Le scottature sono infortuni piuttosto frequenti nella vita quotidiana. Avere a che fare ogni giorno con fornelli, forni, ferri da stiro mette molto spesso in condizione di subire questo infortunio. Però non tutti sanno che una semplice scottatura, se trattata in maniera sbagliata, può aprire la porta a problemi della pelle più seri, come le infezioni e le irritazioni. Ecco perché è importante, subito dopo essere rimasti vittime di un incidente di questo tipo, saperne riconoscere la gravità e applicare così tutte le procedure di pronto soccorso che possono davvero fare la differenza tra una semplice scottatura e una ustione vera e propria.
Come comportarsi quando si rimane vittime di una scottatura?
Un errore, molto frequente, è quello di applicare sulla parte lesa (dal fuoco di fornello, forno o dal ferro da stiro) burro o olio, alla ricerca di sollievo immediato. In realtà, il grasso peggiora la situazione perché enfatizza il processo acuto da eccesso di calore favorendo la formazione della vescica. Inoltre l’olio e il burro sono sostanze appiccicose e quindi è più facile che sulla lesione si attacchi della polvere. Questa, a sua volta, può essere carica di batteri e quindi dare origine a un’infezione.
Il rimedio corretto contro le scottature è mettere subito la parte scottata sotto l’acqua fredda o applicare una fetta di patata (ricca di amido, decongestionante) con un cubetto di ghiaccio: così il processo infiammatorio si blocca. E niente bolla. Questa operazione deve essere portata avanti per almeno cinque minuti, ma si può proseguire tranquillamente fino a dieci. L’acqua fredda ha la capacità di fermare il recesso infiammatorio e quindi di preservare la pelle da un rapido peggioramento.
Dopo il primo intervento con l’acqua fredda, che cosa bisogna fare?
Bisogna controllare l’estensione e la gravità della scottatura. Quando questa si estende sulla pelle per oltre dieci centimetri di lato, si deve procedere a una medicazione particolare ma di grande efficacia, prima di recarsi al pronto soccorso: si deve prendere della tela plastificata , quella che solitamente si usa per proteggere gli alimenti, e si deve avvolgere la zona scottata con questa pellicola. In tal modo la proteggiamo dall’aggressione di polvere e di altre sostanze che potrebbero infettarla: la pelle scottata, infatti, non ha più le difese naturali della pelle sana, e quindi può infettarsi molto facilmente. Dopo avere applicato la pellicola sulla pelle raccomando di recarsi al pronto soccorso per le cure del caso. Se invece l’estensione della scottatura è meno grande si può cercare di curarla in casa, anche se prima deve essere effettuato un altro piccolo test per verificare la gravità della lesione.
Bisogna prendere un ago sterile: quello di una siringa ancora confezionata è l’ideale. In mancanza di una siringa, comunque, si può procedere disinfettando uno spillo con alcol denaturato oppure, ancora, bruciandone la punta con un accendino. Dopo avere proceduto alla disinfezione dello spillo suggerisco di provare, con molta delicatezza, a pungere l’area interessata dalla scottatura. Se il paziente avverte dolore, è possibile procedere con le cure casalinghe. Se invece non sente dolore raccomando che si rechi all’ospedale. L’assenza di dolore si deve considerare un evento negativo perché significa che l’ustione è profonda e quindi ha lesionato le terminazioni nervose che, normalmente, dovrebbero condurre il messaggio doloroso al cervello. Avendo danneggiato i nervi il dolore è scarso, ma allo stesso tempo questo fatto evidenzia come la scottatura sia penetrata in profondità. Richiede, pertanto, cure mediche appropriate.
Aureomicina e gentamicina per le ustioni: quando usarle?
Nel caso in cui la scottatura non sia grave, si può detergere la parte con un sapone neutro. Va bene anche quello per l’igiene intima, in mancanza di un prodotto più specifico. Quindi deve essere applicato un vero di pomata antibiotioca, preferibilmente a base di gentamicina o aureomicina. Poi, dopo aver applicato la crema in maniera uniforme e non troppo abbondante, consiglio di effettuare la medicazione, che raccomando di eseguire in questo modo: sulla pelle si deve appoggiare solo garza sterile cui sopra va applicata una fasciatura non troppo rigida: questa fasciatura ha infatti lo scopo di mantenere la garza in posizione, ma allo stesso modo non deve stringere troppo la parte malata.
Restano cicatrici dopo una scottatura?
Nei casi di scottature leggere, resta un segno scuro che può durare anche molti mesi ma che, alla fine, sbiadisce e si confonde con la pelle circostante, senza lasciare tracce. In caso di ustioni più profonde, invece, quando c’è una lesione grave della pelle, difficilmente questa torna normale: spesso infatti rimane raggrinzita, priva di peli e anche di pori. Si tratta di una pelle che, normalmente, richiede anche un intervento chirurgico perché è molto poco elastica e quindi, se sottoposta alla normale trazione, provoca fastidi che si possono risolvere solo con l’intervento del dermatologo o del chirurgo plastico.