In un’intervista con Eleonora Lorusso di Donna Moderna, il professore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis Antonino di Pietro chiarisce i motivi per cui si sviluppa l’acne tardiva e perché siano soprattutto le donne a soffrire di questa patologia cutanea.
Che differenza c’è fra acne giovanile e tardiva?
Il nome già chiarisce la differenza sostanziale tra acne giovanile e acne tardiva. La prima colpisce solitamente durante la pubertà, quando i cambiamenti ormonali possono condizionare la normale attività delle ghiandole sebacee che, aumentando la produzione di sebo, favoriscono la comparsa di inestetismi come arrossamenti, comedoni, brufoli e grana irregolare. L’acne tardiva presenta esattamente gli stessi sintomi di quella giovanile, ma si sviluppa più in là con l’età (solitamente dopo i 30 anni circa) e soprattutto nelle donne. L’acne tardiva può essere sempre derivata da cambiamenti ormonali che non rientrano una volta raggiunta la maturazione sessuale: ne è un esempio l’ovaio policistico. In altri casi l’acne tardiva può essere condizionata da alcuni stili di vita che si riflettono anche sul benessere della cute.
Quali comportamenti e abitudini incentivano l’acne matura?
Chi ha sofferto di acne durante l’adolescenza potrebbe essere più predisposto alla comparsa di acne tardiva. L’acne è un disturbo recidivante che in particolari condizioni può ricomparire. Sregolatezze alimentari e fumo possono essere tra le cause che facilitano la ricaduta dell’acne, così come l’applicazione di dermocosmetici non adatti al tipo di pelle e una scostante e poco adeguata pulizia del viso. L’acne può essere causata anche da un batterio, il P. Acnes, che a causa dell’eccessiva produzione di sebo o del contatto con altre sostanze presenti sulla cute (come residui di make up o crema) altera le sue attività favorendo l’infiammazione cutanea. Attenzione anche al cellulare! Questo dispositivo diventa un ricettacolo di batteri che una volta che si depositano sulla cute possono scatenare infiammazioni e l’eccessiva produzione di sebo.
L’acne tardiva è anche dovuta allo stress del lavoro?
Recenti studi confermano come l’acne tardiva sia un fenomeno connesso anche allo stress, spesso derivato dal lavoro. Si parla infatti di acne da stress o acne da ansia, perché lo stress stimola l’attività degli ormoni androgeni che regolano attività delle ghiandole sebacee, rendendo la pelle più grassa e sensibile a funghi e batteri. Situazioni particolarmente stressanti danno spesso vita all’acne tardiva femminile e fra gli adolescenti, che possono vedere un ulteriore peggioramento dei problemi di acne già presenti.
Ci sono prodotti più adatti a curare l’acne tardiva di quella giovanile?
Il complesso Alusil si è rivelato performante nel trattamento dell’acne tardiva e giovanile. Viene attivato dall’azione combinata di Alukina dall’azione antibatterica (ottimo anche per regolare la anche la dermatite seborroica) e microspugne d’argento. Questo complesso, presente in alcuni prodotti, creme in primis, usati contro l’acne tardiva, aiuta a seboregolarizzare la cute, offrendo un supporto dermocosmetico anche quando si stanno seguendo particolari terapie contro l’acne. Quando si soffre di acne in età adulta può essere utile invece affidarsi al supporto di integratori per pelle acneica dall’azione normalizzante della cute con zinco, biotina, myo-inositolo, glutatione e attivi antiossidanti come echinacea ed estratto di pino marittimo francese. Per rimuovere i tipici aloni untuosi che derivano da un’eccessiva produzione di sebo, può essere consigliata una volta alla settimana l’applicazione di una maschera viso con argille verdi, che svolgono una potente azione detox e opacizzante.
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