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Il sapone fa male alla pelle?

Il sapone fa male alla pelle?

Avere cura del proprio corpo, seguire scrupolose regole d’igiene, sentirsi fresche e pulite sono tutte cose che fanno parte dei piaceri, oltre che dei doveri, della vita. Ma attenzione, avvertono i dermatologi, lavarsi troppo con il sapone fa male alla pelle: i detergenti seccano la pelle e la privano delle difese naturali favorendo la comparsa di dermatiti e allergie. Ultimo allarme: quella che esce dai nostri rubinetti è spesso carica di depositi calcarei non necessariamente nocivi per la salute, ma comunque non idonei alla pelle. Insomma, lavarsi sì, ma senza esagerare, e soprattutto prestando attenzione a tre fattori chiave: frequenza e durata delle abluzioni, scelta del detergente.

Acqua calcarea e dermatite

L’acqua, innocua per antonomasia e benefica se bevuta quotidianamente in abbondanza, può davvero diventare un fattore di rischio per i maniaci dell’igiene personale? Se è troppo calda, sì: anche senza sapone o bagnoschiuma, l’acqua bollente scioglie il velo lipidico che protegge e mantiene idratata la pelle. Lo fluidifica e a fine bagno ci si ritrova privi di difese. Per non correre rischi, la regola dice di non superare i 37 gradi, che è poi la temperatura corporea. Un altro fattore da tenere presente è la durezza dell’acqua, che è data dal contenuto di carbonato di calcio, il cosidetto calcare nell’acqua. Si tratta di un minerale presente in maggiore o minore misura nelle varie zone geografiche: in Italia, nella gran parte delle case, arriva un’acqua di media durezza, praticamente innocua per la salute della pelle. I problemi possono nascere quando ci si lava con acqua troppo dura: i depositi calcarei possono inaridire la pelle, soprattutto quella più delicata. Se volete verificare la quantità di calcare presente nell’acqua di casa vostra, testatela con le apposite strisce reagenti in vendita in farmacia. Se l’acqua è troppo dura, potete sciogliere nella vasca da bagno dei sali addolcenti, che proteggono il corpo dall’effetto disseccante del calcare.

Evitate l’ammollo

Fondamentale per la salute della pelle è anche il tempo di permanenza in acqua. Docce troppo lunghe, o peggio bagni con ammollo prolungato, magari con l’aggravante di un’elevata temperatura dell’acqua e di abbondante bagnoschiuma, mettono a dura prova le naturali difese dell’epidermide. Il meccanismo? Il tessuto cutaneo si imbeve d’acqua e la pelle appare “spugnosa”, segnata dalle tipiche grinze. Al momento di asciugarsi poi quest’acqua evapora velocemente, causando microlesioni alle cellule cutanee e secchezza della pelle. La soluzione? Invece di lunghi bagni, regalatevi brevi e veloci docce.

Occhio alla scelta dei detergenti

Quanto ai detergenti, saponi, syndet (i cosidetti “saponi-non-saponi”) e bagnoschiuma sono tutti prodotti che come principio lavante adottano tensioattivi di sintesi, sostanze capaci di frantumare in goccioline minutissime il velo di grasso ed impurità che si è depositato sulla pelle. L’acqua, poi, provvede a rimuoverle. I tensioattivi possono avere un’azione aggressiva e indebolire le difese naturali della pelle anche nel caso il prodotto contenga sostanze eudermiche: emollienti, principi fitocosmetici che sono presenti in quantità talmente piccole, il loro effetto è quindi insignificante e non riesce a contrastare l’azione dei tensioattivi, presenti invece in grande quantità. Attente anche ai “finti naturali”: l’espressione “con tensioattivi derivati dall’olio” non vuol dire proprio nulla, l’olio, un esempio tipico è quello di cocco, ha fornito solo la materia prima che è stata poi trasformata in qualcosa di molto lontano dalle origini e per nulla adatta alla nostra pelle.

Esistono però prodotti che contengono tensioattivi delicati, come gli anfoteri (per esempio le betaine) e che includono nella formula quantità rilevanti di sostanze amiche della pelle, che ne migliorano la tollerabilità nei confronti dei tensioattivi. Un’ottima soluzione è rappresentata dagli oli detergenti che sciolgono lo sporco per affinità: come le macchie di catrame si eliminano con sostanze oleose, la patina di grasso che trattiene polvere, germi e impurità viene catturata e sciolta delicatamente. Infine, dopo ogni bagno ricordate sempre di applicare una crema idratante per riequilibrare lo strato lipidico dell’epidermide.

 

 


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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