoriesca dalla pelle. La forma lieve va invece curata con pomate locali a base di acido glicolico al 5 o al 1o%, o contenenti acido retinoico. Se restano cicatrici, può essere utile ricorrere al laser per eliminare il problema In entrambi i casi, è bene radersi con rasoio elettrico, che permette all’estremità del pelo di fuoriuscire dalla cute e di incarnirsi con meno facilità
Dermatite irritativa
Si parla di dermatite irritativa in presenza di un’infezione dovuta a rasoi e a prodotti che impoveriscono la pellicola protettiva della pelle di acqua e sebo (film idrolipidico). La si riconosce perché la pelle del viso diventa secca, si arrossa e può dare prurito. Per rimediare, si possono usare creme antibiotiche per circa dieci giorni, mentre per prevenirla è consigliabile evitare i prodotti per la rasatura non adatti e troppo a buon mercato, orientandosi su quelli indicati per pelli delicate.
Sicosi parassitaria
Con la sicosi siamo in presenza di una infezione batterica dovuta allo Staphilococcus aureus, che si trova sulla superficie della pelle. In alcuni casi, supera l’epidermide e raggiunge il derma, provocando infezione. In genere, sotto la mandibola e sul labbro superiore compare un bubbone arrossato pieno di pus e se il problema è serio occorre seguire una cura di antibiotici per bocca per almeno 10 giorni. Per evitare la sicosi il consiglio è di disinfettarsi subito, quando ci si ferisce durante la rasatura, con una pomata antibiotica (se il taglio è profondo) o con l’acqua ossigenata.
Tigna
La tigna è una micosi causata dal Trichophyton mentagrophytes o dal Trichophyton verrucosum, funghi presenti nel pelo dei grossi animali, come i bovini e i cavalli. I sintomi sono lesioni simili a pustole rosse, a volte contenenti pus. Per rimediare si applicano pomate antimicotiche sulle lesioni ed, eventualmente, il dermatologo può prescrivere antimicotici per bocca, come fluconazolo o ketoconazolo, da prendere per 20-30 giorni. Quanto alla prevenzione, soprattutto per chi lavora a contatto con gli animali, è importante fare attenzione, per quanto possibile, a non avvicinare troppo il volto alle bestie; inoltre è fondamentale curare l’igiene della pelle.
Lupus discoide cronico
Il lupus discoide è una lesione della pelle di origine autoimmune. Quando si manifesta, sul volto, per lo più al centro, compaiono eritema e desquamazione che provocano la caduta dei peli. Le lesioni sono rosate con il bordo in rilievo e possono essere accompagnate da febbre e dolori articolari. La cura è a base di antimalarici (clorochina e derivati) o cortisonici da prendere per bocca. Per le lesioni si applicano localmente corticosteroidi. Si può ricorrere anche alla crioterapia (azoto liquido applicato localmente con tamponi). Trattandosi di una malattia autoimmune, una vera e propria prevenzione non è possibile, ma si può evitare che i sintomi peggiorino non esponendosi al sole e usando creme con filtri a protezione totale
Acne rosacea
L’acne rosacea è un disturbo della pelle dovuto a un cattivo funzionamento dei capillari del viso, che tendono a dilatarsi e a rompersi. In genere, dipende da una predisposizione ereditaria, ma anche dall’abuso di alcolici e di caffeina, dal fumo e dagli sbalzi di temperatura. Inizialmente il viso si arrossa per la comparsa di couperose, poi compaiono brufoli ai lati del naso, alla parte alta delle guance e alla fronte. I sintomi possono peggiorare se le ghiandole sebacee e i follicoli dei peli sono attaccati da un parassita, il Demodex folliculorum, che causa la comparsa di pustole. Per guarirla si devono prendere antibiotici per bocca (tetracicline, eritromicine e minocicline) e applicare localmente pomate a base di metronidazolo. Prevenirla è possibile se si corregge il proprio stile di vita, limitando alcolici e caffè ed evitando il fumo. Soprattutto d’inverno, è molto importante proteggere la pelle: al mattino con creme idratanti a base di estratti vegetali calmanti e alla sera con creme nutrienti e decongestionanti, che evitano l’indebolimento dei capillari dovuto all’azione del freddo.
Acne volgare
Questo è un disturbo tipicamente maschile che compare durante la pubertà, legato all’eccessiva produzione di sebo, che tappa i pori della pelle provocando l’acne. L’acne volgare si manifesta così: la pelle diventa molta unta, ricoperta da punti neri e pustole arrossate e infiammate, nelle zone dove sono maggiormente concentrate le ghiandole sebacee. Per curarlo in genere si ricorre a una cura antibiotica associata a farmaci a base di benzoil perossido. Molto utili sono anche i retinoidi e l’isotretionina, entrambi efficaci perché non hanno controindicazioni. Contro eventuali cicatrici possono essere utili peeling chimici eseguiti con acido glicolico o tricloroacetico. Non esiste invece un reale metodo di prevenzione, però è utile seguire un’accurata igiene della pelle, eseguita con prodotti non alcolici o irritanti che potrebbero provocare un’ulteriore iperproduzione di sebo.
Problemi alla barba? Ecco a chi rivolgersi
In presenza di problemi alla barba è sempre utile rivolgersi al dermatologo, che prima di tutto accerta la causa effettiva del problema (per individuare il germe responsabile può anche eseguire prelievi di pus dalle lesioni). Inoltre, lo specialista può prescrivere i farmaci specifici più adatti ed è l’unico a poter svolgere determinati trattamenti, come i peeling chimici, cioè forme accelerate di esfoliazione cutanea attraverso l’uso di una sostanza acida. È assolutamente da evitare il fai da te, che potrebbe peggiorare la situazione.