02.29406306 | segreteria@dermoclinico.com
  1. Home
  2. /
  3. Dermatologia
  4. /
  5. Allergie
  6. /
  7. Dieta nichel free: quali...
READING

Dieta nichel free: quali alimenti scegliere?

Dieta nichel free: quali alimenti scegliere?

L’allergia al nichel può riflettersi anche sul piano alimentare e per trovare alimenti senza nichel è sempre necessario rivolgersi a un esperto nutrizionista o dermatologo in grado di consigliare una dieta nichel free che aiuti ad attenuare i sintomi collaterali di questa intolleranza. Ne parliamo in questo articolo, proponendoti alcuni alcuni consigli per la tua alimentazione nel caso in cui tu soffra di questa allergia.

Nichel e istamina: cosa significa essere allergici?

Tra le intolleranze alimentari più difficili da scovare e diagnosticare c’è allergia al nichel e all’istamina. Il nichel è un metallo presente in piccolissime quantità nella maggior parte degli alimenti persino nell’acqua oppure può essere presente in molti processi di lavorazione o come impurità delle materie prime. L’allergia al nichel è facilmente riscontrabile a livello cutaneo, questo materiale essendo presente in molti oggetti di bigiotteria si manifesta subito sulla pelle con sintomi tipici della dermatite da contatto. Anche a livello cosmetico per molti anni si è sviluppato il trend dei prodotti “nichel free” un’informazione non del tutto corretta, poiché non è possibile garantire la sua totale assenza, in quanto tracce infinitesime di nichel potrebbero essere presenti durante i processi di lavorazione: per questo la legge permette che esistano percentuali e livelli di tolleranza che bisogna rispettare per poter affermare che un cosmetico possa essere adatto a persone con allergia al nichel. L’allergia al nichel può svilupparsi in molti casi anche a livello sistemico, per questo una volta confermata l’allergia a questa sostanza è opportuno rivedere alcune abitudini alimentari.

L’istamina è invece un mediatore chimico facente parte del gruppo delle amine e presente in molti alimenti. Questa sostanza viene solitamente sintetizzata e degradata dopo i pasti dall’enzima DAO. Quando questo processo non avviene correttamente, l’istamina viene riversata nel microcircolo favorendo lo sviluppa di reazioni allergiche tra le più note: orticaria ed eczema. L’allergia all’istamina può avere anche altri effetti collaterali come nausea, diarrea, vomito, mal di testa, asma.

Perché bisogna stare attenti all’alimentazione se si ha l’allergia al nichel?

Quando si ha una confermata allergia al nichel è necessario non solo prestare attenzione alla scelta degli alimenti senza nichel, ma rivedere alcune abitudini come la scelta delle pentole poiché potrebbero contenere tracce di questo metallo che, oltre a “intossicare” gli alimenti, rischia di scatenare una dermatite da contatto anche durante il maneggiamento. Per cucinare è quindi consigliato scegliere pentole e padelle in alluminio, vetro, terracotta o coccio.

Dieta nichel free: alimenti da evitare

Selezionare alimenti privi di nichel può sembrare all’inizio una missione davvero impossibile, poiché questa sostanza è presente anche in cibi che apportano innumerevoli benefici al nostro organismo come alcune verdure: pomodori (sopratutto crudi), spinaci, cavolo, cavolfiore, porro, asparago, fagiolini, patate, broccoli, cipolle, mais, carote, lattuga e funghi. È possibile individuare anche alcuni cereali senza nichel come riso e fiocchi di mais, mentre avena, orzo, mais, segale, miglio, muesli, riso integrale, semi di sesamo e girasole sarebbero da evitare. Tra i legumi da preferire ci sono i ceci, mentre potrebbe essere necessario limitare il consumo di fagioli, fave, lenticchie e piselli. Attenzione a tutto il cibo in scatola, al cioccolato, alla frutta secca e ad alcuna frutta come fragole, albicocche, prugne e ananas. I formaggi consigliati in una dieta nichel free sono invece quelli freschi. Di seguito una lista di alimenti senza nichel consigliati dall’esperta nutrizionista dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis Adriana Carotenuto:

Alimenti senza nichel

Alimenti sconsigliati

Latte e derivati

Latte, yogurt  (non aromatizzati),

panna

Formaggi

Formaggi freschi, formaggi stagionati ( Più sono stagionati più contengono istamina)

Pasta e farinacei

Farina 00, pane, pasta, pizza Farina e pane di grano integrale, grano saraceno, panino al burro, pasta sfoglia, crusca, crusca di segale

Cereali

Riso, Fiocchi di mais Avena , mais, segale, orzo, miglio, muesli, riso integrale, semi di sesamo e girasole

Pesce fresco

Cernia, dentice, orata, pauro, pesce spada, spigola, tonno

 

Platessa, aringhe, merluzzo, sardine, alici, salmone , sgombro, spatola, pesce azzurro

Pesce surgelato

Tutto

Pesce conservato

Aringhe, acciughe, sardine, tonno

Crostacei, mitili, molluschi

Tutti, aragosta, ostriche

Carne

Carni rosse e bianche ( tute), pollame Maiale , ( fegato, salsiccia….)

Insaccati

Tutti tranne prosciutto crudo (*)

Uovo

Tuorlo e albume (*)

Legumi

Ceci Fagioli, fave, lenticchie, piselli

Verdure

Barbabietola rossa, cetrioli, melanzane, peperoni, patate cotte senza buccia Spinaci , pomodori( soprattutto crudi), porri asparagi, cavoli e cavolfiori, fagiolini, patate, broccoli, cipolle, mais, carote, lattuga, funghi

Condimenti

Ketchup e concentrato di pomodoro, margarina

Frutta fresca

Agrumi (?), banana, mela, melone, pesca Fragole, datteri, ananas, prugne, albicocche, pere, avocado, fichi

Frutta secca

Noci, nocciole, noccioline, mandorle, arachidi, semi, prugne secche, frutta secca, uva passa, pinoli, pistacchi

Succhi di frutta

Bevande

Bevande frizzanti e birra ( non in lattina) , acqua, caffè , vino Bevande fermentate ( birra etc…), alcool, camomilla

Aromi

Aglio, paprika, pepe Alloro, basilico, origano, prezzemolo

Cacao e cioccolato

  Tutti i tipi

Dolciumi

Marmellata (pesca) Marmellata (albicocca, avocado, fichi, pera, prugna, uva)

Radici

Soia

Lieviti e simili

Fecola di patate, lievito in polvere

Cibi fermentati (crauti)

Cibi in scatola (carni verdure, pomodoro , spinaci)

Bacche

Tutte tranne lamponi Lamponi
Cibi conservati in scatola o cotti in recipienti di metallo

Dieta settimanale nichel free: cosa mangiare?

Vediamo adesso un esempio di dieta nichel free con alcuni spunti per colazione, pranzo e cena.

Colazione nichel-free

  • Latte o yogurt accompagnati da biscotti secchi e da un frutto a scelta consigliato: melone, pesca, banana, mela o agrumi

È possibile adottare gli stessi alimenti privi di nichel per concedersi uno spuntino a metà mattino e pomeriggio. In alcuni casi potrebbe essere possibile aggiungere della marmellata di pesca, come consigliato, ma di produzione non industriale. Si può anche optare per uno spuntino con bresaola o altri affettati amici di una dieta nichel free.

Pranzo e cena nichel-free

  • Riso, pasta (non integrale), cous cous, kamut, quinoa
  • Latticini freschi
  • Pesce (cernia, dentice, orata, pauro, pesce spada, spigola)
  • Carne bianca
  • Verdura: finocchi, cetrioli, melanzane, zucca, peperoni e patate cotte senza buccia, zucchine
  • Insalata (tranne lattuga)
  • Uova
  • Olio d’oliva e burro

Solitamente servono 4 o 6 settimane per riscontrare i primi benefici e per aiutare l’organismo a desensibilizzarsi dall’allergia al nichel. Dopo questo periodo di tempo in alcuni casi si può cominciare pian piano a reintegrare alcuni alimenti, ma il tutto deve essere consigliato da un medico esperto.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

VEDI ANCHE: