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La dieta bruciagrassi contro la cellulite

La dieta bruciagrassi contro la cellulite

Le avete provate tutte per sconfiggere la cellulite, ma con scarsi e, soprattutto, poco duraturi risultati? Probabilmente avete sbagliato qualcosa. Tanto per cominciare, può darsi che abbiate considerato la pelle a buccia d’arancia solo come un problema estetico, mentre è una vera e propria malattia. Il prof Antonino Di Pietro spiega su Donna Moderna come intervenire per cercare di attenuare questo inestetismo che è una vera e propria patologia che interessa i tessuti.

Lipodistrofia edematofibrosclerotica: la patologia meglio conosciuta come cellulite

Il suo nome scientifico è lipodistrofia edematofibrosclerotica, significa che il tessuto grasso subisce un’alterazione. Se si interviene quando la cellulite è ancora nelle prime fasi, seguendo i nostri consigli, il problema si può risolvere. Senza dover ricorrere alla chirurgia, L’importante è organizzare un programma di cura che punti prima a eliminare il ristagno di liquidi e poi a bruciare i grassi.. Vediamo allora quali sono le armi più nuove per eliminare il nemico numero uno delle donne.

Le fasi della cellulite

Il primo stadio di cellulite è chiamato edematoso. La cute assume il tipico aspetto a buccia d’arancia. Al tatto è molle, pastosa ed è più fredda della cute ‘sana’. Se il ristagno di liquidi diventa cronico la situazione peggiora. E il tessuto adiposo diventa fibroso, cioè più spesso. E’ il secondo stadio, la cosiddetta cellulite fibrosa. Passando la mano sulla pelle si avvertono delle nodosità, come se ci fossero delle biglie o delle nocciole. Se il processo continua, le pareti fibrose tendono a ispessirsi. E’ il terzo grado, ovvero la cellulite sclerotica. la pelle ha l’aspetto “a materasso” e può far male.

Prima fase: l’eliminazione dei liquidi

La prima cosa da fare, è combattere la ritenzione idrica. Finché c’è ristagno di liquidi l’organismo non riesce a bruciare i grassi. È come gettare nelle fiamme una spugna impregnata d’acqua: non brucerà mai. La presenza di liquidi in eccesso, rallenta il processo di trasformazione dei grassi in energia. Il tessuto adiposo alterato da un ristagno di liquidi è composto da tanti pallini, i lobuli adiposi, avvolti da una fitta rete di vasi sanguigni. E sono proprio questi vasi a rilasciare acqua nel tessuto perché col passare del tempo perdono elasticità e i pori delle loro pareti si allargano, lasciando passare i liquidi.

L’aiuto del dermatologo

Per eliminare il ristagno di liquidi ci sono diverse tecniche. La Microterapia, (funziona bene per il primo stadio), la Crioelettroforesi (la migliore per la cellulite fibrosa) e gli Ultrasuoni (che insieme alle altre due serve a trattare la cellulite più vecchia). Le tre tecniche, nella maggior parte dei casi, vengono usate da studi medici privati. Anche se alcuni ospedali si stanno attrezzando per eseguirle.

L’aiuto anche dai massaggi specifici

Spesso alle tecniche mediche vengono associati massaggi specifici. Tra i più indicati ci sono il linfodrenaggio e il Mass Mar. Si possono fare solo privatamente e bastano in genere una decina di sedute, una, due volte alla settimana. Il linfodrenaggio prevede frizioni che portano i liquidi verso i linfonodi, da dove poi vengono eliminati per via urinaria. Con il Mass-Mar si eseguono movimenti progressivi, che spingono i liquidi verso il derma, lo strato più profondo della pelle. Che li raccoglie e, sfruttando capillari e vasi linfatici, li allontana. In entrambi i casi i primi risultati si ottengono dopo un mese di terapia. Ma dato che i trattamenti riattivano il metabolismo, i miglioramenti continuano anche dopo la fine della cura.

Seconda fase: bruciare i grassi

Dopo aver risolto il ristagno di liquidi, il tessuto cellulitico può essere eliminato dall’organismo. In questo caso, è necessario cambiarete cambiare stile di vita. In cima alla lista delle abitudini sbagliate ci sono la scarsa attività fisica e l’alimentazione scorretta.

La dieta brucia grassi

Bisogna evitare i cibi troppo salati. Il sodio favorisce la ritenzione di liquidi e quindi la cellulite. Qualche trucco? Il prosciutto crudo è meglio se San Daniele, che è meno salato. Condire con spezie, che danno sapore ma non contengono sodio. Provare a mangiare le verdure senza sale, può esaltarne il gusto e può aiutare a scoprire che sono saporite. Limitare il consumo di carboidrati. Pasta, pane e dolci, si trasformano in grasso, la materia prima della cellulite. Non vanno aboliti, è sufficiente dimezzare le dosi abituali. Fondamentale bere molto per sgonfiarsi. Nei tessuti vengono trattenuti i sali (soprattutto il sodio). Bevendo almeno due litri di acqua al giorno questi si sciolgono e vengono eliminati con le urine. Eliminare gli zuccheri semplici per non innalzare il tasso glicemico che favorisce l’accumulo di grassi. Importante il consumo di proteine come carni bianche e pesce e le fibre che garantiscono un senso di sazietà insieme a frutta e verdura, consumate prima dei pasti in modo da svolgere la funzione di “tappa buco” e diminuire la fame.

10 alimenti brucia grassi

Prima di cominciare una dieta brucia grassi è necessario il consulto con uno specialista. In questo modo si adotterà un regime alimentare corretto e studiato appositamente per il paziente. Esistono alcuni alimenti che sono amici del metabolismo e possono essere efficaci nella sua riattivazione:

  • Peperoncino, alimento termogenico con capsaicina che stimola il metabolismo e la temperatura corporea.
  • Alghe Kelp, ricche di iodina (iodio) che aiuta gli ormoni della tiroide proposti attivare il metabolismo.
  • Lemongrass, antifiammatorio che aiuta a ridurre il colesterolo e smaltire i grassi.
  • Tacchino, ricco di proteine.
  • Patate dolci, ricche di vitamina B che stimola il metabolismo.
  • Cereali, consigliati al mattino grazie al rilascio graduale di energia prolungano la sensazione di sazietà.
  • Frutti di bosco, regolano i livelli di insulina ed hanno una strepitosa azione antiossidante.
  • Ananas, utilissima anche per la cellulite perché ha grandi proprietà drenanti e diuretiche.
  • Cetrioli, potenti brucia grassi.
  • Broccoli, ricchi di fibre e sali minerali ottimi per riattivare il metabolismo.

L’allenamento brucia grassi

L’attività fisica deve essere protratta per più di 40 minuti, perché nella prima mezz’ora il muscolo, per funzionare, usa soprattutto il glucosio che c’è nel sangue. E solo dopo questo periodo di tempo inizia a bruciare le masse adipose per ottenere energia. L’esercizio migliore antiacellulite è camminare nell’acqua. Potete farlo andando in piscina, nelle vasche per bambini dove l’acqua è bassa. E continuare d’estate al mare, dove vi basta una bella passeggiata quotidiana con l’acqua fino alla vita. L’High Intensity Interval Training è un allenamento brucia grassi che alterna un lavoro ad alta intensità a uno di bassa intensità. Viene quindi stimola la frequenza cardiovascolare è può essere affiancata a qualsiasi tipo di attività aerobica come cyclette, corsa, salto alla corda. Stimolando e mantenendo il battito cardiaco molto alto si bruciano i grassi in maniera più rapida. Ovviamente è un allenamento che richiede uno sforzo esigente al fisico, per questo è importante seguire il consiglio di un medico sportivo o di un personal trainer esperto.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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