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Come si cura il fuoco di Sant’Antonio o Herpes Zoster

L’Herpes Zoster, noto anche come fuoco di Sant’Antonio, è una malattia della pelle dovuta a un virus, il Varicella zoster, che causa forti dolori soltanto su una metà del corpo, lungo il decorso dei nervi sensitivi. Il fuoco di Sant’Antonio è contagioso solo nella prima fase dell’eruzione, anche se è possibile ammalarsi più volte. L’infezione interessa soprattutto il torace (zoster intercostale), gli arti inferiori (zoster sciatico) e il viso (zoster del trigemino). Esiste anche una forma più rara ma più seria, che colpisce gli occhi (zoster oftalmico) e può causare danni come infiammazioni della cornea o alterazioni dell’occhio. Scopriamo di più su questa malattia.

Quali sono le cause del fuoco di Sant’Antonio?

Molte persone sono venute a contatto con l’Herpes zoster, che in genere si manifesta in modo violento, anche se a volte l’infezione passa del tutto inosservata. Tuttavia, il virus non abbandona mai l’organismo, ma si localizza nei gangli spinali, strutture nervose dove resta tranquillo anche per decenni. Quando si verificano certe condizioni, può diventare aggressivo e farsi vivo.
Anche se si tratta di una malattia contagiosa, la via di trasmissione è rappresentata dalle bollicine che si formano sulla pelle, dove è presente il virus. Per essere contagiati dall’Herpes Zoster, quindi, è necessario il contatto pelle con pelle tra una persona malata e una sana, o lo scambio di biancheria con un individuo infetto. Le “vittime” preferite sono gli anziani con un sistema immunitario ridotto. A rischio pure le persone malnutrite, quelle con tumori, e chi è in cura con farmaci che riducono le difese dell’organismo, soprattutto se assunti per molto tempo, come il cortisone o la chemioterapia.

I sintomi dell’Herpes Zoster o fuoco di Sant’Antonio

Da cosa è causato e come curare il cosiddetto fuoco di Sant'AntonioCome riconoscere il fuoco di Sant’Antonio? Il primo sintomo è un dolore molto forte lungo un nervo che interessa metà del corpo, una maggiore sensibilità della pelle e l’impossibilità a sopportare ogni indumento che sfiori o tocchi la parte dolorante. Poi compaiono vescicole disposte a grappolo piene di liquido trasparente. Grandi come un grano di miglio, queste vescicole sono circondate da un alone rossastro e presenti lungo il decorso di un nervo su un solo lato del corpo. Dopo circa una settimana si rompono, spesso anche per il grattamento dovuto al forte prurito, e si ha la comparsa di crosticine che non lasciano conseguenze.

Come si curano gli sfoghi da Herpes Zoster

L’Herpes zoster viene curato con farmaci antivirali: se somministrati subito, sono in grado di far regredire le lesioni e di bloccare il dolore. Anche se fare impacchi umidi sulla parte malata riduce il male, spesso sono necessari antidolorifici e antinfiammatori, da fare nei casi più seri sotto forma di infiltrazioni dove si è annidato il virus. A volte può essere utile anche una cura di vitamine del gruppo B. Per evitare danni e infezioni alla pelle sono efficaci antisettici da applicare localmente, mentre nel caso fossero presenti infezioni da batteri, si usano antibiotici a largo spettro.

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Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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