L’abbronzatura porta con sé alcuni rischi per la pelle, tra cui la formazione di macchie solari. Nonostante l’applicazione di una corretta crema solare, è facile riscontrare al ritorno delle vacanze delle piccole discromie cutanee, presenti su tutto il corpo, ma in particolare sul viso. Le macchie solari della pelle infatti si concentrano maggiormente su zigomi, naso e zona T e sulle braccia.
Come si formano le macchie solari sul viso?
Le macchie solari del viso si formano a seguito di un mal funzionamento dei melanociti, le cellule che producono melanina. La melanina è responsabile dell’abbronzatura e si attiva per proteggere la pelle dai raggi UV dopo lunghe ore passate sotto il sole. Non sempre possiamo riconoscere subito un affaticamento da parte dei melanociti. Spesso le prime macchie solari compaiono infatti al ritorno delle vacanze, quando l’abbronzatura comincia a sbiadire. Solitamente queste macchie delle pelle sono di colore più scuro, marroni o grigiastre.
In altri casi possono esserci dei fattori esterni che possono influenzare o partecipare alla formazione di queste inestetismi cutanei. Ad esempio può esserci una predisposizione genetica oppure possono intervenire fattori esterni come dermocosmetici non adeguati alla tipologia di pelle o l’uso di profumi e fragranze sotto il sole.
Come riconoscere le macchie delle pelle
Le discromie cutanee si possono classificare in due tipologie. Le più diffuse sono conosciute come melasma o cloasma mentre le più diffuse sono le macchie della pelle lentigo senili o solari (più note con il nome di lentiggini o efelidi).
- Il melasma/cloasma: sono macchie della pelle conosciute soprattutto perché frequenti tra le donne in gravidanza. Queste macchie interessano soprattutto il viso, ma possono presentarsi anche su collo, décolleté e orecchie. Queste discromie sono dovute a un’alterazione ormonale che coinvolge gli estrogeni, ormoni femminili che solitamente interessano le donne che assumono pillola anticoncezionale. Possono verificarsi anche in determinati momenti della vita di una donna come gravidanza e menopausa. Le donne più colpite da queste macchie della pelle hanno un’età compresa tra i 30-40 anni. Le macchie hanno una forma irregolare e non sempre sono vicine tra loro. Il melasma può riassorbirsi naturalmente e scomparire, ma è possibile che con la prima esposizione solare possa ripresentarsi.
- Le macchie lentigo solari o senili: questa tipologia di macchie solari può essere dovuta a una predisposizione genetica oppure si verifica quando la pelle non è stata protetta in modo efficace dai raggi UV o quando si è veramente preso troppo sole. Sono dei sintomi che si sviluppano a seguito dell’invecchiamento cutaneo e con il quale diventano più numerosi. Le maccchie lentigo solari o senili, colpiscono uomini e donne dopo i 40 anni, sono marroncine, piccole e diffuse. Queste macchie della pelle compaiono soprattutto sul viso nella zona T, sul décolleté e sulle mani.
Macchie solari come prevenirle?
Innanzitutto è importante consultare prima il proprio dermatologo di fiducia per individuare la tipologia di macchia e il successivo trattamento. Come attività preventiva, prima di compiere i fatidici 40 è meglio cominciare un ciclo con integratori per prevenire le macchie solari. Ottimi sono quelli dall’azione antiossidante che aiutano la pelle nelle sua rigenerazione.
Altro suggerimento da osservare quando sei in vacanza al mare è l’utilizzo di una crema solare per il viso ad azione antimacchia, è bene farsi consigliare dal farmacista per verificare le reali funzioni dei principi attivi all’interno di questi prodotti solari. Non tutte le creme solari sono davvero efficaci nella prevenzione delle macchie solari, poiché i raggi UV raggiungono in maniera diversa la pelle in base alla latitudine. Ad esempio, un prodotto efficace a Riccione non potrà essere performante ai Caraibi. Ottimi sono i solari con Plusolina, un complesso composto da oli vegetali: olio di crusca di riso, olio di karanja, olio di olio di cotone e vitamina E, che ha dimostrato un’efficace azione preventiva e protettiva nei confronti dei danni da esposizione solare. A queste formulazioni di ricerca dermatologica italiana viene poi aggiunto un sistema di filtri UVA/UVB di nuova concezione che consente di raggiungere fattori di protezione solare sicura per l’uomo e rispettosa dell’ambiente. A una buona crema solare va poi associata una corretta esposizione al sole, evitando le ore centrali della giornata. Questi buoni accorgimenti sono essenziali per prevenire i danni da photoaging tra cui le macchie cutanee.
Come scegliere la crema viso antimacchia
Esistono in commercio delle vere e proprie creme antimacchie: solitamente sono formulate con B-resorcinolo e acido glicirretico. Una crema antimacchie per il viso con questi principi attivi può essere usata tutto l’anno e non appena le macchie della pelle del viso compaiono. Ovviamente un trattamento con una crema per le macchie del viso deve essere eseguito con costanza e almeno per 2 o 3 mesi. Alla crema antimacchie viso va poi affiancata una crema viso antiage efficace dall’azione rigenerante. Ottime sono le formulazioni ricche di fosfolipidi e glucosamina o acido glicirretico. L’utilizzo di queste creme schiarenti non ha controindicazioni e si possono utilizzare localmente sulle macchie solari del viso mattino e sera.
Se l’utilizzo di una crema viso antimacchia non ti sembra sufficiente, puoi scegliere alcuni trattamenti dal dermatologo come il peeling, una seduta esfoliante o il laser q-switched che colpisce localmente solo la zona della pelle da trattare e in questo caso specifico, la macchie delle pelle. Sono stati introdotte anche nuove sedute come il laser Co2, la luce pulsata e la radiofrequenza che sono molto utili in caso di macchie della pelle sul viso e nell’azione antiage e rigenerante.
Ascolta l’ultima intervista al prof. Di Pietro su Spreaker del 27 giugno 2020.