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Ustioni solari gravi o semplici scottature? Ecco i rimedi

Quando ci si espone ai raggi solari senza una dovuta protezione possono verificarsi reazioni cutanee più o meno gravi. Le ustioni solari sono gli effetti collaterali più comuni, che si possono verificare quando la pelle rimane esposta al sole per troppo tempo o senza la crema solare adeguata. Le ustioni solari si classificano per gradi, ma attenzione: una semplice scottatura, se ignorata o non curata nel modo giusto, può aggravarsi e convertirsi in ustione. Scopriamo insieme come possiamo intervenire per prevenire le ustioni causate dal sole e quali sono i rimedi più efficaci.

Come possiamo contrarre le ustioni solari?

Ustioni solari: quali sono i rimedi più efficaciLe scottature causate dal sole possono verificarsi non solo in estate al mare, ma anche in montagna in inverno. Molti sono convinti che l’ambiente montano sia meno pericoloso per la pelle a causa delle temperature più miti o fredde e dell’utilizzo di vestiti coprenti. In realtà ad alta quota i raggi UV sono più potenti e se la pelle viene protetta in modo superficiale sarà facile preda di scottature da sole. Con l’arrivo dell’estate aumenta la percentuale di ustioni solari anche a causa di un altro fattore: le lampade abbronzanti.  Soprattutto per chi ha un fototipo sensibile, rinchiudere la pelle in queste strutture può favorire la comparsa di ustioni. Le persone con pelle chiara sono effettivamente quelle più soggette alle scottature solari, poiché i loro melanociti faticano a produrre melanina, la sostanza che promuove l’abbronzatura e protegge naturalmente la pelle dai raggi UV. Questo non esclude la possibilità alle persone di carnagione olivastra e più scura di scottarsi ugualmente.

Ustioni solari: i diversi gradi di scottatura

Proprio come succede quando ci bruciamo con del fuoco o del calore, anche le ustioni solari possono essere classificate in gradi. I livelli di ustione solare sono 3, dal meno grave a quello più pericoloso per la salute della pelle. Queste scottature non sempre sono facilmente individuabili poiché i primi sintomi compaiono dopo circa 6 ore dall’ultima esposizione ai raggi UV.

  • Ustione solare di primo grado: sono le scottature più comuni che solitamente si manifestano con dolore al tatto, pelle arrossata e molto secca, brividi di freddo e febbre in alcuni casi. Queste ustioni solari interessano gli strati superficiali della pelle.
  • Ustione solare di secondo grado: anche in questo caso può verificarsi la sensazione di brividi accompagnati da febbre. In questo caso l’epidermide è dolorante e può presentare anche eritema solare, composto da tante bollicine vicine tra loro. Una volta che queste vescicole “scoppiano” la pelle si squama e permettendo al nuovo strato di emergere. Può verificarsi anche l’edema solare, ovvero la pelle risulta gonfia e arrossata. Scottature di questo tipo coinvolgono sempre gli strati superficiali della pelle.
  • Ustione solare di terzo grado: è raro che un soggetto riesca a raggiungere un livello così grave di ustione solare. In ogni caso, i sintomi tipici delle scottature solari di terzo grado sono febbre alta e dolori non solo al contatto con la pelle, ma anche articolari. La pelle è rossa e si ricopre di bolle e vesciche che si aprono, favorendo lo sviluppo di infezioni cutanee. In questo caso sono coinvolti anche gli strati più profondi del tessuto cutaneo e nei casi estremi il paziente deve essere immediatamente trasportato al pronto soccorso.

Ustioni solari: i rimedi naturali

Alcuni rimedi naturali contro le ustioni solari di entità minore possono aiutare ad alleviare il dolore. Uno di questi può essere un bagno in acqua tiepida con farina d’avena o amido, che svolgono un’azione lenitiva e aiutano a ridurre prurito e rossore, oppure degli impacchi con latte e ghiaccio. Il latte svolge infatti un’azione calmante e lenitiva, mentre il ghiaccio agisce come antinfiammatorio sulla pelle. Anche gli impacchi con olio di oliva, miele e yogurt hanno un’azione calmante sulla pelle, che viene idratata in profondità e aiutata a rigenerarsi.

Scottature: dopo quanto tempo si può tornare a prendere il sole?

In caso di scottature è raccomandabile usare molta cautela quando ci si espone nuovamente al sole perché la pelle che si è riformata è giovane e quindi ancora più sensibile ai raggi del sole. Meglio insomma aspettare qualche giorno e coprire la parte scottata con l’abbigliamento per evitare complicazioni. Invece è possibile fare un bagno veloce ma sempre con un’adeguata protezione solare.

Cosa fare in caso di ustioni solari più gravi

In presenza di una scottatura solare grave è necessario prima di tutto mettersi in contatto con il proprio medico, che in base alla situazione specifica, consiglierà per esempio una crema per ustioni solari. Per favorire la guarigione della pelle bisogna assolutamente evitare il contatto diretto con il sole per almeno 8/10 giorni. In generale, i farmaci consigliati in caso di scottature di secondo e terzo grado sono creme specifiche per ustioni solari che aiutano la rigenerazione cutanea e la cicatrizzazione.

Cosa fare con le scottature dei bambini?

Una particolare attenzione deve essere rivolta ai bambini che si espongono al sole: i più piccoli amano stare sotto il sole e giocare all’aria aperta ed è giusto concedere loro questi svaghi, riservando però un’attenzione specifica anche alla protezione solare per bambini. La crema solare va scelta in farmacia e deve avere un fattore protettivo alto (50). Tra le formulazioni che potrebbero essere valide per grandi e piccini ci sono i solari con Plusolina, vitamina E e acido ialuronico, ma è importante condividere la scelta con il proprio pediatra prima dell’applicazione.

La pelle dei più piccoli è più vulnerabile e delicata e va protetta correttamente perché contrarre ustioni solari da bambini espone al rischio di melanomi in età adulta. Per quanto riguarda i neonati inferiori a un anno di età, è invece necessario non esporli direttamente ai raggi solari e applicare più volta al giorno la protezione solare. Per prevenire le scottature solari nei bambini è importante insegnare anche a loro le buone regole di esposizione solare, creando dei promemoria giocosi che ricordino ogni quanto applicare la crema solare e sopratutto a rimetterla anche dopo il bagno in mare. Se, malgrado tutte le prevenzioni del caso, si riscontrano delle scottature sulla pelle dei bambini è importante rivolgersi al medico e, in prima battuta, applicare i rimedi naturali suggeriti precedentemente. Se si presentano ustioni solari di secondo grado nei bambini allora è necessario recarsi al pronto soccorso.

Attenzione alle scottature in moto o bicicletta

Con l’estate riparte la “green light” per i bikers che scelgono le due ruote per spostarsi in città o fuori porta. Quando si tratta di piccoli spostamenti in moto, molti pensano che sia possibile affidarsi anche a un abbigliamento scoperto e leggero, dimenticandosi la protezione solare. Errore fatale! In moto o bici, il calore e il potere dei raggi UV vengono attenuati dal vento, favorendo la possibilità di scottature anche gravi soprattutto per spalle e schiena. Anche quando ti sposti per brevi tragitti sulle due ruote applica quindi la tua protezione solare 50 con Plusolina e se preferisci, per praticità e per riapplicare la protezione in maniera più comoda, affidati a texture in spray o latte solare.

Esporsi al sole può essere più pericoloso per le persone che hanno tanti nei?

In questi casi è certamente consigliato di prestare maggiore attenzione, perché stare al sole senza protezione può determinare un aumento del numero dei nei e una loro trasformazione. Inoltre le persone con molti nei hanno una pelle più delicata e, dunque, sono maggiormente esposte al rischio di scottature che possono danneggiare la struttura delle cellule della pelle.

Le persone calve rischiano scottature anche in testa?

La testa è molto sensibile soprattutto se non è coperta dai capelli. Quindi il suggerimento è di indossare un cappello o un berretto. accompagnato da un prodotto solare con un fattore di protezione 50.

Ci si può scottare anche in montagna?

Il rischio è elevato anche ad alta quota. Infatti l’altitudine maggiore e l’aria più rarefatta fanno sì che i raggi del sole colpiscano la pelle in modo ancora più forte e pericoloso, perciò è fondamentale scegliere un alto fattore protettivo.

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