Uno studio pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology segnala che il trattamento con il laser a diodi consente di ridurre l’infiammazione alla base delle lesioni tipiche dell’acne, favorendo in media una diminuzione del 70-75 per cento del numero di brufoli. Ma come funziona e per chi è indicato il trattamento laser dell’acne? Vediamolo insieme.
Come funziona il laser a diodi?
Gli studi finora condotti suggeriscono che l’azione del laser a diodi sia duplice: sulle ghiandole sebacee infiammate e sui germi chiamati in causa nell’acne. Pare che tre sedute, eseguite a distanza di circa tre settimane l’una dall’altra, permettano di ottenere buoni risultati contro i segni dell’acne. Gli intervalli sono necessari per dare tempo al laser di agire in profondità. In genere, però, già dopo un paio di settimane si inizia a vedere qualche beneficio. Un lieve eritema e un arrossamento locale sono gli effetti collaterali più frequenti, che tuttavia scompaiono nel giro di pochi giorni.
Quando è indicato il ricorso a questo tipo di laser contro l’acne?
Per ora l’indicazione principale è per le forme più gravi di acne, quelle papulo-cistiche. Quello del laser a diodi è in questi casi indubbiamente un approccio promettente, ma ancora in fase di studio. Risultati simili si stanno ottenendo anche con altre forme di energia, come la radiofrequenza. In entrambi i casi si tratta di terapie che è ancora prematuro utilizzare nelle forme lievi di acne, nelle quali in prima battuta ha più senso ricorrere a un trattamento farmacologico.