L’inverno porta con sé gli odiati sbalzi di temperatura. Se fuori il termometro registra temperature sotto zero, all’interno di uffici e case si possono trovare microclimi tropicali. Un cambio di temperatura così sproporzionato si riflette sulla salute e si traduce in alcuni sintomi come mal di testa, sbalzi di temperatura corporea, pelle secca e affaticamento. Esistono dei limiti in cui mantenere i gradi del riscaldamento per tutelare il benessere psicofisico dell’organismo e alcuni accorgimenti che si possono seguire per mantenere un ambiente caldo senza compromettere il benessere di casa e famiglia. Scopriamoli insieme.
È più sano il termosifone o il condizionatore?
Le forme di riscaldamento più diffuse sono termosifone e condizionatore. L’impianto di riscaldamento con termosifone è più diffuso anche se ha un tempo di risposta più lungo, ovvero impiega più tempo per riscaldare l’ambiente, mentre il condizionatore ha una risposta più rapida e scalda l’ambiente in maniera quasi immediata. Lo svantaggio del riscaldamento con condizionatore è la manutenzione. I filtri d’aria devono sempre essere correttamente puliti e controllati per evitare che raccolgano batteri, funghi e polveri e li diffondano negli ambienti. Questo può causare aria viziata e aumento di allergie con difficoltà respiratorie soprattutto nei bambini.
Qualità del sonno e salute della pelle
Gli sbalzi di temperatura caldo-freddo tipici della stagione invernale possono avere degli effetti negativi anche sulla qualità del sonno. Ci si sente più stanchi, ma allo stesso tempo non si riesce a dormire tanto e bene. Per garantire una migliore qualità del sonno e prevenire la pelle secca da riscaldamento bisogna osservare alcune buone abitudini:
- Arieggiare la stanza, almeno per mezzora la mattina: il ricambio d’aria è fondamentale per sanificare l’ambiente e per ripristinare l’ossigeno;
- Verificare i livelli di umidità della stanza: un ambiente troppo umido o troppo secco può minare la bellezza e il benessere di pelle e capelli. Il livello di umidità deve essere compreso tra il 50% e 55%;
- Dormire almeno 7 o 8 ore: le corrette ore di sonno si traducono in un tessuto cutaneo più sano e luminoso e nella prevenzione di inestetismi come occhiaie e borse;
- La temperatura della camera da letto non deve essere né troppo calda né troppo fredda, deve aggirarsi intorno ai 19-20 gradi e non scendere sotto i 16. Questo per evitare conseguenze sull’epidermide come pelle secca da sudore, sia freddo che caldo.
Temperature alte: perché evitarle quando si dorme
Dormire con i riscaldamenti accessi è un errore tremendo, che colpisce soprattutto capelli, pelle e le vie respiratorie. Durante l’inverno, manteniamo il corpo al caldo sotto il piumone e se a questo aggiungiamo caloriferi accesi l’organismo risponde con sbalzi di temperatura corporea. Al risveglio sarà facile notare capelli rovinati dal sudore, pelle più secca e spenta e la gola arsa e che pizzica. La pelle resa secca dal riscaldamento risulta screpolata e con grana irregolare, proprio come se fosse vittima di agenti esterni. In più, il calore disidratando la pelle rende rughe e micro rughe più visibili. In inverno sarà dunque importantissimo anche idratare a fondo la pelle con cosmetici performanti. Ottimo un siero viso dall’azione rigenerante da applicare la notte per un sonno di bellezza. In farmacia trovi diverse varietà: dall’acido ialuronico, al complesso Fospidina, ai glucosaminoglicani. Tutela anche i capelli con degli shampoo protettivi e riparatori supportati dal complesso Glixina e associali a una maschera idratante per capelli con glicogeno, fucoxantine e pool di aminoacidi. I capelli rovinati dal calore del riscaldamento si spezzano facilmente e risultano spenti e crespi.
Umidità dell’aria: i parametri corretti per la pelle e la respirazione
Abbiamo già evidenziato come gli sbalzi di temperatura possano essere responsabili della pelle secca. Anche se il freddo fuori dalle abitazioni è pungente, è necessario mantenere in casa non troppi gradi di differenza: solitamente sono consigliati 6 o 7 gradi in più rispetto alla temperatura esterna. Come abbiamo anticipato l’umidità in casa deve essere compresa fra un minimo del 40% e un massimo del 65%; percentuali più estese sono consigliate se si vive con bambini e anziani. Per regolare l’umidità è opportuno munirsi di deumidificatore. Vanno bene anche le classiche vaschette di porcellana piene d’acqua che si appoggiano ai caloriferi. Ottimi i deumidificatori con estratti di lavanda, da mettere in camera da letto: il profumo della lavanda ha proprietà rilassanti e calmanti che possono conciliare il sonno. Un ambiente troppo umido può poi favorire la proliferazione di muffe e batteri, per questo anche in inverno è necessario prestare un’attenzione in più ai livelli di umidità rilevati nell’abitazione.