Le cure termali possono essere un toccasana per la salute di pelle e corpo anche in caso di alcune patologie come osteoporosi, psoriasi, dermatite allergica e difficoltà respiratorie. Concedersi un giorno di relax alle terme non è un vizio, ma una vera e propria terapia di prevenzione che può fare la differenza nella cura di alcuni disturbi cutanei e fisici. Le cure termali possono essere effettuate tutto l’anno, ma ovviamente, per ottenere risultati duraturi, è importante praticare dei cicli di sedute costanti.
Le cure termali per l’artrosi e osteoporosi
Artrosi e osteoporosi sono delle malattie croniche e degenerative che colpiscono uomini e donne a partire dai 50 anni in su. A soffrire di osteoporosi sono soprattutto le donne quando entrano in menopausa, mentre l’artrosi è una patologia soprattutto maschile. L’artrosi si manifesta con dolori a livello articolare, mentre l’osteoporosi si traduce in fragilità ossea causata da una minor produzione di calcio da parte dell’organismo. Tra le cure termali per artrosi e osteoporosi migliori ci sono la fangoterapia e la balneoterapia. La prima consiste nell’applicazione localizzata di fanghi termali naturali dall’azione antinfiammatoria e antidolorifica che aiuta a trovare sollievo soprattutto in caso di artrosi dolorosa. A seguito del trattamento con i fanghi si procede con la balneoterapia e cioè l’immersione totale o parziale del corpo in vasche o piscine con acqua termale calda e ricca di minerali per aiutare il ripristino del metabolismo osseo e la sua rimineralizzazione. Perché siano efficaci, le cure termali per artrosi e osteoporosi prevedono solitamente un ciclo di 12 giorni di sedute quotidiane che si possono ripetere a distanza di uno o due mesi nei casi più cronici o dopo tre/quattro mesi per le diagnosi più lievi.
Le cure termali per la psoriasi
La psoriasi è un inestetismo cutaneo cronico e recidivo non grave per la salute, ma che genera, nell’individuo affetto, un senso di disagio in contesti sociali. La psoriasi si manifesta con desquamazione, arrossamenti, macchie bianche e prurito in varie zone del corpo. Esistono delle cure termali per la psoriasi che sfruttano i benefici dell’acque ricche di minerali e oligoelementi. Anche in questo caso, la soluzione arriva dalla balneoterapia. La acque termali contengono percentuali maggiori di calcio, magnesio e bicarbonato che agiscono in maniera lenitiva aiutando la remissione dei sintomi della psoriasi, riducendo arrossamenti, screpolature, desquamazione e quella sensazione di pelle secca che tira. Prima di sottoporsi a una terapia con bagni termali è sempre utile chiedere consiglio al dermatologo, soprattutto se la psoriasi si manifesta in forma grave. Si possono seguire terapie che oltre alle cure termali prevedano trattamenti farmacologici.
Le cure termali per sinusiti e riniti allergiche
Alcuni disturbi respiratori possono essere un campanello di allarme di allergie e intolleranze. Le cure termali per la sinusite si sono diffuse soprattutto a livello pediatrico, perché ne sono i bambini a scuola e all’asilo le principali vittime. Le cure termali per sinusite prevedono terapie inalatorie con acqua termale che, inalata con aerosol o naturalmente, rafforza le mucose, aiuta a ridurre la sensazione di ostruzione nasale e delle vie aeree in generale, diminuendo le percentuali di tosse e starnuti. È importante differenziare le cure inalatorie per bambini e adulti. Ad esempio le cure termali per sinusite e riniti allergiche alle terme di Comano, in Trentino, sono consigliate anche per i più piccoli grazie all’utilizzo di particolari acque termali, mentre le terapie inalatorie per adulti si consigliano con acque sulfuree-salso-bromo-iodiche che aiutano a prevenire sinusiti e riniti frequenti. Le cure termali per sinusite e rinite allergica possono essere eseguite stagionalmente, solitamente due volte all’anno.
Cure termali: quando sono riconosciute come malattia?
Le cure termali possono essere riconosciute come malattia solo nei casi in cui siano necessarie per la terapia o riabilitazione di alcune patologie in cui apportano un reale miglioramento. Solitamente vengono integrate in un piano di guarigione del paziente che associa le cure termali ad altri trattamenti medici o farmacologici. La malattia per cure termali deve essere certificata da un medico iscritto all’INAIL e solitamente viene riconosciuta a seguito di malattie legate a disturbi cronici dermatologici, reumatici, vascolari, renali, gastroenterici e ginecologici. Le cure termali riconosciute dall’INPS non devono superare i 15 giorni l’anno. Esistono cure termali convenzionate dall’INPS svolte in particolari centri specializzati. Le terme di Comano sono un esempio di queste strutture; terapie inalatorie e balneoterapia sono cure termali convenzionate presso Abano Terme. Se si preferiscono le località mediterranee, consigliamo le cure termali nella zona di Ischia, per una vera terapia rigenerante di mente e corpo.
Ci sono controindicazioni per le cure termali?
Prima di affidarsi ai benefici delle terme è opportuno chiedere consiglio al proprio dermatologo o medico. Non sempre le acque termali possono portare miglioramenti per la salute. Quando la diagnosi di reumatismi e asma è cronica e grave, le cure termali sono assolutamente sconsigliate perché potrebbero peggiorare i sintomi.