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Creme e cure dolci contro la psoriasi

È tutt’altro che rara: solo in Italia, sono colpite dalla psoriasi circa 1 milione e 200 mila persone. Mal comune mezzo gaudio? In questo caso mica tanto, anche perché è un problema cronico di difficile soluzione. Vietato scoraggiarsi, però: la medicina oggi anche in questo campo ha fatto enormi passi avanti ed esistono cure efficaci per tenere sotto controllo il problema. Ma vediamo di fare un po’ di chiarezza sul pianeta psoriasi, con l’aiuto del Professor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano.

Come colpisce la psoriasi?

La psoriasi (che non è contagiosa) in genere fa la comparsa in persone di età compresa fra i 10 e i 40 anni, anche se può riguardare i bambini più piccoli e gli anziani. La forma di gran lunga più diffusa viene chiamata psoriasi volgare in placche: sulla pelle fioriscono caratteristiche lesioni eritematose e rossastre, di grandezza variabile (da pochi millimetri a qualche centimetro) e ricoperte di piccole squame argentee e secche. In quel punto la pelle è ispessita e, talvolta, può anche dare prurito. Le zone preferite dalla psoriasi sono, purtroppo, quelle più esposte e visibili, quali capigliatura, gomiti e ginocchia. Ma potrà comparire anche su unghie, sopracciglia, ombelico, ascelle, zona genitale, glutei o, anche, essere più generalizzata. Se colpisce il cuoio capelluto, per fortuna non si associa a perdita dei capelli.

Le cause della psoriasi

Le cause, a oggi, in realtà non sono ancora del tutto chiare. Sembra, comunque, che vi possa essere coinvolta una componente di tipo immunologico a base genetica. In sostanza, per una nostra predisposizione genetica (che, cioè, si eredita attraverso i geni) vengono messe in azione alcune cellule del sistema naturale di difesa dell’organismo che, con meccanismi non ancora ben noti, si mettono a produrre particolari cellule dette chitochine, che scatenano la malattia. Il fattore familiare fa sì che chi ha almeno uno dei genitori colpito da questo problema avrà buone probabilità di ammalarsi; mentre se addirittura tutti e due i genitori soffrono di psoriasi, le probabilità di averla ereditata salgono al 50 per cento. Non è detto, però: perché tanti di noi, in realtà, la sviluppano senza che alcun familiare ne sia mai stato colpito.

Al di là della familiarità, ci sono altri fattori scatenanti, per esempio un trauma locale, oppure un’irritazione della pelle, una seria ustione da sole. Ancora, potremmo veder comparire la psoriasi a seguito di una reazione allergica da farmaci: Fans, antinfiammatori non steroidei (tra i quali l’Aspirina), betabloccanti (usati per i disturbi circolatori), sali di litio, cui si fa ricorso per problemi psicologici o psichiatrici. Purtroppo, sulla nascita o il peggioramento di questo delicato problema può incidere anche molto il fattore emotivo: spesso il fattore scatenante della psoriasi è una condizione di forte ansia o un evento stressante, in grado di abbassare temporaneamente le difese immunitarie dell’organismo.

La psoriasi è curabile?

La caratteristica di questa malattia, che non è seria ma senza dubbio fastidiosa, è quella di avere un’evoluzione assolutamente imprevedibile: vedremo spesso un alternarsi di fasi acute (magari in concomitanza con l’arrivo della primavera o dell’autunno) e di periodi di miglioramento o, anche, di remissione: purtroppo, è ben raro che si possa verificare una guarigione definitiva. Le cure esistenti sono, in genere, efficaci, in grado di darci un rapido sollievo. Però, trattandosi di una malattia cronica, si può solo agire per alleviare i sintomi più fastidiosi per il maggior tempo possibile. La prima cosa da fare, se abbiamo il sospetto di essere ammalati, è quella di andare da uno specialista dermatologo che confermi o meno l’esistenza del problema, proponendoci, poi, la cura più appropriata. Il medico potrà anche scegliere di associare cure diverse, dal momento che l’evoluzione di questa malattia e la risposta ai farmaci varia molto da persona a persona. Teniamo presente, comunque, che a oggi nessun rimedio può risolvere completamente il problema della psoriasi; però l’applicazione magari in contemporanea di diverse soluzioni può senz’altro contribuire a renderlo meno fastidioso ed evidente. Vediamo quali sono le cure più usate contro la psoriasi.

  • Puva terapia: ossia una combinazione fra l’azione dei raggi Uva e quella degli psoraleni, che sono prodotti di origine vegetale.
  • Fototerapia: è una cura a base di raggi ultravioletti, che hanno un effetto antinfiammatorio e aiutano la crescita regolare delle cellule della pelle. Viene praticata in centri specializzati per mezzo di lampade speciali (ogni seduta dura pochi minuti). Naturalmente, sarà il dermatologo a stabilire la durata e la frequenza dei cicli.
  • Creme idratanti specifiche per psoriasi: le creme idratanti per viso e corpo mantengono elastica la pelle e contribuiscono a eliminare o attenuare le microlesioni che spesso danno origine a una nuova chiazza.
  • Vaselina salicilica: si applica direttamente sulla chiazza interessata per eliminare le squame.
  • Catrami vegetali: si tratta di prodotti in crema a base di legno di pino, abete, larice, ginepro, betulla, tiglio o faggio, ad azione antibatterica e contro il prurito; diminuiscono, inoltre, (l’infiammazione e l’entità della placca di psoriasi.
  • Farmaci derivati dalla vitamina D: a base di calcipotriolo, bloccano il proliferare delle cellule di psoriasi. Gli analoghi della vitamina D3 (calcipotriolo e calcitriolo) favoriscono la corretta replicazione delle cellule epidermiche in caso di psoriasi, per cui si ha un miglioramento, ma raramente permanente. Questi principi attivi sono efficaci se applicati sulla cute, mentre non ci sono studi univoci sull’utilità, in caso di psoriasi, della vitamina D3 assunta per bocca. Inoltre, un errato dosaggio di vitamina D3 per bocca potrebbe dare effetti collaterali a livello renale.
  • Cortisonici: si trovano in crema, gel o lozione, agiscono soprattutto sull’infiammazione e sul prurito. Poiché, spesso, hanno notevoli effetti collaterali, come “assottigliamento della cute, non vanno impiegati per lungo tempo e mai su iniziativa personale.
  • Cosmetici: shampoo o detergenti per la pelle (per esempio a base di zinco piritione, catrami o antifungini) vengono usati a supporto dei farmaci.
  • Tazarotene: è un nuovo retinoide (si tratta di prodotti derivati dalla vitamina A che regolarizzano il ricambio delle cellule epidermiche) che si associa, in genere, ai cortisonici.

Esistono rimedi naturali per la psoriasi?

Se invece scegliete di provare un rimedio dolce a base di erbe dovrete mettere in conto un impegno da portare avanti con costanza, perché si tratta di pratiche che andranno seguite per diversi mesi. Ecco le soluzioni più efficaci:

  • Elicriso: è l’erba che si è rivelata senza dubbio più efficace nella cura della psoriasi, dal momento che ha proprietà antinfiammatorie e antiallergiche che aiutano a ridurre le manifestazioni più evidenti della malattia. Potete provare a prenderla sotto forma di gocce, in infuso o anche decotto, facendovi consigliare dall’erborista. In genere si alternano 3 settimane di cura e 2-3 mesi di pausa.
  • Bardana: è una radice spesso impiegata insieme ad altre erbe per la sua efficacia depurativa della pelle. Si può prendere sotto forma di tintura madre o compresse. Il dosaggio e la concentrazione sarà stabilito dall’erborista.
  • Cedro del Libano, segale e noce: proprio per le loro virtù depurative, sono impiegati nella lotta alla psoriasi.

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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