Uno dei pericoli più temuti della varicella è quello dei segni che può lasciare sulla pelle. Dipende da quanto il virus è stato aggressivo. Man mano che il virus si sviluppa e si replica, infetta un gran numero di cellule che finiscono per autodistruggersi, scavando appunto un buco nella pelle. Le dimensioni della bolla ci indicano la profondità alla quale l’infiammazione è giunta e possono dare una previsione del livello di cicatrice che resterà. È possibile, però, prevenire le cicatrici della varicella e, in alcuni casi, attenuarne i segni. Vediamo come.
Come si prevengono le cicatrici da varicella?
C’è un metodo empirico ma molto efficace, anche nei bambini: pungere le bolle quando diventano voluminose, facendone fuoriuscire il siero. Questo non solo attenua la sensazione di prurito che è dovuta proprio alla compressione delle terminazioni nervose da parte del tessuto infiammato e gonfio, ma impedisce anche che il virus, contenuto nel siero all’interno della vescicola, distrugga le cellule in profondità. Bisogna dunque bucare ogni bolla più volte al giorno (almeno due o tre) con l’ago di una siringa perfettamente sterilizzato, indossando guanti monouso di lattice per non infettarsi, e far fuoriuscire, comprimendo con una garza e con grande attenzione il siero contenuto; quindi ricoprire con una crema antibiotica per evitare sovrainfezioni, e proteggere la parte con un cerotto. Attenzione: non grattare mai le bolle, perché questo traumatizza la pelle, e le unghie sporche possono produrre delle infezioni batteriche che peggiorerebbero la situazione. Le lozioni o le paste a base di ossido di zinco possono lenire il prurito, ma hanno un effetto molto limitato.
Si possono eliminare le cicatrici della varicella?
In casa si può usare un gel ai fosfolipidi, che penetra velocemente in profondità e aiuta le cellule a rigenerarsi. Bisogna iniziare non appena cadono le croste e avere costanza e pazienza: per la scomparsa dei buchi da varicella sulla pelle più evidenti ci possono volere fino a cinque o sei mesi. Per cicatrici fresche si può intervenire con delle microiniezioni a uno-due millimetri di profondità di acido ialuronico naturale, che stimola le cellule specializzate, chiamate fibroblasti, a produrre collagene ed elastina, favorendo la rigenerazione del tessuto. In parole povere, il buco si riempie dall’interno: in circa due mesi e con almeno cinque trattamenti, che costano circa 300 euro l’uno, si può avere un miglioramento dal 50 al 90%. Se invece le cicatrici da varicella sono vecchie e quindi fibrotiche, cioè sono state deformate dal tessuto connettivo. L’unica soluzione è intervenire con il laser, per abbassare i bordi, rendendole meno evidenti. Questo trattamento costa circa 500 euro a seduta, e va fatto almeno due o tre volte l’anno.