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Forfora sulle sopracciglia: cos’è realmente?...

Forfora sulle sopracciglia: cos’è realmente?

Creano molto imbarazzo. Quelle scagliette gialline stonano proprio sul collo della giacca blu. Peggio ancora, poi, quando colpiscono il viso, la zona intorno al naso, la bocca e le sopracciglia: ci si sente un po’ come serpenti in muta. Tuttavia, la dermatite seborroica, nota anche come forfora quando colpisce il cuoio capelluto, pur essendo un disturbo molto antiestetico non è certo pericolosa. Non è il caso, dunque, di allarmarsi. Serve invece armarsi di tanta pazienza e costanza perché la battaglia contro queste odiatissime scagliette è molto lunga. Anzi, non finisce mai. Vediamo allora cosa fare in caso di “forfora” sulle sopracciglia.

Sommario:

Che cos’è la dermatite seborroica?

La dermatite seborroica è una forma di eczema cronico molto frequente, che colpisce più gli uomini che le donne. Questo disturbo comincia a manifestarsi dopo la pubertà, quando le ghiandole sebacee che producono il grasso della pelle iniziano a funzionare, e dura fino ai quaranta, cinquant’anni. Fa eccezione una forma particolare di dermatite seborroica che compare nei lattanti e prende il nome di crosta lattea. A differenza della dermatite classica, che permane per tutta la vita, questa forma è passeggera e per certi versi normale perché è dovuta a un’iperproduzione di sebo nel bambino, provocata dagli ormoni materni. Infatti gli ormoni della madre, presenti nel neonato, stimolano l’attività delle ghiandole sebacee. Poi, quando entro il sesto mese questi ormoni vengono eliminati dal bambino, la dermatite scompare.

Eritema e forfora, i sintomi più comuni della dermatite seborroica

La forfora sulle sopracciglia è uno dei sintomi più comuni di dermatite seborroicaLa dermatite seborroica si presenta con eritemi, cioè chiazzette rosse, sopra cui si formano squamette più o meno untuose a seconda del tipo di pelle: grassa o secca. Le chiazze e le squame possono essere accompagnate, o a volte precedute, da un prurito insistente e fastidioso. La dermatite seborroica compare in alcune zone particolari del corpo: il cuoio capelluto (in questo caso prende il nome di forfora), il viso, specialmente intorno alla piega del naso e della bocca, e più raramente le orecchie, la zona delle sopracciglia, le palpebre, la fronte e l’attaccatura dei capelli. Altre parti del corpo colpite dalla dermatite sono le pieghe della pelle dove c’è una forte concentrazione di ghiandole sebacee: le ascelle, l’inguine e i genitali. Di solito negli uomini la dermatite seborroica compare anche sul torace e sulle spalle, tra le scapole. Non necessariamente, però, la dermatite colpisce contemporaneamente più punti: a volte si manifesta solo sul cuoio capelluto, altre volte sul viso. Si tratta di un disturbo fastidioso, ma non pericoloso, che non lascia conseguenze.

Quali sono le cause della dermatite seborroica?

Le cause della dermatite seborroica sono ancora sconosciute. Si sa, però, che questa malattia ha sicuramente a che fare con la secrezione di sebo. E proprio partendo da questo presupposto si stanno formulando varie ipotesi. Si esclude, invece, che la sua comparsa possa essere legata all’alimentazione. La dermatite non è provocata tanto da un’iperattività delle ghiandole sebacee, quanto piuttosto da un difetto delle loro funzioni. Tale alterazione può avere origini costituzionali, cioè ereditarie, oppure ormonali. È accertato, infatti, che la comparsa della dermatite è legata all’attività degli ormoni maschili, ma non si accompagna agli altri fenomeni tipici di una produzione eccessiva di questi ormoni androgeni come l’irsutismo, cioè una crescita esagerata di peli, o l’acne. Questa osservazione ha portato ad affermare che, molto probabilmente, la causa del disturbo è dovuta a un cattivo funzionamento dei recettori di questi ormoni a livello delle ghiandole.

Ma gli ormoni non sono l’unica causa possibile della dermatite seborroica, che sarebbe determinata anche da un fungo, il Pityrosporum ovalis. La moltiplicazione del Pityrosporum ovalis dà origine prima a prurito e poi all’eczema seborroico vero e proprio. Con ogni probabilità, attraverso meccanismi a noi ignoti, il fungo interferisce con la secrezione delle ghiandole sebacee. Sicuramente, però, da solo non è la causa scatenante della dermatite seborroica, ma vi concorrerebbe insieme ad altri fattori, tra cui lo stress, che a sua volta ha uno stretto legame con la secrezione ormonale.

Come distinguere la dermatite seborroica dalla psoriasi?

Sintomi della psoriasiMolto spesso la dermatite seborroica viene confusa con la psoriasi e viceversa. Altre volte, invece, dermatite e psoriasi sono presenti insieme. Si parla allora di “seborriasi“, che è appunto una forma mista assai frequente. Distinguerle non è facile, ed è vero che spesso i sintomi traggono in inganno anche gli specialisti. In genere, però, le squame della psoriasi sono più secche di quelle della dermatite. Per esempio, sul cuoio capelluto la psoriasi produce una forfora bianca o argentina, mentre quella della dermatite seborroica è più grassa e giallastra. Inoltre la psoriasi, oltre che in testa, compare soprattutto sui gomiti, sulle ginocchia e a livello dell’osso sacro, zone immuni dalla dermatite seborroica. Infine la psoriasi, che è una malattia di origine genetica, compare già nei bambini, mentre la dermatite si manifesta solo con la pubertà.

Come intervenire contro i sintomi della dermatite seborroica?

I farmaci più usati nella cura della dermatite seborroica sono alcuni antimicotici, in particolare i derivati imidazolici (il ketoconazolo e il feticonazolo). Queste sostanze sono contenute negli shampoo (per esempio, Nizoral Scalp fluid) o nelle creme e vanno usati per circa un mese. L’ultima novità sono i prodotti a base di alludekina, come l’Aluron, disponibile in pomata, shampoo o detergenti. L’alludekina blocca l’eccessiva proliferazione del Pityrosporum ovalis, regolarizza la produzione sebacea e riequilibra il pH della pelle. Il ciclo di cure è particolarmente breve: in pochi giorni elimina i sintomi. In genere, però, un ciclo di cure è sufficiente a far sparire i sintomi, ma non guarisce la malattia che è cronica e quindi si ripresenta a intervalli più o meno brevi. Poiché i farmaci non si possono usare sempre, è buona norma cercare di prevenire e rallentare la ricomparsa della dermatite alternandone l’uso con prodotti di cosmesi, meno aggressivi ma ugualmente efficaci: per esempio i comuni shampoo antiforfora.

Gli effetti collaterali del cortisone usato nella cura della dermatite seborroica

Uno degli errori più comuni commesso dalle persone che vogliono liberarsi in fretta dalla dermatite seborroica è quello di usare i farmaci a base di cortisone. In effetti questi prodotti hanno un’efficacia istantanea, perché il prurito e le chiazze rosse scompaiono immediatamente. Attenzione, però, perché appena si sospende la cura i sintomi si ripresentano in forma più seria. Non bisogna cadere nella trappola di riprendere l’assunzione di cortisone, perché si rischia di peggiorare progressivamente la situazione. Il cortisone, infatti, provoca delle recidive molto violente di dermatite seborroica; inoltre, a lungo andare, danneggia la pelle che si assottiglia e, in zone delicate, come il viso, può portare alla comparsa di capillari dilatati. Lo stesso vale per gli shampoo al catrame: vanno usati solo se consigliati dal dermatologo.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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