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Pelle arrossata: i rimedi della nonna

Pelle arrossata: i rimedi della nonna

Adesso, proprio con il grande caldo e con le eccessive esposizioni ai raggi solari, ma anche a causa dello sfregamento del corpo con la sabbia, la nostra pelle può essere colpita da un’infiammazione che si chiama eritema solare. Fortunatamente questo disturbo si può curare con grande efficacia usando rimedi casalinghi per l’eritema che sono adatti per ogni tipo di pelle e di paziente e che non necessitano di alcuna prescrizione medica. Vediamo di capire meglio le caratteristiche di questo inestetismo e come curarlo.

Come si riconosce un eritema solare?

La pelle colpita da eritema è arrossata e tendente al violaceo, è calda e non appare perfettamente liscia ma può anche presentare piccoli rilievi simili a minuscoli brufoletti. Nei casi più gravi possono persino comparire delle vesciche. Se schiacciata con un dito, la pelle colpita da eritema si sbianca per uno o due secondi e poi torna di colore rosso bruno. Questo avviene perché sulla pelle arrossata da eritema i vasi sanguigni superficiali sono dilatati e concorrono a dare il colorito rosso. Se però comprimiamo questi minuscoli vasi, il sangue è schiacciato via, per poi tornare non appena smettiamo di premere la pelle. Ebbene, questa dilatazione dei vasi sanguigni irrita le terminazioni nervose della pelle. Per questa ragione si avverte la tipica sensazione di prurito misto a bruciore. Inoltre, l’eritema compare soprattutto nelle zone più delicate del corpo: il décolleté, la schiena, le braccia. Tuttavia, anche le gambe  il viso possono essere colpiti da eritema.

Quali sono le cause dell’eritema solare?

Spesso dipende da una eccessiva esposizione della pelle al sole, ma non sempre: l’eritema non è tanto una conseguenza della luce solare quanto del calore. Per questo motivo esso può presentarsi anche nelle persone che rimangono sotto l’ombrellone o indossano una maglietta per proteggersi dal sole. Il nemico non sono i raggi solari bensì il calore dell’ambiente.

I rimedi della nonna contro la pelle arrossata

Facendo impacchi di pane bagnato con acqua fresca, applicando sulla parte colpita delle fette di patata o un battuto di lattuga si risolve in maniera efficace questo piccolo ma fastidioso problema della pelle. Dopo l’impacco con il pane bagnato il sollievo è praticamente immediato. Sono rimedi della nonna contro gli arrossamenti della pelle che vengono dalla tradizione ma che, allo stesso tempo, hanno superato il vaglio delle prove mediche più severe. L’effetto lenitivo è reso possibile dal fatto che il pane, così come le patate, è un alimento ricco di una sostanza particolare, l’amido, contenuto nella farina con cui il pane è preparato. Ebbene, l’amido ha spiccate proprietà antinfiammatorie. L’impacco di pane bagnato va appoggiato sulla pelle per mezz’ora al giorno. Dopo questa applicazione si può fare una doccia, purché sia di sola acqua, senza detergenti, e inoltre raccomando di asciugarsi con molta delicatezza, senza sfregare la pelle, ma tamponandola. Ma ci sono anche altri modi naturali per curare l’eritema.

Altri rimedi naturali contro l’eritema

Consiglio di provare anche con le patate: sbucciatele, tagliatele a fette sottili e appoggiatele sulla pelle arrossata per una mezz’ora. Hanno un effetto simile a quello del pane bagnato, perché anche le patate sono ricche di amido. E l’amido, penetrando nella pelle aiuta i vasi sanguigni a restringersi nel giro di pochi minuti, eliminando buona parte della sensazione di fastidio. In farmacia si può trovare facilmente anche amido puro che si può sciogliere nella vasca da bagno. L’amido infatti viene usato spesso per combattere le infiammazioni della pelle dei bambini piccoli. Un altro rimedio naturale che consiglio è quello di appoggiare sulla pelle irritata, sempre per almeno trenta minuti, un battuto di lattuga. La lattuga non contiene amido ma altre sostanze con proprietà antinfiammatorie molto utili in caso di eritema. anche le banane sono ricche di amido che può curare l’eritema. Basta applicare sulla pelle colpita fettine di banane per trenta minuti circa.

Quali sono i presunti rimedi della nonna contro la pelle arrossata che invece peggiorano solo il problema?

Cospargere la parte arrossata di olio d’oliva aiuta a lenire gli effetti dell’eritema, si diceva un tempo. Al contrario, l’olio chiude i pori della pelle e la situazione peggiora. Lo stesso vale per il burro, che si usava sfregare sulla pelle affetta da eritema convinti che avesse un’azione benefica: così come l’olio, il burro chiude i pori e quindi peggiora la situazione. Valido aiuto contro la pelle arrossata è invece il consumo di frutti di bosco. Sono ricchi di sostanze vegetali, chiamate bioflavonoidi, molto utili per mantenere elastici i vasi sanguigni.

Quanto tempo devono durare questi trattamenti? E quando si può ricominciare a prendere il sole?

I trattamenti devono durare finché continua il fastidio. Normalmente, comunque, dopo due o tre giorni la situazione va risolvendosi, avendo cura di praticare un impacco al giorno, preferibilmente la sera, in modo che le sostanze calmanti assorbite  dalla pelle possano fare effetto durante la notte. Poi, dopo la guarigione, meglio attendere almeno altri tre o quattro giorni prima di esporsi nuovamente al sole, per non rischiare facili ricadute.

Si può prevenire la comparsa dell’eritema?

Certamente. Per prevenire questo disturbo bisogna evitare di surriscaldare la pelle. Questo si può fare in più modi: facendo un bagno o una doccia ogni volta che si inizia a sudare. Oppure, ancora più facilmente, tenendo a portata di mano un nebulizzatore, lo stesso strumento che si usa in casa per stirare o per innaffiare le piante, che spruzza l’acqua in goccioline finissime: basta bagnarsi la pelle appena si avverte una sensazione di eccessivo calore per evitare il rischio di un eritema.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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