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Psoriasi: sintomi, cause, diagnosi, cura

Psoriasi: sintomi, cause, diagnosi, cura

Sono oltre tre milioni le persone che in Italia soffrono di psoriasi. Si tratta di una malattia della pelle che può colpire in forma più o meno seria creando disagio a chi ne soffre perché provoca chiazze, lesioni sulla pelle, secchezza, bruciore e prurito intenso. Infatti è un problema estetico che può avere risvolti psicologici, perché può rendere difficile la vita personale e sociale di chi ne soffre. Perché si sviluppa la psoriasi? Come si può convivere con questa malattia? Le risposte in questo articolo.

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Che cosa è la psoriasi?

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, che alterna periodi durante i quali i sintomi si riducono ad altri in cui si hanno ricadute o fasi acute, per esempio, In concomitanza con l’arrivo della primavera o dell’autunno. Può comparire a qualsiasi età con la stessa frequenza sia fra gli uomini sia fra le donne. Si può distinguere fra la forma giovanile, che compare fra i quindici e i venticinque anni, e la forma adulta, che si manifesta fra i quaranta e i cinquanta anni. La pelle bianca ne è maggiormente colpita: ne soffre all’incirca il 2,5% della popolazione di pelle chiara, il 30% di questa in forma seria.

Quali sono i sintomi della psoriasi?

A prescindere dalla zona in cui si manifesta, la psoriasi si riconosce dalle macchie di pelle più chiara e seccaÈ caratterizzata da chiazze della pelle leggermente in rilievo, di colore rosso chiaro e ricoperte da squame di colore bianco opaco in superficie e grigio argenteo in profondità, con una forma tondeggiante e con dimensioni comprese tra pochi millimetri e oltre dieci centimetri. Possono essere colpite tutte le parti del corpo. Le zone dove la psoriasi si presenta più frequentemente sono i gomiti, le ginocchia e il cuoio capelluto. In alcuni casi, possono essere interessate persino le unghie e le articolazioni. Queste chiazze possono dare prurito intenso, ma grattandosi si possono causare lesioni della pelle.

Quali sono le cause della psoriasi?

Anche se le cause della malattia sono ignote, si ritiene che la psoriasi sia la conseguenza di una rapida e alterata crescita della pelle associata a una infiammazione della stessa. Dietro a tale infiammazione c’è una predisposizione genetica, tanto che i parenti di primo grado di pazienti con la psoriasi hanno un rischio dieci volte superiore di sviluppare la malattia. Il fattore familiare fa sì che chi ha almeno uno dei genitori colpito da psoriasi ha buone probabilità di ammalarsi, mentre se addirittura tutti e due i genitori ne soffrono le probabilità di ereditarla salgono al 50 per cento. Molte persone, però, si ammalano di psoriasi senza che nessun familiare ne sia mai stato colpito.

Vi possono essere fattori che scatenano o predispongono alla psoriasi, per esempio un trauma locale, una irritazione della pelle o una seria ustione da sole. La psoriasi può comparire anche in seguito a una reazione allergica a farmaci. Purtroppo sulla nascita o sul peggioramento di questa malattia può incidere anche molto il fattore emotivo. Spesso a scatenare la psoriasi è una condizione di forte ansia oppure un evento stressante, in grado di abbassare temporaneamente le difese immunitarie del corpo. La psoriasi però non è una malattia infettiva e non è contagiosa.

Che cosa fare quando compaiono i sintomi della psoriasi?

Se si sente bruciore, è fondamentale non grattarsi per non provocare lesioni. Può dare sollievo applicare sulla parte un asciugamano bagnato e idratare bene la pelle bevendo due litri di acqua al giorno e applicando più volte al giorno una crema idratan. È buona pratica anche indossare abiti morbidi, evitando le fibre sintetiche, che possono irritare la pelle. Ed è importante recarsi subito da un medico specialista in dermatologia che confermi la malattia e stabilisca la cura appropriata. Il medico può anche scegliere di associare terapie differenti, dal momento che l’evoluzione della psoriasi e la risposta ai farmaci varia molto da persona a persona.

La diagnosi si basa sull’esame delle chiazze. In alcuni casi vi può essere confusione diagnostica con la dermatite seborroica, soprattutto se è interessato il cuoio capelluto, e con altre malattie della pelle. Per questo, se la diagnosi fosse dubbia, il paziente è sottoposto all’esame istologico, per distinguere la psoriasi anche da eventuali infezioni micotiche o batteriche.

Si può guarire dalla psoriasi?

Poiché si tratta di una malattia cronica, la psoriasi non può guarire completamente, anche se ci sono cure che possono controllarne l’evoluzione e renderla meno fastidiosa, come creme, lozioni o gel a base di urea, catrame vegetale o acido salicilico. Tra le migliori creme per psoriasi troviamo quelle a base di calcipotrolo, tacalcitolo, calcitriolo, e tazarotene che aiutano a controllare la produzione eccessiva di cheratinociti. Per le forme più impegnative si può ricorrere alla fototerapia.

Quest’ultima è una cura che associa le radiazioni Uva a farmaci di origine vegetale che i medici chiamano psoraleni. Essi fanno aumentare l’effetto dei raggi del sole, sono dotati di proprietà antinfiammatorie e aiutano la crescita regolare delle cellule della pelle. Per sottoporsi alla fototerapia e alla Puva-terapia si raccomanda di rivolgersi a centri medici specializzati provvisti di particolari lampade capaci di emettere raggi ultravioletti all’interno di particolari cabine simulando così artificialmente l’azione benefica del sole.

Sole e cure termali possono dare sollievo a chi soffre di psoriasi?

Il sole può avere un effetto benefico sui sintomi della psoriasiSì, i benefici delle cure termali in caso di psoriasi sono noti da oltre duemila anni. In particolare un ciclo di dodici giorni di balneoterapia in vasca o in piscina termale con acque ricche di magnesio e calcio, o sulfuree, o bicarbonate calciche, a temperature fra i 35 e i 38 gradi può avere ottimi effetti. Anche il sole e l’acqua di mare hanno un effetto benefico sulla pelle di chi soffre di psoriasi. I massimi vantaggi nel trattamento di questa malattia si ottengono abbinando l’esposizione al sole con l’acqua marina, poiché il sale favorisce la desquamazione della pelle. In questo modo i raggi del sole, che sono benefici per la psoriasi perché hanno un effetto antinfiammatorio, riescono a penetrare meglio aiutando la crescita regolare delle cellule della pelle.

Come tenere sotto controllo la psoriasi?

Lo stile di vita è molto importante per aumentare l’efficacia delle terapie e per evitare le ricadute, cioè il ritorno delle fasi acute. Per esempio, una regolare attività fisica ostacola il sovrappeso e contribuisce allo stile di vita ideale che ogni paziente con la psoriasi dovrebbe seguire per ottenere la più rapida e duratura risposta alle cure. Inoltre chi fuma dovrebbe smettere perché è stato dimostrato che i fumatori hanno una minore risposta alle cure e un più alto rischio di ricadute. Un regime alimentare corretto garantisce poi una risposta più rapida e duratura alle terapie, indipendentemente da quale sia quella seguita dal paziente. Molti studi scientifici hanno dimostrato che la sana dieta mediterranea contribuisce a prevenire l’insorgenza delle recidive e a ridurne l’incidenza. Il regime alimentare consigliato a chi soffre di psoriasi prevede un consumo limitato di carni rosse, burro, latticini, formaggi e insaccati, mentre contempla una maggiore quantità di pesce, ricco di grassi “buoni” Omega-3, che svolgono un’azione antinfiammatoria, e anche di frutta e di verdura.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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