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I 4 inestetismi cutanei più diffusi in pandemia

I 4 inestetismi cutanei più diffusi in pandemia

A un anno di convivenza con il Covid 19, le nostre abitudini si sono totalmente modificate e la pandemia ha generato alcuni nuovi disturbi cutanei che hanno modificato le esigenze dermatologiche. In un’intervista su FanPage abbiamo condiviso con Federica Ambrogio i 4 inestetismi cutanei più frequenti e direttamente connessi alla nuova vita in pandemia.

Maskne: l’acne da mascherina

Un inestetismo ormai conosciuto e trattato in maniera approfondita, ma purtroppo anche con il cambio di stagione, sono ancora in aumento i pazienti che richiedono un consulto per l’acne da mascherina. L’acne da mascherina è causata dall’ambiente caldo-umido che dilata i pori e indebolisce i legami fra le cellule superficiali. L’umidità fluidifica il sebo e altera il film idrolipidico, lasciando terreno fertile ai microrganismi che possono più facilmente penetrare tra gli strati più profondi della cute. Dapprima arrossamento, poi punti neri e infine piccoli brufoli, questi sono gli inestetismi facilmente riconoscibili quando si tratta di acne da mascherina. È possibile riconoscere queste imperfezioni perché si sviluppano proprio nell’area interessata dalla mascherina: dagli zigomi fino a sotto il mento, zona ancora più difficile da trattare.

Il consiglio è quello di affidarsi a detergenti e creme viso specifiche dall’azione riequilibrante e normalizzante della cute. Il complesso Alusil è un ottimo attivo funzionale che è possibile ritrovare in dermocosmetici specifici per il trattamento dell’acne e la pelle impura. Per chi invece, tende a sviluppare piccole imperfezioni localizzate, è possibile affidarsi a maschere per il viso dall’azione levigante, astringente e purificante con estratti naturali come l’argilla verde.

Occhiaie e contorno occhi stressato

Se la mascherina può nascondere le imperfezioni da lei stessa causate, diverso è il discorso per occhi e contorno occhi. Questa parte del viso è delicatissima e oltre a risentire dell’attacco di agenti esterni come sole, freddo, vento e smog, la pandemia ha aggiunto una variabile più psicologica che non ha di certo favorito sonni tranquilli. Si sa, che un sonno non ristoratore porta alla comparsa di segni scuri sotto gli occhi: le occhiaie, che in alcuni soggetti possono essere accompagnate anche da un ulteriore disturbo: le borse. Lo stesso smartworking, si traduce in uffici improvvisati a casa, che non tengono conto di luci e schermi pensati per l’ufficio.

In questi casi è importante giocare in anticipo selezionando un contorno occhi specifico per favorire non solo l’azione antiaging, ma anche il corretto supporto del microcircolo. Tre attivi eccezionali sono Fospidina, esperidina e lattoferrina. La prima è un flavonoide utile per prevenire e migliorare occhiaie, borse e cedimento delle palpebre. Mentre la lattoferrina ha un’azione specifica sugli ioni del ferro responsabili del colore brunastro delle occhiaie. La Fospidina è invece un attivo rigenerante e antiaging in grado di rispettare anche le pelli più sensibili. Per supportare l’azione dei dermocosmetici è poi utile scegliere il trattamento con un integratore alimentare a base di rusco e centella sostanze utili per favorire la funzionalità del microcircolo, ma soprattutto per aiutare la prevenzione della ritenzione idrica, fenomeno responsabile anche delle borse sotto gli occhi.

Sindrome del teck neck

Un altro inestetismo connesso all’utilizzo di device e dispositivi elettronici senza i giusti accorgimenti. Lavorando da casa su sedie e scrivanie, non certamente pensate per lavorare 8 ore al giorno (al contrario dell’ufficio) è possibile assumere posizioni che incentivano la comparsa delle rughe del collo. La pelle del décolleté è più sottile, delicata e se stressata può essere rivelatrice dell’età. Importante è quindi ritagliarsi dei piccoli momenti di break come al lavoro, non solo per fare due passi, ma anche per magari eseguire comodamente a casa dei piccoli esercizi per il collo. Mattino e sera è invece consigliata l’applicazione di formulazioni specifiche per la scollatura. Gli attivi da preferire dovrebbe conservare proprietà antiossidanti, elasticizzanti e rigeneranti come la Fospidina, SOD, vitamina E, fosfolipidi, acido ialuronico e glucosamina.

Attenzione alla luce blu

La luce blu è emessa dai device elettronici che utilizziamo quotidianamente come pc, tablet, smartphone che oltre ad affaticare la vista, sembrerebbe accelerare anche il processo ossidativo cutaneo. Adesso che arriva la pelle stagione è importante ritagliarsi dei momenti all’aria aperta staccando lo sguardo dal pc. Tra i trattamenti consigliati in questo caso è possibile affidarsi alle mani esperte di un dermatologo con trattamenti rigeneranti e rivitalizzanti come il Picotage e il Rimage. Entrambe le sedute sono poco invasive e stimola i processi di rigenerazione cutanea favorendo la nuova produzione di collagene ed elastina. Anche il Dermoneed può essere un ottimo alleato per illuminare il viso e aiutare anche in caso di acne di mascherina o inestetismi specifici come macchie cutanee e rosacea. Il trattamento sfrutta l’energia della luce solare abbinata alla tecnologia liposomiale del complesso Fospidina dall’azione rigenerante.

Leggi l’intervista su FanPage