Adoro sentirmi sempre fresca e profumata e adesso che sono mamma da un mese, vorrei utilizzare il profumo anche per il mio bimbo. È possibile? Quali sono i profumi più indicati per i neonati ?
Immancabilmente quelli che evocano tenerezza, purezza e innocenza. La mamma e il suo bambino: per i “maghi” delle fragranze la sfida consiste proprio nel ricreare le immagini e l’atmosfera dolce che avvolge il legame più stretto e intimo esistente in natura. Le note che meglio si addicono a questo compito sono sia quelle degli agrumi e del bergamotto, sia quelle dolci del fiore d’arancio e dei fiori bianchi, la cui scia rievoca l’aroma del talco.
Sono create su misura anche le formule, che nulla hanno a che vedere con quelle dei grandi.
I sistemi pigmentario e immunitario del bebé, essendo ancora immaturi, si rivelano infatti molto sensibili alle aggressioni esterne, senza contare che il rapporto tra il peso e la superficie della pelle (molto più sottile e quindi più ricettiva) che ricopre un corpicino appena nato è sette volte superiore a quella di un adulto. Tanto che un ingrediente calibrato sul fisico di un uomo si trasforma inevitabilmente in una dose eccessiva per un neonato, anche solo a livello di penetrazione cutanea: il rischio è quello della tossicità. Non è un caso che la legge vieti l’inserimento dell’alcol nell’eau de toilette versione bambini: per scongiurare allergie dell’epidermide ma soprattutto per evitarne la penetrazione nell’organismo per via respiratoria e cutanea. Così è solo intorno ai 3 o 4 anni che si può parlare di veri e propri profumi per bambini, anche se la presenza di alcol deve rispettare una limitazione del 30%, rispetto all’80% consentito nei format per adulti. Comunque sia, nonostante tutti gli accorgimenti adottati, è sempre meglio non cospargere il bebé di profumo, specie sulla testa, limitandosi a qualche goccia su nuca, spalle e dietro le ginocchia. E, nel rito quotidiano della pulizia, scegliere prodotti specifici, ricordando sempre che la pelle dei più piccini possiede minori difese contro le infezioni e tende ad assorbire di più le sostanze spalmate.
Sto per partire solo adesso per le vacanze. Mia moglie è una sostenitrice dei solari fai-da-te con le foglie di fico, la birra, perché li ritiene più “naturali”. Ma è vero?
Assolutamente no. Anzi, sono metodi dannosi perchè nella migliore delle ipotesi occludono la pelle. Ma spesso purtroppo gli effetti sono ben peggiori.
L’unica cosa che può davvero funzionare è assumere Betacarotene attraverso i vegetali che lo contengono, ma vanno escluse in tutti i modi anche le ricette solari della nonna.
Le ricordo, inoltre, di evitare i raggi ultravioletti, più potenti dalle 11.30 alle 14.30 che ustionano la pelle. Le suggerisco di bagnarsi spesso in mare o sotto la doccia, oppure con uno spruzzino.