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Naso rosso: cause, rimedi e prevenzione

Naso rosso: cause, rimedi e prevenzione

Naso rosso: i migliori consigli del Dermatologo Antonino Di Pietro dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano
Il brusco passaggio, tipico della stagione invernale, dal freddo a un ambiente molto riscaldato può accentuare un disturbo fastidioso che spesso mette molto a disagio le persone: il naso rosso. Il sintomo può essere peggiorato da una malattia stagionale come il raffreddore, quando il naso, a forza di soffiarlo diventa addirittura paonazzo, ma può comparire anche nei mesi caldi, come d’estate. Naturalmente non si tratta di un disturbo rischioso per la salute della pelle ma può essere difficile da tollerare da un punto di vista estetico e psicologico. Vediamo dunque a quali condizioni può essere collegato e come evitarlo.

Naso rosso: le cause principali

Le cause del naso rosso possono essere svariate. Può essere la conseguenza di un raffreddore ma anche di una reazione allergica, del consumo eccessivo di alcol o dell’esposizione prolungata a temperature molto fredde. Può essere provocato dallo sbalzo di temperatura tra il freddo e il caldo, e quindi per una vasodilatazione dei vasi sanguigni, oppure da due malattie della pelle che sono chiamate rosacea e couperose. La rosacea è un disturbo infiammatorio cronico della pelle che colpisce soprattutto alcune zone del viso e, per certi aspetti, assomiglia all’acne. Essa è dovuta a un’alterata stimolazione delle ghiandole sebacee a livello del naso, delle guance, del mento e della parte centrale della fronte, dove queste ghiandole sono molto più concentrate. Le cause possono essere tante: le più significative e frequenti sono la predisposizione familiare, i disturbi della circolazione del sangue, le infezioni, lo stress, l’ansia e l’esposizione al sole.

La couperose è un’evoluzione della rosacea ed è caratterizzata da un eritema facciale permanente con la presenza di piccoli vasi sanguigni che interessano soprattutto la zona delle guance e quella del naso. La couperose peggiora con il freddo dei mesi invernali, ma anche in questo caso non tanto per il freddo e il vento quanto per gli improvvisi e frequenti sbalzi di temperatura ai quali è sottoposto il viso, e di conseguenza, il naso quando dal freddo esterno si passa ad ambienti surriscaldati. In questo caso le pareti dei capillari si restringono e si dilatano in modo rapido e improvisso, dando luogo a “vampate” che si associano a senso di calore, facendo dilatare i capillari.

Naso rosso: rimedi naturali

Per tamponare la situazione si consiglia di usare ogni giorno creme idratanti senza alcol e arricchite con estratto di ippocastano, frutti di bosco e camomilla, oppure creme al mirtillo o all’hamamelis, che rinforzano le pareti dei vasi capillari, massaggiandole sul naso per stimolare la microcircolazione. Di sera, invece, massaggiare la zona arrossata con olio essenziale di rosa o di fiori d’arancio.

Quando il naso rosso è dovuto a rosacea e a couperose è difficile debellarlo definitivamente, ma si possono applicare sulla pelle, un paio di volte al giorno, creme o gel a base di metronidazolo o ivermectina, associati a integratori con biotina da prendere per bocca. Nei casi più seri suggerisco di curare il naso rosso con il laser o la luce pulsata. Grazie al calore emesso da questi particolari strumenti, sono cauterizzati i piccoli vasi e i capillari dilatati del naso, e l’inestetismo può migliorare molto.

Come evitare di avere il naso rosso?

Quando il sintomo non è dovuto al raffreddore o a una particolare allergia, in questi mesi raccomando di prestare molta attenzione al passaggio tra il freddo esterno e il caldo degli ambienti interni. Per questo motivo prima di entrare in un luogo suggerisco di riscaldare il naso appoggiandovi sopra per qualche secondo le mani, che sono in genere più calde perché protette dai guanti o perché sono tenute in tasca. L’alimentazione può aiutare a prevenire il naso rosso o a ridurne il sintomo: consigliato assumere in particolare gli alimenti che contengono antocianosidi, sostanze che svolgono un’azione protettiva delle pareti dei vasi sanguigni superficiali, rendendole di conseguenza più elastiche e più forti. Queste sostanze sono contenute specialmente nei frutti di bosco, come i mirtilli e le more. Inoltre è saggio aumentare il consumo di agrumi e di frutta perché sono ricchi di sostanze chiamate bioflavonoidi e anche di vitamina C che hanno proprietà elasticizzanti e vasoprotettrici. Bisognerebbe invece evitare tutti gli alimenti che provocano la dilatazione dei capillari venosi, in particolare gli alimenti piccanti, quelli troppo caldi o speziati, l’alcol e le bevande calde che possono scatenare o peggiorare il rossore.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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