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Laser: sì o no? Dipende dalla zona

Un raggio di luce dagli effetti miracolosi: cancella rughe, cicatrici, capillari dilatati, peli superflui. Il tutto senza spargimento di sangue, in tempi brevi e in modo indolore. Forti di queste promesse, sempre più persone si rivolgono al dermatologo o al medico estetico, nella speranza che il laser risolva tutti i loro problemi, come una moderna bacchetta magica. Ma non è sempre così, o perlomeno spesso il risultato non è all’altezza delle aspettative. Occorre sempre diffidare di chi vi propone il laser come un toccasana, come la panacea che cura tutti i mali; uno specialista serio e corretto visita il paziente, spiega quali sono le applicazioni del laser e quali le controindicazioni. La cautela, quindi, è d’obbligo. Prima di ricorrere al laser dovete farvi illustrare molto chiaramente i rischi. Recenti indagini dimostrano, infatti, che se mal utilizzata questa tecnica può lasciare sulla pelle segni e macchie biancastre, fino a provocare bruciature e cicatrici indelebili. È una metodica che funziona, è vero, ma non su tutti: per esempio, non è adatta a chi ha la carnagione scura. E non è vero che non provoca dolore. Volete saperne di più? Leggete qui sotto.

Laser per le rughe del viso e le zampe di gallina

Sempre più persone hanno una pelle che appare più vecchia rispetto alla propria età anagrafica. Esposizioni incontrollate al sole, inquinamento, scorrette abitudini alimentari e di vita segnano la cute con rughe più o meno profonde e macchie scure di varie dimensioni. Il laser è in grado di riportare indietro le lancette dell’orologio e di restituire al viso un aspetto più fresco e giovane, a condizione che ci si affidi a mani molto competenti. Ecco gli interventi più consigliati:

  • Resurfacing. L’intervento più risolutivo, ma con tempi di recupero più lunghi (anche 6-8 mesi) è il resurfacing. Con un particolare tipo di laser a CO2 si esfolia la pelle del viso, rinnovandola. Attenzione: il laser CO2 è consigliabile solo a persone veramente motivate, di una certa età, disposte a sopportare una lunga convalescenza pur di vedersi ringiovanite di 10 anni. Il laser CO2 può essere usato anche nella rimozione dei nei se questi appaiono rilevati, di colore chiaro; il laser CO2 li vaporizza senza rischi né particolare dolore e senza lasciare nessuna traccia. Ci vuole però particolare cautela sui nei definiti «melanocitari», quelli piatti di colore scuro, che devono essere analizzati dal dermatologo con particolari strumentazioni, in modo da poter escludere eventuali formazioni tumorali.
  • Peeling all’erbium. Per persone più giovani e meno motivate è consigliabile un altro tipo di tecnica: il laser a erbium. L’erbium asporta lo strato più superficiale dell’epidermide grazie a un’altissima affinità con l’acqua dei tessuti. Questo laser vaporizza il tessuto senza bruciarlo e senza che ci sia un trasferimento di calore alle zone circostanti. Il laser a erbium agisce sulle rughe superficiali, sulle macchie e migliora il tono della pelle. A differenza del CO2 si può usare anche su collo e mani. I tempi di recupero sono decisamente più brevi: un lieve rossore perdura per qualche giorno, segue quindi la perdita di microscaglie di pelle. Ovviamente deve essere applicato da un medico esperto, dotato di una grande manualità e una profonda conoscenza delle caratteristiche cutanee della paziente. Non funziona sulla carnagione scura.

Laser contro inestetismi specifici del viso

Il raggio laser può essere impiegato con successo sulle cicatrici lasciate dall’acne, a condizione che non siano troppo profonde. Questo tipo di metodica non è consigliabile sull’acne attiva (ancora in corso), per la quale sono necessarie terapie con i farmaci specifici.

Per quanto riguarda le macchie della pelle, il laser è consigliato per le macchie d’età, quelle che compaiono su viso e mani dopo i 50 anni. Non è invece sempre efficace sul cloasma, le macchioline che si formano sul viso in seguito a una gravidanza, con l’uso della pillola o a causa di un’eccessiva esposizione al sole. Il rischio è che il cloasma sia dermico, ossia piuttosto profondo, e quindi si possano riformare macchie più chiare o più scure.

Per quanto riguarda invece le piccole ragnatele di capillari arrossati sul viso è molto efficace il laser vascolare. Se la couperose è diffusa, si prevedono 4-5 sedute nel corso di un anno, distanziate di almeno un mese, ma in alcuni casi ne basta una sola. Il laser agisce sul bersaglio rosso rappresentato dall’emoglobina, chiude il capillare e impedisce la fuoriuscita di sangue. Non serve anestesia, basta applicare sul viso una soluzione anestetica o un gel freddo; non è doloroso, ma talvolta si può avvertire una lieve scossa. L’unico rischio è la cosiddetta «porpora»: se la potenza del laser è troppo alta rispetto alle dimensioni del vaso sanguigno, oppure se la zona non è ben raffreddata, il vaso si può rompere, causando una fuoriuscita di sangue che si deposita nel derma e con il tempo diventa marrone. È un fenomeno del tutto reversibile: con il tempo il sangue viene riassorbito. Attenzione: non bisogna esporsi al sole dopo il trattamento e utilizzare creme a schermo totale per un anno.

Laser per rinfoltire i capelli

Sembrava una soluzione ideale, ma per rinfoltire la chioma, più del laser si sono rivelate efficaci le tecniche di reimpianto con aghi perché il laser sviluppa troppo calore e la procedura per effettuare i buchi è lunga e meno efficace: il laser, infatti, produce un minor sanguinamento riducendo l’apporto di ossigeno e sostanze nutritive al bulbo reimpiantato.

Laser per gli inestetismi del corpo

Contro la cellulite il laser viene associato alla liposuzione, l’intervento di aspirazione delle cellule adipose. Serve infatti a «livellare» eventuali avvallamenti formatisi dopo l’aspirazione. È attualmente in corso di sperimentazione in Italia una nuovissima metodica ideata negli Stati Uniti che prevede l’utilizzo del solo laser contro la cellulite, senza bisogno del bisturi. Si tratta di un raggio a bassissima frequenza che agisce a 2-3 cm di profondità con una lunghezza d’onda specifica per il colore giallo delle cellule adipose, ne stimola la frantumazione e lo smaltimento attraverso il sistema venoso e linfatico senza ledere i tessuti circostanti. Può essere utilizzato solo su cellulite edematosa, al primo stadio.

Niente raggio laser per le vene varicose, invece. È infatti indicato per chiudere vasi sanguigni di minime dimensioni, al di sotto del millimetro. Su una vena varicosa servirebbero radiazioni così intense da implicare tutta una serie di rischi e di effetti collaterali non trascurabili. Non è escluso poi che, dopo l’intervento, la forza della circolazione sanguigna danneggi i vasi circostanti, rendendo inutile il lavoro.

Idem per le smagliature consolidate: il laser non è efficace. Può essere di qualche utilità solo sulle smagliature di recente formazione, quelle che appaiono ancora di colore rosso. Il laser non cancella comunque del tutto neanche le smagliature rosse: al massimo può sbiancarle e renderle un po’ meno evidenti.

Al contrario, sulle teleangectasie (piccoli vasi visibili sotto la pelle) si interviene con successo con il laser vascolare, che agisce in modo selettivo sull’emoglobina del sangue: surriscalda i capillari e li coagula, senza danni per il tessuto circostante. Se le teleangectasie si ripresentano, serve un intervento più profondo con un laser chirurgico.

Quanto alle cicatrici, il laser non funziona su quelle ormai consolidate. È invece efficace su quelle di colore rossastro: le appiattisce e sbianca. Anche quelle più vecchie, comunque, o i cheloidi che si formano a causa di anomalie dei processi di rimarginazione possono trarre un certo giovamento dal laser vascolare, che agisce sul collagene, assottigliandolo e regolarizzando la trama del tessuto, così che la cicatrice diventa più morbida e sottile. Meglio però non avere troppe aspettative, il risultato non sarà mai perfetto.

Laser per la depilazione

Quando si parla di laser è importante dire subito che non si può parlare di depilazione definitiva. Quella che si ottiene è una miniaturizzazione del pelo, che si rimpicciolisce, si assottiglia, si indebolisce, fino a non ricrescere più nel 90% dei casi, o semmai a ricrescere sotto forma di peluria invisibile. Il laser è particolarmente efficace su pelli chiare con peli scuri: la luce del laser agisce selettivamente sulla melanina presente nel follicolo pilifero e lo distrugge senza danneggiare il tessuto cutaneo circostante. L’effetto più rapido si ottiene sui peli grossi, robusti, mentre sulla peluria impalpabile possono essere necessarie anche parecchie sedute. Chi ha la carnagione scura può correre il rischio di veder formarsi macchie chiare, dovute alla distribuzione dei melanociti che danno colore all’epidermide. Per lo stesso motivo, la depilazione con il laser non va effettuata sulla pelle abbronzata.

In generale, un risultato davvero soddisfacente si può apprezzare dopo un anno, durante il quale occorre una protezione totale dal sole. Solo in alcuni casi, durante l’intervento, si ricorre ad anestesia (locale). Non si utilizzano creme o gel anestetizzanti, perché non possono penetrare fino a 3-4 mm di profondità, dove sono situati i follicoli piliferi. Si può avvertire un po’ bruciore, una sensazione di punture di spilli, o ancora una piccola scossa.

Laser per rimuovere i tatuaggi

Per togliere i tatuaggi un tempo si ricorreva alla dermoabrasione o all’ablazione con il laser CO2, ma il rischio di macchie bianche o di cicatrici era elevato, anche perché spesso i tatuaggi sono localizzati in zone che cicatrizzano male (spalle, braccia, schiena, caviglie). Con la fototermolisi selettiva non si rischiano invece effetti collaterali. I colori nero e rosso sono i più facili da eliminare, mentre per quelli chiari occorrono più sedute. Non sempre il tatuaggio sparisce completamente e la pelle rimane comunque un po’ traslucida.

Attenzione invece al trucco permanente: quello sugli occhi non può essere eliminato con il laser, perché la zona è troppo delicata. Quello sul contorno labbra, di colore rosso, può contenere dei pigmenti che, dopo il trattamento con il laser, virano al nero, peggiorando il risultato.

Laser contro gli angiomi

Gli angiomi sono malformazioni vascolari che possono avere una conformazione variabile: piana, in rilievo, a stella, a ragno. Il laser fotocoagula il vaso sanguigno che alimenta l’angioma e lo attenua o addirittura lo cancella. Il numero delle sedute necessarie varia a seconda della grandezza, del tipo, della profondità dell’angioma. Se l’angioma è troppo profondo e raggiunge il derma, il laser non è efficace, così come è sconsigliato nella zona vicino agli occhi. È invece indicato per gli angiomi rubino da fotoinvecchiamento, che si formano per un’eccessiva esposizione al sole, o a causa di particolari problemi a carico del fegato.

Sottoporsi a un intervento con laser: cosa tenere in considerazione

Il laser non è una metodica facile: diffidate di chi ve la propone come toccasana per ogni problema. Prima di qualunque decisione, rivolgetevi a un dermatologo e fate analizzare la vostra pelle: in presenza di allergie o di dermatiti il laser non è mai consigliabile. Accertatevi poi che durante la visita preliminare il medico individui il vostro fototipo, controlli tutti i vostri nei, accerti le caratteristiche della vostra pelle. Informatevi inoltre su quante sedute servono per risolvere il vostro problema, su quali risultati è verosimile aspettarsi e sull’anestesia che spesso deve essere utilizzata. Non crediate che l’anestesia locale sia indolore: l’anestetico iniettato è acido, la pelle basica, quindi si avverte un forte bruciore.

 

 


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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