Con l’aiuto del dottor Antonino Di Pietro, dermatologo di Milano, abbiamo tracciato un profilo di alcune delle patologie più diffuse.
Psoriasi
Come si manifesta: è caratterizzata da chiazze arrossate di varia grandezza, nelle quali la cute si presenta infiammata e ispessita, spesso ricoperta da chiazze argentee. Non si ha prurito, ma la zona colpita può essere molto estesa, causando al malato disagi soprattutto psicologici. Qualche volta l’eruzione cutanea può essere accompagnata da gonfiori e rigidità. La psoriasi è una malattia piuttosto diffusa e riguarda soprattutto i bianchi. E’ infatti meno frequente nelle persone di razza africana o asiatica. Colpisce nella stessa misura uomini e donne e, generalmente, si manifesta fra i 10 e i 30 anni.
Le cause: non sono ancora state accertate con precisione. Si sa che ha spesso un’incidenza familiare ed è peggiorata da stress o forti reazioni emotive. Nella psoriasi le nuove cellule cutanee si riproducono a una velocità 10 volte maggiore del normale, mentre l’eliminazione di quelle vecchie rimane invariata. Così si accumulano cellule giovani che formano la chiazza ispessita, ricoperta di cute desquamata.
Come si cura: con creme a base di cortisone, di catrame vegetale e acido salicilico, o con un derivato della vitamina D (il Calciprotiolo). Sono anche utili cicli a base di Puva: una cura che sposa gli psoraleni (principi attivi che agiscono sulla produzione di melanina), assunti per via orale, all’applicazione locale di raggi ultravioletti. Nei casi lievi, si consiglia l’esposizione moderata alla luce solare. In quelli più gravi, rari, sono efficaci compresse a base di ciclosporina, una sostanza che agisce sul sistema immunitario.
Le cause psicologiche: non sono accertate, anche se spesso è proprio una grave forma d’ansia ad essere alla base di questa patologia. Alcuni studi hanno evidenziato anche disturbi legati allo sviluppo della personalità. Le terapie psicologiche brevi si sono rivelate spesso inefficaci. In qualche caso è utile, invece, il ricorso alla psicanalisi, con medici specializzati in campo psicosomatico.
Vitiligine
Come si manifesta: con la comparsa di macchie cutanee bianche, ben delimitate. Queste chiazze, dette acromiche (prive di colore) sono di solito localizzate nelle parti più esposte alla luce (il volto e le mani, per esempio): ciò fa si che la malattia si evidenzi in estate con l’abbronzatura.
Le cause: sono ancora sconosciute. E’ certo, però, che la zona cutanea colpita da vitiligine evidenzia una mancanza di melanociti, le cellule che formano la melanina e quindi il colorito cutaneo. La vitiligine può comparire a qualsiasi età e colpisce una persona su duecento.
Come si cura: con applicazioni di Puva per indurre la ripigmentazione della zona colpita. I risultati però non sono ottimali. Può essere efficace una terapia a base di farmaci corticosteroidi applicati localmente, sulle chiazze piccole e nelle fasi iniziali della malattia. Il tutto, però, va sempre effettuato sotto stretto controllo medico per evitare effetti indesiderati. Negli ultimi tempi si stanno sperimentando altre strade. La più interessante è quella seguita da alcuni medici statunitensi che cercano di coltivare i melanociti in vitro, per poi impiantarli e farli riprodurre sulla cute malata, favorendo così la ripigmentazione della zona.
Le cause psicologiche: anche nel caso della vitiligine si sono evidenziate cause psicologiche. La loro natura, però, è talmente complessa da sconsigliare un approccio esclusivamente di questo tipo di malattia.
Dermatite seborroica
Come si manifesta: è caratterizzata da un’infiammazione della pelle collegata a un’eccessiva produzione di sebo. Il fenomeno interessa spesso il cuoio capelluto, ma può estendersi anche ad altre zone del corpo, le arcate sopracciliari, le pieghe ai lati del naso, o la regione centrale del torace. La parte colpita presenta arrossamento, qualche volta prurito e bruciore, con un’abbondante desquamazione che origina, sul cuoio capelluto, la comparsa di forfora.
Le cause: è provocata da un improvviso abbassamento delle difese immunitarie che induce un aumento del Pityrosporum Orbicolare, un fungo normalmente presente sulla cute. Questa proliferazione agisce direttamente sulle ghiandole sebacee e sulla produzione di sebo, alterandone i parametri.
Come si cura: di solito con creme a base di Ketoconazolo o di Lattato di Ammonio. Sono anche importanti le integrazioni alimentari di vitamina A, E e di Biotina.
Le cause psicologiche: la dermatite seborroica è direttamente collegata a stati d’ansia e stress, a periodi di superlavoro o di forte tensione. Se la manifestazione si ripete, però, è bene affrontarne la causa nascosta con psicoterapie brevi.
Rosacea
Come si manifesta: confusa fino a poco tempo fa con l’acne, la rosacea è una malattia a sé, caratterizzata dalla comparsa di eritemi (arrossamenti) e dalla formazione di pustole simili a quelle dell’acne. Inoltre, può esserci una dilatazione dei capillari sottocutanei, specie su fronte e guance.
Le cause: può essere originata da frequenti sbalzi di temperatura (colpisce, per esempio, chi lavora in ambienti molto caldi e si trova ad affrontare il freddo esterno), dall’abuso di alcol che provoca una vasodilatazione e, molto spesso, da un eccesso di emotività. Il disturbo è tipico dell’adulto ed è più frequente nelle donne, specie nel periodo della menopausa, a causa delle “vampate”, il senso di calore improvviso che colpisce il volto, il collo e il torace.
Come si cura: con tutti i farmaci già usati in caso di dermatite seborroica, e con gli antibiotici. Localmente si possono adoperare creme lenitive, emollienti e idratanti per diminuire le irritazioni.
Le cause psicologiche: sono a rischio di rosacea le persone particolarmente emotive, ansiose o semplicemente nervose. Nei casi più gravi è opportuno ricorrere a una psicoterapia breve.
Orticaria: che stress!
Come si manifesta: inizia con la comparsa di pomfi pruriginosi che possono essere disseminati su tutto il corpo, anche se in genere l’eruzione si localizza sugli arti e sul tronco.
Le cause: possono essere moltissime. I dermatologi dividono comunque l’orticaria in allergica ed extra-allergica, a seconda della sua origine.
Come si cura: il pomfo tende a scomparire spontaneamente in qualche ora, ma per alleviare il fastidio si può applicare sulla parte colpita una crema lenitiva e calmante. Efficaci anche, nelle forme allergiche, gli antistaminici somministrati per via orale.
Le cause psicologiche: è accertato che l’orticaria, sia essa di origine allergica o extra-allergica, ha forti basi psicologiche. Ne soffrono di solito persone emotive e ansiose, ma anche aggressive o frustrate. In tutti questi casi sono efficaci le psicoterapie brevi. Nel caso ci siano cause temporanee (stress per una situazione particolare), sarà lo psicoterapeuta a prescrivere un eventuale trattamento con ansiolitici.