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10 dubbi frequenti sulla cellulite

10 dubbi frequenti sulla cellulite

1. A quale medico devo rivolgermi per i miei problemi di cellulite?

Non esiste un dermatologo per la ritenzione idrica, cuscinetti e adiposità localizzate sono patologie che non appartengono a nessuna specialità particolare. Tuttavia, esistono dottori che hanno approfondito questo argomento nell’ambito della loro ricerca. La cellulite è causata da problemi di circolazione, alimentari e di tessuti cutanei. La buccia d’arancia non necessita di una sola terapia, ma di una strategia combinata. Per attenuare gli inestetismi della cellulite in prima battuta puoi rivolgerti al dermatologo. In base alla diagnosi che effettuare il dermatologo saprà indicarti uno specialista adeguato al problema.

  1.  Angiologo, che prescriverà un esame doppler (serve per verificare la fluidità del sangue) se i tuoi inestetismi riguardano maggiormente la ritenzione idrica e una cattiva circolazione sanguigna.
  2. Dietologo, se il tuo inestetismo è l’esito di un evidente squilibrio nell’alimentazione.

Il consiglio? Affidarsi a uno di questi specialisti, accertandosi sempre della sua esperienza in materia di pelle a buccia d’arancia (prima di confermare la visita è importante chiarire apertamente perché si richiede un consulto e quali sono gli obiettivi). Attenzione: come non esiste il dermatologo per la cellulite, non esistono cure miracolose, perché un trattamento dia dei risultati deve essere seguito con molta costanza.

2. I massaggi servono davvero per ottenere contorni ben definiti?

Particolari tecniche di massaggio rappresentano un’arma efficace contro la cellulite perché agiscono sulla ritenzione idrica facilitando il drenaggio dei liquidi stagnanti e l’eliminazione attraverso il sistema linfatico. Risultati apprezzabili possono essere garantiti dal linfodrenaggio manuale e il mass-up.

  • Il linfodrenaggio: consiste in una sequenza di sfioramenti e pressioni, che partono dalle caviglie e arrivano fino alle spalle per contrastare la ritenzione idrica.
  • Il mass-up: è una tecnica più recente che prevede il sollevamento dei tessuti con movimenti manuali progressivi mirati a spingere i liquidi stagnanti verso la parte più superficiale della pelle, dove vengono poi facilmente eliminati dal sistema linfatico. Entrambi sono praticati nei centri estetici da massaggiatori specializzati.

Per comprendere se il massaggio che hai effettuato è stato performante puoi tenere sotto controllo la diuresi e le volte che vai in bagno a fare la pipì (la prova che stai eliminando l’acqua che gonfia i tuoi tessuti). Ma per riscontrare i primi effetti visibili occorrono 2-3 massaggi alla settimana per almeno un paio di mesi.

3. Magri, ma con la buccia d’arancia

Non sempre l’aspetto a “buccia d’arancia” della pelle è dovuto alla cellulite: può essere semplicemente la caratteristica anatomica con cui si manifesta il grasso nelle donne. È vero che anche a volte anche le magre non vantano contorni ben levigati. Il motivo? La cellulite può essere scatenata, per esempio, dagli ormoni che, soprattutto nelle adolescenti, favoriscono il ristagno dei liquidi che dà vita alla pelle a materasso. Oppure, da problemi di circolazione che nulla hanno a che vedere con il sovrappeso. Non a caso questo inestetismo tende a formarsi più facilmente nelle zone penalizzate dalle abituali posture: le cosce per chi trascorre molto tempo ferma in piedi magari su tacchi alti o accavalla spesso le gambe, i glutei per chi rimane a lungo seduta. Ecco perché è fondamentale, anche per le magre, praticare attività fisica costante: sviluppa la muscolatura, regola il metabolismo e favorisce il flusso venoso. E se il movimento è abbinato a un’alimentazione corretta, il problema è risolto!

4. È vero che esistono sostanze sciogli grasso?

Non esistono, per ora, sostanze, chimiche o vegetali, né terapie in grado di sciogliere il grasso e nemmeno la cellulite. Il tessuto adiposo, infatti, viene eliminato solo attraverso la lipolisi, cioè un processo metabolico di smaltimento dei grassi che tutti possediamo, ma che a volte s’inceppa o rallenta. Ecco perché è importante, per ogni problema di rotondità, capirne le cause e agire quindi con trattamenti adeguati. Errori o leggerezza nella diagnosi possono provocare danni irreversibili (per esempio, ai capillari se le cure prescritte sono troppo aggressive) o comunque prevedere una spesa elevata senza apportare alcun miglioramento. Ci sono prodotti anticellulite che possono diminuire, anche se solo parzialmente, l’assorbimento dei grassi da parte dell’organismo. Di solito sono venduti sotto forma d’integratori; si possono trovare in farmacia o in erboristeria e vanno presi in corrispondenza dei pasti. Ma, perché diano risultati soddisfacenti, devono ovviamente essere associati a un’alimentazione con calorie sotto controllo. Un motivo in più per consultare, prima, un bravo dietologo.

5. I prodotti per contrastare la cellulite sono davvero anticellulite?

Se utilizzate costantemente le creme anticellulite essere utili nella lotta contro i cuscinetti: contengono infatti principi attivi che migliorano la circolazione (per esempio, la caffeina o l’escina) ed enzimi che stimolano la lipolisi, ovvero il metabolismo cellulare. Inoltre, applicati tutti i giorni, gli anticellulite donano un aspetto più morbido e levigato alla pelle, mascherandone gli avvallamenti. Per far penetrare in profondità gli ingredienti e amplificarne gli effetti, è necessario stendere creme e gel sull’epidermide pulita e preparata a riceverli. Essenziale, effettuare un peeling almeno due volte alla settimana (con un guanto di crine inumidito oppure con un prodotto specifico che contenga microgranuli) per liberare la superficie cutanea dalle cellule morte. Per dare la sveglia al flusso sanguigno, invece, dopo aver applicato l’anticellulite; utile un massaggio con un semplice movimento rotatorio effettuato dalle caviglie verso l’inguine. Quanto deve durare? Almeno fino a completo assorbimento della crema.

6. Bere tanta acqua per contrastare la ritenzione idrica?

Può sembrare un controsenso, eppure è proprio bevendo molto che possiamo eliminare i liquidi in eccesso dal nostro organismo. Questi, infatti, vengono trattenuti nei tessuti dal cloruro di sodio (il sale) che, presente soprattutto nei salumi, i cibi in scatola, i dadi, i formaggi stagionati, agisce come una spugna e impedisce il corretto scambio di liquidi tra le cellule e l’esterno. L’acqua è l’unico agente naturale che scioglie e permette lo smaltimento del sale, il peggior nemico della circolazione. Ecco perché devi berne almeno un litro e mezzo al giorno, meglio non gasata e iposodica (controlla sempre l’etichetta). Sarà la tua prima mossa nella lotta contro la ritenzione idrica». Un’altra strategia consiste nel ridurre il sale da tavola. E se proprio non riesci a rinunciare a pietanze gustose, consulta uno dei numerosi libri di ricette dietetiche. Le alternative per insaporire i cibi sono numerose (aromi, erbe, spezie) e esistono tanti semplici trucchi per cucinare in modo leggero, appagando il palato.

7. Pratico sport, ma ho la cellulite

Svolgere attività fisica regolarmente aiuta a consumare calorie, sviluppa la muscolatura e, soprattutto, stimola la circolazione. Ma esiste una grande differenza tra la semplice adiposità e la cellulite. Tant’è che se la prima si può effettivamente contrastare con movimento costante, l’altra richiede attenzioni particolari. Perché la pelle a buccia d’arancia è intrisa d’acqua (la famosa ritenzione idrica) che impedisce al grasso di bruciare. In pratica è come tentare di ardere una spugna inzuppata: impossibile. Così, quando dieta e ginnastica non bastano a sconfiggere questo inestetismo, sono necessari trattamenti specifici pronti ad agire sulle zone critiche. La microterapia, per esempio, considerata l’evoluzione della mesoterapia: aghi molto corti permettono d’iniettare una soluzione ipertonica che richiama l’acqua trattenuta dai tessuti in modo che il sistema linfatico possa eliminarla. Indicata anche a chi soffre di fragilità capillare, si pratica rigorosamente presso uno studio medico autorizzato. Costi da 80 € a seduta.

8. La cellulite è ereditaria?

Fino a oggi non esistono dati scientifici che dimostrano l’esistenza del gene ereditario della pelle a materasso. Può esserci però una certa familiarità, facilmente legata alla circolazione: se la mamma o la nonna hanno problemi vascolari, anche la figlia potrà soffrirne ed essere a rischio cellulite. In questo caso, l’unico strumento di difesa è la prevenzione. Oltre all’alimentazione corretta (ricorda che i mirtilli, ricchi di antocianidine, sostanze dall’azione tonificante sulle pareti dei vasi sanguigni, sono gli alleati perfetti nella lotta ai cuscinetti) e allo sport praticato con regolarità, è fondamentale abolire fumo e alcol. Entrambi provocano un restringimento delle vene, riducendo l’ossigenazione dei tessuti e alterando il metabolismo. Questo non significa, rinunciare a un bicchiere di vino rosso al giorno: contiene bioflavonoidi, potenti antiossidanti che danno la marcia in più al flusso sanguigno.

9. Come tonificare gambe, glutei e braccia?

Ovunque sia localizzato, una volta accertato che si tratti davvero di cellulite questo inestetismo va contrastato con le stesse strategie sia che interessi la parte bassa del corpo (addome, glutei, gambe sono di solito i più colpiti), sia quella più alta. La definizione scientifica dei cuscinetti a buccia d’arancia è pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS): una vera e propria patologia, causata dalla degenerazione del tessuto adiposo incapace di smaltire i liquidi in eccesso. La conseguenza è l’aumento del volume delle cellule e la ritenzione idrica. La perseveranza e la regolarità nei trattamenti sono sempre le armi più efficaci. Tuttavia, i ritmi frenetici permettono sempre di coordinare con facilità una terapia e il rischio è di perdere tempo ed energie. Il consiglio è quello di concedersi subito un soggiorno in una beauty farm, dove personale specializzato ti organizzerà con metodo il un percorso di trasformazione.

10. È vero che il calore scioglie il grasso?

Il caldo non elimina la cellulite. È un luogo comune, da sfatare! Le alte temperature producono proprio l’effetto contrario. Il caldo causa, infatti, una dilatazione dei vasi sanguigni che li fa trasudare perché sulle pareti si aprono dei micropori da cui fuoriesce del siero. Questo si accumula e crea quel “pericoloso” ristagno di liquidi che si rivela il terreno più favorevole per la formazione della cellulite. Attenzione ai fluidi termoattivi, cioè a quelle creme che, una volta spalmate sulla superficie cutanea, sprigionano calore. Devono essere utilizzate sotto controllo di uno specialista: se si hanno già un problema di fragilità capillare, potrebbero peggiorarlo, provocando danni non solo a livello estetico, ma anche circolatorio. Più garantiti i tradizionali rimedi della nonna: alternando sulle gambe getti di acqua fredda e calda stimoli la circolazione del sangue, procurando benefici e miglioramenti anche al problema d’origine, la cellulite.


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