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Trattamenti di dermatologia plastica contro l’invecchiamento di viso e corpo

La dermatologia plastica è una nuova disciplina dermatologica che studia le cause e le terapie degli inestetismi cutanei. Se fino a qualche anno fa gli  inestetismi si potevano risolvere solo o quasi esclusivamente col bisturi, oggi è possibile correggerli in modo non cruento, rispettando al massimo l’integrità cutanea. Ciò si può ottenere grazie  ai continui progressi della cosmetologia con la scoperta di principi attivi (vitamine, enzimi, ecc.) sempre più efficaci, e allo sviluppo importante di metodologie e terapie dermatologiche che cercano di rinnovare e stimolare la cute in maniera sempre meno invasiva. Entriamo qui nel vivo della faccenda descrivendo più dettagliatamente gli interventi che vengono effettuati su viso e corpo per rendere più liscio e uniforme l’aspetto della pelle, per combattere smagliature e cellulite e, in generale, per sentirsi sempre giovani e in salute.

Il Picotage

Il “Picotage” ed è una tecnica che consiste in una serie di microiniezioni superficiali a distanza di circa un centimetro l’una dall’altra nelle pieghe di viso, collo e décolleté, di acido ialuronico naturale. Quest’acido è una delle sostanze più versatili tra quelle impiegate oggi. Non è un semplice “riempitivo”, ma possiede anche una funzione rivitalizzante per la cute: stimola la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico endogeni, rendendo la pelle più compatta e soda. Rinforza le naturali difese contro i raggi del sole. AI contempo è in grado di ristrutturare e idratare la matrice cellulare e contrastare i radicali liberi. In genere vengono effettuati due trattamenti ravvicinati, prima dell’estate o comunque prima di esporsi per lungo tempo al sole, e uno di mantenimento ogni due mesi. Costo: circa 200 euro a seduta. Durata: 30 minuti circa.

La tecnica Cross Linked

Se il riempimento viene eseguito con infiltrazioni di acido ialuronico fatte in senso verticale e orizzontale, in modo da creare una specie di rete di supporto al tessuto, si parla di una tecnica definita appunto “Cross Linked“. Viene effettuata con aghi sottili intorno alla bocca, agli occhi e alle guance. La nuova “rete” compatta e idrata la pelle dall’interno. È l’ideale per dare tonicità alle guance e ridefinire i contorni del viso. Anche se l’effetto riempitivo è passeggero, nei mesi successivi il turgore migliora. Bastano due o tre sedute a distanza di 15-20 giorni e, per mantenere i risultati, una ogni tre mesi. Costo: 180 euro a seduta per il viso (di circa 30 minuti), dai 200 ai 300 per il collo.

Il filling per le rughe profonde

È la tecnica più indicata per chi ha rughe profonde sul viso, nella zona perioculare, ai lati del naso e delle labbra o sulla fronte. Consiste in una serie di iniezioni con aghi lunghi e sottili che vanno a “riempire” le rughe con materiali di riempimento che si possono suddividere in riassorbibili (a base di collagene), semi riassorbibili (con metacrilato) e permanenti (con poliacrilamide). A metà strada si trova l’acido polilattico: è un filler a lento riassorbimento e regala un’ottima performance estetica; si inietta nelle rughe profonde o nelle depressioni da rilassamento cutaneo del viso ed è ideale, tra l’altro, per il riempimento degli zigomi.

Per rendere le guance turgide, dare volume alla bocca, colmare le pieghe naso-labiali, correggere altre imperfezioni del volto, si può anche utilizzare un nuovo filler a base d’acqua. Tra quelli più duraturi esiste un gel sterile costituito dal 97,5% d’acqua e dal 2,5% di polimero reticolato formato da poliacrilamide; è privo di estratti animali e si inietta come gli altri filler per via sottocutanea. Le iniezioni di botulino vanno invece eseguite solo sulla parte superiore del volto (tempie e fronte). Il risultato è che le rughe d’espressione (specie quelle verticali) si appianano perché il muscolo sottostante viene paralizzato, ma con l’uso frequente il viso può perdere la capacità di contrarsi e la pelle invecchiare precocemente.

La biorivitalizzazione “fine line”

Per correggere le rughe sottili dell’area perioculare (le cosiddette “zampe di gallina”) si utilizza una metodica biorivitalizzante. Viene chiamata fine-line ed è una tecnica che consiste in infiltrazioni superficiali di acido ialuronico o collagene nella zona interessata. Con l’aiuto di una lente d’ingrandimento e un ago molto sottile s’iniettano le sostanze con la tecnica a  “microponfi” o a “scollamento della ruga”. È un trattamento indolore, va eseguito almeno due mesi prima di esporsi al sole. I piccoli segni del mini intervento spariscono entro 12 ore. Costo: 200 euro a seduta. Va fatto un richiamo ogni sei mesi.

Peeling e Rederma per le smagliature

Per smagliature recenti (quelle rosso-violacee) è più indicata l’esfoliazione con il peeling all’acido glicolico, salicilico o piruvico, che elimina gli strati più superficiali della cute, favorendo la formazione di collagene ed elastina e stimolando i tessuti a rigenerarsi. Il peeling elimina impurità e cellule morte che rendono la pelle di gambe, cosce, glutei, gomiti e braccia opaca e spessa e aiuta l’epidermide a diventare più ricettiva all’abbronzatura. Il peeling total body, estensione anche al corpo del peeling per il viso di ultima generazione, agisce grazie all’azione combinata di sostanze soft, non irritanti, ma ultra efficaci. Risultato: effetto immediato senza controindicazioni (arrossamenti o gonfiori).

Per le smagliature di vecchia data si utilizza un altro metodo, il Rederma, che consiste in una serie di microiniezioni lungo la smagliatura. È una tecnica nuovissima, un trattamento di biostimolazione che prevede microiniezioni locali di enzimi, aminoacidi o acido ialuronico che aumentano la produzione di collagene ed elastina. Riempiendo con queste sostanze il fondo e i bordi della smagliatura, i lembi si avvicinano e la stria si riduce. I risultati sono ottimi se l’inestetismo viene attaccato entro il primo anno dalla sua comparsa, buoni per le smagliature consolidate. Servono 3/5 sedute a due settimane l’una dall’altra. Costo: da 150 euro in su a seduta.

La microterapia contro la cellulite

La Microterapia (Skin Injection Therapy) può essere definita la nuova versione, aggiornata e indolore, della mesoterapia. Serve a combattere ogni tipo di cellulite, soprattutto quella edematosa. Consiste in un’iniezione superficiale (che evita la rottura dei capillari sia di medio sia di grosso calibro) attraverso la quale vengono iniettate sostanze anticellulite. Un dispositivo monouso deposita sottocute alcune sostanze ricche di sale che richiamano i liquidi dal tessuto adiposo verso il derma, dove la fittissima rete di capillari è in grado di assorbirli. È necessario un ciclo di 10/15 sedute. Costo: circa 77 euro a seduta.

Il connubio fra dermatologia plastica e trattamenti termali

La richiesta, da parte di donne e uomini, dl tecniche  correttive non invasive spiega il naturale connubio che si è venuto a creare tra la dermatologia plastica ed estetica e le strutture termali più all’avanguardia: il dermatologo plastico, infatti, risponde a questa crescente esigenza consigliando dermocosmetici, integratori alimentari, eseguendo peeling e impianti intradermici di acido laluronico e collagene, utilizzando i nuovi laser. Per chi decide di sottoporsi a trattamenti molteplici, integrati in un programma correttivo strettamente personalizzato, un soggiorno in una Beauty Farm può essere un momento importante: seguire dei trattamenti durante una piccola vacanza significa essere seguiti passo passo da uno staff di professionisti per migliorare non solo l’aspetto estetico ma anche la capacità di accettarsi e ritrovare il proprio equilibrio psicofisico.

E se invece vuoi ricorrere al bisturi?

Se dopo il consulto con il tuo dermatologo ritieni che gli interventi “soft” non possano risolvere le tue problematiche estetiche e hai deciso di rivolgerti al chirurgo plastico, è necessario che tu abbia le idee ben chiare. Ecco 10 aspetti che, dopo aver consultato il tuo medico, dovrai chiarire al primo incontro con il chirurgo:

  1. Spiegare con precisione quale sia il tuo obiettivo e chiedere se sia possibile raggiungerlo. Come, per esempio, il seno da adolescente, il naso alla Brigitte Bardot o eliminare le guance da “bulldog”.
  2. Conoscere la durata dell’intervento per capire se il medico ha minimizzato l’operazione, facendola passare per “una sciocchezza”.
  3. Sapere in anticipo la durata del decorso postoperatorio per riorganizzare la tua vita.
  4. Domandare se vi saranno gonfiori, dolori o arrossamenti in modo da evitare il timore che l’operazione non sia riuscita e si rimarrà “deturpati” per sempre.
  5. Chiedere quanto dureranno gli effetti di un intervento chirurgico (molti pazienti pensano che dureranno per tutta la vita) e decidere se ne valga davvero la pena.
  6. Informarsi sui costi reali dell’operazione, incluse le medicazioni ed eventuali ritocchi se l’intervento non è stato perfetto.
  7. Pretendere che ci sia un anestesista, in caso di eventuali problemi e sia necessaria la rianimazione. O in caso di un collasso, dovuto alla tensione.
  8. Accertarsi che il medico sia specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica.
  9. Controllare che il chirurgo prescriva analisi mediche e i test cardiologici e per le allergie per verificare se sussistano le condizioni di salute ideali per l’intervento.
  10. Chiedere al momento della visita il foglio di “consenso informato”, nel quale sono elencati i rischi legati all’intervento. Il medico è obbligato a consegnarlo al paziente.

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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