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Tutto il buono del sole: come e quando usare la crema

La bella stagione è arrivata e con lei la voglia di acquistare subito quel colorito dorato che cancella ogni stanchezza del letargo invernale. Meglio dirlo subito: il sole fa bene. Accelera la produzione di endorfine e migliora l’umore, regolarizza il ricambio cellulare, agisce positivamente sul sistema immunitario, oltre a favorire la sintesi della vitamina D. Ma ciò non toglie che serva esporsi ai raggi solari con cautela, scegliendo una crema solare adeguata e utilizzandola nel modo appropriato. Affrontiamo questi argomenti nei paragrafi che seguono.

In quali ore è meglio esporsi al sole?

Ovviamente il sole fa bene solo se preso nelle giuste quantità. Il che significa che si dovrebbero evitare, almeno durante le prime esposizioni, le ore più torride, da mezzogiorno alle due, e che il primo giorno non si dovrebbe stare stesi sul lettino come lucertole per più di mezz’ora. Nel caso in cui ci si bagni frequentemente si possono allungare i tempi fino a un’ora. Ovviamente, ogni tipo di pelle ha le sue esigenze: c’è chi si abbronza bene e velocemente e chi è più soggetto alle scottature; se si ha la pelle chiara non si potrà dunque fare a meno della crema solare nemmeno dopo le 17, altrimenti si può fare a meno di riapplicare il solare, perché i raggi Uv nelle tarde ore pomeridiane sono meno aggressivi. Dipende tutto dal corredo genetico e dalla capacità di produrre melanina, ovvero dal fototipo.

Fototipi ed esposizione solare: cambia qualcosa se si ha la pelle chiara o scura?

In base alle caratteristiche della carnagione e dei capelli, oltre che dal tempo che la pelle non protetta impiega per arrossarsi, sono stati classificati sei fototipi: l’1 corrisponde al derma più chiaro e più sensibile, che va protetto con filtri solari alti, mentre il 6 è quello proprio della pelle scura. Fototipi a parte, tutti, però, dovrebbero fare uso di creme solari, prediligendo quelle con schermature più alte nei primi giorni, ma senza trascurare di spalmarne di più leggeri dopo. Come buona regola, la protezione solare va applicata ogni due ore per essere sicuri della sua efficacia e per garantire una protezione adeguata. Va inoltre spalmata di nuovo dopo ogni doccia e ogni bagno in mare.

Anche i bambini dalla pelle nera devono mettere la crema solare?

Sì. Pur avendo la pelle scura, questi bambini, se vivono in Italia, hanno passato molti mesi senza esporsi al sole e quindi hanno poca melanina che li protegge. Al mare occorre schermare la loro pelle con un fattore di protezione alto, 50+, sicuramente per i primi 10 giorni, ma sarebbe meglio per un paio di settimane. La crema andrebbe applicata almeno ogni 2 ore. Inoltre quando si passa la giornata in spiaggia o i bambini giocano sotto il sole, è importante contrastare l’eccesso di calore rinfrescando la pelle con l’acqua, anche ogni 15-20 minuti. Naturalmente occorre bere molto.

Nella scelta della protezione solare conta solo il filtro?

Oltre al filtro, i solari dovrebbero favorire il microcircolo, idratare, rinfrescare, lenire e compattare la pelle. Non bisogna mai dimenticare, insomma, che i raggi UVA portano all’invecchiamento precoce e provocano danni cellulari che predispongono ai tumori della pelle, mentre gli UVB possono produrre eritemi e scottature. Le lampade solari preparano la pelle, ma anche di queste non bisogna mai abusare. Per predisporre la pelle al sole meglio scegliere di mettere nel piatto ortaggi e frutta colorata, che contiene il betacarotene, che fa penetrare più lentamente i raggi ultravioletti.

Esistono cibi che favoriscono l’abbronzatura?

Cibi ok per la tintarella sono carote, pomodori, albicocche, ciliege, meloni e frutti di bosco, che contengono flavonoidi, i quali proteggono i capillari. Anche gli integratori possono essere utili: le vitamine A, C ed E e oligoelementi come zinco, rame e ferro. Non bisogna poi dimenticare di proteggere i capelli con spray appositi e chi soffre di stempiatura dovrebbe applicare la stessa crema protettiva del viso. Importante ricordare, poi, di sciacquarsi sempre con acqua dolce dopo un bagno in mare: la salsedine contiene microcristalli di sale che agiscono come specchi, amplificando l’azione dei raggi e disidratando la pelle. Dopo il mare meglio scegliere saponi delicati e cospargere il corpo di abbondante crema idratante che contenga glucosamina, fosfolipidi, vitamina E o burro di Karité, che idratano, leniscono e prolungano anche l’abbronzatura. In caso di eritemi, dopo la doccia, si può deporre della mollica di pane ammollata nell’acqua in un canovaccio e poggiarlo sulla parte interessata due volte al giorno. La stessa efficacia si ha utilizzando fette di patate crude.

Eritemi: chi ne soffre di più e come evitarli?

Naturalmente i soggetti con pelle chiara e fototipo I o II sono più soggetti a contrarre l’eritema solare, la pelle è più vulnerabile e delicata e potrebbe far fatica a produrre melanina. Per questo, sono sempre consigliate creme solari ad alta protezione e anche un trattamento preventivo con integratori alimentari che preparano la pelle al sole. Tra le cause principali dell’eritema solare c’è infatti una scelta non corretta della protezione solare oltre a un’esposizione al sole immediata e senza controllo, perciò in caso di pelle chiara e sensibile è opportuno richiedere il supporto del proprio dermatologo per individuare la texture più adatta al tipo di pelle. L’eritema solare può colpire anche i bambini, causando danni evidenti che si possono trascinare anche in età adulta, ad esempio con i melanomi. In generale, la migliore prevenzione all’eritema solare consiste nel esporsi al sole gradualmente, dando l’opportunità ai melanociti di produrre melanina in maniera controllata e fisiologica, evitare le ore centrali della giornata, applicare la crema solare ogni due ore e dopo ogni bagno in mare o piscina, idratarsi correttamente e coprirsi il capo con cappelli o bandane.

Ascolta l’ultima intervista al prof. Di Pietro, del 4 luglio 2020 su Radio 24, per saperne di più su questo tema!

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Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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