Guance rosse non per emozione, per il sole o freddo, ma sintomo di una vera e propria malattia della pelle. Si tratta di couperose e rosacea anche se, in realtà, la couperose è un’evoluzione della rosacea, caratterizzata da un eritema facciale permanente con teleangectasie venulari che interessano guance e naso.
La rosacea è una malattia che interessa di più le donne e i soggetti con pelle chiara che con facilità si accalorano, quando la pelle è esposta a sbalzi di temperatura o se si consumano cibi caldi, chi fuma e beve alcolici, sta a lungo in locali molto caldi o ricorre spesso all’uso di lampade abbronzanti. Con il tempo il rossore diventa stabile e sulla pelle appaiono capillari dilatati evidenti alla vista. In seguito, la cute si gonfia e compaiono dei nodulini. Quando si diagnostica la couperose le macchie rosse su viso e gambe, simili a ragnatele, causano anche bruciore per problemi alla circolazione dei piccoli vasi sanguigni.
La predisposizione femminile dipende soprattutto dagli estrogeni, ormoni che rendono più elastiche le pareti delle vene. Questo, se da un lato protegge il sistema circolatorio da problemi come l’ipertensione, dall’altro ostacola il ritorno del sangue dalla periferia al centro, così che il sangue ristagna e sfianca le vene.
Le cure consistono in gel a base di Alukina da stendere sulla pelle, associato a integratori con biotina da prendere per bocca. E’ bene poi evitare sbalzi di temperatura e l’esposizione ai raggi del sole, nonché il clima caldo-umido, tutti fattori responsabili di una dilatazione dei capillari che fa peggiorare le condizioni della pelle.
Le macchie sul viso si possono curare anche con il laser o ladiatermocoagulazione a radiofrequenza. Grazie al calore emesso da particolari strumenti, si cauterizzano i piccoli vasi senza provocare dolore e l’inestetismo scompare senza lasciare traccia. Entrambe le terapie si eseguono senza anestesia e in day hospital. La presenza di eventuali piccole ecchimosi scompaiono in un paio di giorni.