Insegnare alla pelle a rinnovarsi e rigenerarsi utilizzando le proprie risorse, a dispetto delle aggressioni che arrivano dall’esterno e del trascorrere del tempo: è questa la sfida della cosmesi più all’avanguardia che utilizza sempre più spesso complessi esclusivi che puntano sul rinnovamento cellulare rispetto alle vecchie “creme riparatrici“, un cocktail di false speranze.
Come funziona il ciclo della pelle?
Il ciclo vitale della pelle dura in media 28 giorni. Questo significa che, al termine di questo periodo, nuove cellule appena nate cominciano a risalire in superficie fino a sostituire completamente quelle vecchie. Nella pelle giovane questo ricambio è costante, ma con il passare degli anni rallenta favorendo la comparsa dei primi inestetismi cutanei. A contribuire al processo di invecchiamento della pelle ci sono poi le offese continue causate dagli agenti ambientali: sole, vento, temperature eccessive, umidità e in aggiunta i processi interni che ne causano, inevitabilmente, il degrado come il processo di ossidazione e l’ispessimento cutaneo. L’ossidazione della cute è determinata dall’influenza dei radicali liberi, molecole instabili che accelerano il processo di invecchiamento della pelle e dell’organismo. L’azione di queste sostanze va ad alterare il cosiddetto Ciclo di Krebs, cioè l’arco vitale di ogni cellula, provocandone anzitempo la degradazione.
L’ispessimento dello strato corneo è un altro fattore determinante nel processo di invecchiamento della pelle. Le cellule nascono nella membrana basale o germinativa situata vicino al derma, lo strato della pelle collocato sotto l’epidermide (la parte più superficiale). Da qui vengono sospinte gradualmente verso l’alto, fino a raggiungere l’epidermide. Durante questo percorso verso la superficie, le cellule man mano invecchiano, finché, ormai prive di vita, vanno a costituire lo strato corneo, cioè l’estrema barriera dell’epidermide nei confronti dell’esterno. Con il passare del tempo il rinnovamento cellulare della pelle rallenta e questo causa l’ispessimento cutaneo e, di conseguenza, un minore afflusso di sangue in superficie con la conseguente formazione di rughe e segni d’espressione.
Che cos’è l’elastasi? Come influisce sul rinnovamento cellulare?
L’elastasi è un particolare enzima (una sostanza di natura proteica capace di accelerare le reazioni all’interno dell’organismo) che ha il compito di distruggere le fibre di elastina, la componente che sta alla base dell’elasticità cutanea. Questo enzima “pulitore” ha il compito di eliminare le cellule vecchie o già morte per far posto a quelle appena nate. Nella pelle giovane si ha un equilibrio fra l’azione di questi enzimi e di quelli che invece stimolano la produzione di nuove strutture cellulari. Con l’andare del tempo, però, l’equilibrio viene a mancare e, a fronte dell’azione dell’elastasi, non si ha una corretta rigenerazione dell’epidermide. Ecco uno dei motivi per cui la pelle invecchia e comincia a mostrare i primi segni di cedimento.
A questo enzima si affiancano altri importanti attori che agiscono quotidianamente nel processo di rinnovamento cellulare. La pelle produce anche un altro enzima “ripulitore” che dà origine alla collagenosi, cioè alla distruzione delle fibre di collagene, altra sostanza che, insieme all’elastina, determina la tonicità e l’elasticità della cute. Anche in questo caso il processo distruttivo si accentua con l’età venendo a mancare una adeguata funzionalità degli enzimi che invece ne stimolano la ricostituzione.
Il trucco invecchia la pelle?
Il trucco di per sé non invecchia la pelle, bisogna però scegliere con cura i cosmetici che scegliamo di applicare sulla pelle ogni giorno. Se il make up non risponde correttamente alle nostre esigenze dermatologiche può incentivare la comparsa di imperfezioni, grana irregolare, secchezza cutanea e inestetismi più gravi come l’acne. Prodotti dalla texture troppo oleosa possono infatti occludere i pori e incentivare la comparsa di comedoni, mentre particolari texture ricche di profumi possono scatenare reazioni allergiche e secchezza cutanea. Questi possono essere fattori stressanti per la cute, che appare più vecchia rispetto alla reale età anagrafica. Altro fattore che può incentivare il processo di invecchiamento della pelle è dimenticarsi di struccarsi adeguatamente mattino e sera, la detersione è infatti il primo step fondamentale di qualsiasi beauty routine che si rispetti perché garantisce l’eliminazione non solo del make up, ma anche di impurità e agenti inquinanti che possono depositarsi tutti i giorni sull’epidermide.
I cosmetici a base di collagene hanno una qualche utilità?
I fenomeni più evidenti dell’invecchiamento cutaneo si manifestano dopo i 35 anni e già a partire dai 20 anni la produzione di collagene, ma anche di vitamine ed enzimi “buoni”, comincia gradualmente a diminuire. Per questo motivo,le maggiori case dermocosmetiche inseriscono il collagene nei cosmetici delle loro linee di punta. Il suo impiego nei prodotti antietà sotto forma idrolizzata (ottenuta cioè in laboratorio) è infatti comune perché aiuta a ristrutturare e rigenerare l’epidermide. Ultimamente, oltre ai cosmetici, spopolano anche gli integratori al collagene da bere o in compresse, che sembrano essere la nuova soluzione antietà. In realtà, quando il collagene viene ingerito agisce in maniera sistemica e non specifica, lì dove magari serve di più. Più utile potrebbe essere arricchire la dieta con albume d’uovo e brodo di ossa di pollo, alimenti non invitanti, ma ricchi di collagene.
Creme riparatrici: cosa sono e come sceglierle
Le creme riparatrici vantano dei poteri che al momento sono ancora sconosciuti. Non esistono formulazioni topiche miracolose che possono riparare la pelle e soprattutto cancellare le rughe o le macchie. Oggi è importante adottare un approccio alla cosmesi più responsabile e cosciente. Al posto di ricercare una crema riparatrice per il viso, è utile scegliere formulazioni rigeneranti più affidabili e magari con alla base ricerche più concerete. Le moderne specialità cosmetiche mirano alla rigenerazione e riattivazione del metabolismo cellulare (il processo di rinnovamento delle cellule) e rigenerazione. Un esempio tutto italiano è il complesso Fospidina, attivato da fosfolipidi e glucosamina. I primi sono degli eccezionali trasportatori, biocompatibili con le membrane cellulari, che trasportano più profondità tra gli strati dell’epidermide la glucosamina, precursore dell’acido ialuronico. Questo si traduce in un’attività rigenerante che contribuisce alla fisiologica attività di riparazione e rigenerazione cellulare. La particolarità della Fospidina è poi quella di riuscire ad agire sinergicamente anche con altri attivi utili per la rigenerazione cutanea come:
- La superossidodismutasi (S.O.D.), che difende la membrana intercellulare dagli attacchi dei radicali liberi. La Superossidodismutasi in cosmetica viene considerata come radical scavenger che oltre a coadiuvare i processi di riparazione cellulare aiuta a migliorare elasticità e tono cutaneo.
- Q10, un coenzima prodotto dal nostro organismo dalle preziose proprietà energizzanti utili anche come antietà.
- Acido ialuronico: nei cosmetici stimola l’azione anti-invecchiamento e mantiene l’epidermide idratata e nutrita.
- Vitamine: le più utilizzate in cosmesi come le vitamine E, C, la A, quelle del complesso B e la H (o biotina), precedentemente usata soltanto nella formulazione dei prodotti per la cura dei capelli. Svolgono una preziosa azione antiossidante.
Tutti questi attivi sono ottimi da ricercare quando si sta scegliendo un buon prodotto rigenerante e antiaging. Ideale è il consulto del dermatologo per scegliere il prodotto più indicato in base al tipo di pelle ed evitare di incappare in falsi miti come le creme riparatrici per viso, mani o labbra.
L’importanza dell’applicazione della crema per il rinnovamento cellulare
Un ruolo importante, nella lotta contro il processo di invecchiamento della pelle è affidato ai massaggi che stimolano la circolazione e distendono i tessuti. È possibile eseguirli autonomamente a casa mentre si applica la crema o siero preferito. Si eseguono movimenti circolatori fatti con piccole dosi di crema e accarezzando i punti nevralgici per pochi minuti. Ecco alcune mosse da seguire per il massaggio del viso:
- Iniziare dalla fronte, partendo dal naso e salendo lentamente verso la radice dei capelli (10 volte).
- Spianare dolcemente la fronte, massaggiandola dal centro verso le tempie (10 volte).
- Appiattire le “zampe di gallina” con piccoli massaggi circolari agli angoli esterni degli occhi (10 volte).
- Distendere le rughe agli angoli della bocca, pizzicando dolcemente la base delle guance, a lato delle labbra (10 volte).
- 5 Per rassodare i contorni del viso accarezzarne il contorno inferiore con il dorso delle dita, partendo dalla punta del mento e risalendo verso le orecchie (10 volte).
Agire dall’interno
Per supportare l’azione antiaging e preventiva dalla crema rigenerante viso e corpo è utile seguire un ciclo di trattamento con integratori alimentari. L’ideale sarebbe abbinare integratori che contengono gli stessi attivi dei dermocosmetici prescelti. Nel caso della Fospidina, ad esempio, per potenziarne i risultati è consigliato assumere integratori a base di fosfolipidi, glucosamina e biotina. Ottimi sono anche gli integratori alimentari a base di vitamina D3 ed estratti di salice che aiutano a sostenere benessere ed equilibrio di muscoli e ossa.