La guerra alla cellulite prevede diverse buone abitudini che comprendono attività fisica, cosmetici, una dieta sana e l’intervento del dermatologo. Scegliere la terapia corretta è difficile, poiché in commercio ci sono tantissime soluzioni che promettono un trattamento anticellulite efficace. Cominciamo dalle basi e dal comprendere quale azione tra caldo e freddo è più utile. Quante volte avete acquistato una crema anticellulite che subito dopo l’applicazione dava una leggera sensazione di calore. Fino a pochi anni fa i prodotti contro la buccia d’arancia avevano questa caratteristica riscaldante che sembrava essere la prerogativa di una crema contro la ritenzione idrica efficace.
Cellulite: attenzione al caldo e alle alte temperature
Per combattere la cellulite è necessario proteggersi dal caldo, perché è dannoso per la circolazione e per la pelle. Le radiazioni termiche (i raggi infrarossi) riescono a passare attraverso gli indumenti, e non vengono schermate dalle creme protettive. L’eccesso di calore influenza la circolazione, perché fa dilatare i vasi sanguigni. Questo causa un rallentamento del flusso del sangue e quindi una minore ossigenazione dei tessuti. La prima conseguenza visibile: gambe e caviglie gonfie. Quella meno immediata, ma certa, è il peggioramento della cellulite. E non finisce qui. Le cellule sono programmate per funzionare bene quando la temperatura corporea è normale, intorno ai 37 gradi. La calura le manda in crisi, e il metabolismo si altera. Questo si traduce in una minore produzione di elastina e una conseguente fatica nel riparare i danni causati dai raggi ultravioletti: il processo di invecchiamento accelera.
Un aiuto anticellulite dal freddo
Un trattamento anticellulite a freddo efficace è la criolipolisi. Questa terapia si avvale del gelo per eliminare le cellule adipose che successivamente verranno eliminate naturalmente dal corpo. La scelta di sottoporsi a una seduta di questo tipo deve dipendere dal risultato che vogliamo ottenere. Se si mira alla riduzione del tessuto adiposo il trattamento a freddo è più efficace perché i lipidi sono più sensibili alle basse temperature. Questo trattamento viene eseguito utilizzando la combinazione tra onde a emissione bipolare e una crema conduttrice, che trasferiscono energia direttamente nei fibroblasti, le cellule che producono collagene, le fibre elastiche, i reticolari e le glicoproteine. Le onde contribuiscono a riattivare l’attività dei fibrociti (fibroblasti privi di attività sintetica) favorendo così la produzione di nuovo collagene ed elastina.
La radiofrequenza: trattamento anticellulite a caldo
La radiofrequenza è ottima per ridare tono e compattezza alla pelle, attenuando anche la ritenzione idrica, migliorando l’ossigenazione dei tessuti e la produzione di nuovo collagene. Questo trattamento anticellulite a caldo è consigliato anche dopo periodi di cambiamento come gravidanza e diete a yo-yo che hanno ridotto l’elasticità dei tessuti.
Un aiuto dalla tavola
La dieta giusta è fondamentale: mangiare bene significa avere gambe più belle. Per migliorare la circolazione, sono ottimi tanti frutti di bosco: contengono sostanze che irrobustiscono le pareti dei vasi sanguigni. Per idratare la pelle, scegliere alimenti ricchi di antiossidanti: il selenio, che si trova negli oli vegetali, la vitamina E e gli omega 3, che sono contenuti nel pesce azzurro. La sera prima di andare a letto può essere una buona abitudine bere una tisana drenante con betulla e tarassaco.