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Lampada: la crema solare e le altre precauzioni

Lampada: la crema solare e le altre precauzioni

Quello della lampada solare è un vezzo a cui tanti non sanno rinunciare, ma è importante pensare a proteggere la pelle nel modo giusto. Non solo scegliendo una crema solare adeguata alla durata dell’esposizione, ma anche prendendo altre precauzioni più particolari e soggettive: scopriamo di più insieme.

Contro quali patologie della pelle è indicata la lampada solare?

Nei centri estetici si trovano due tipi di lampade: ad alta e a bassa pressione. Le prime sono più lente e meno potenti, senza filtri Uvb e prevedono un tempo massimo di esposizione di 20-30 minuti. Le più diffuse sono le seconde: potenti, hanno filtri per far passare solo gli Uva, con un tempo massimo di esposizione di 10-20 minuti. I raggi ultravioletti possono avere effetti positivi su alcune patologie della pelle, come acne, psoriasi e certe forme di eczema. In particolare, gli Uva migliorano il ricambio delle cellule dell’epidermide, l’attività del sistema immunitario e la circolazione. Inoltre, hanno un’azione disinfettante e frenano la crescita dei batteri. In commercio si trovano diversi tipi di lampade a raggi ultravioletti di diversa potenza, sfruttati sia a scopi estetici sia per curare alcuni disturbi della pelle (come la psoriasi, la dermatite seborroica, l’acne e la vitiligine). Se si esagera con l’esposizione, diventano, invece dannosi, perché indeboliscono la cute aggravando le patologie.

Bisogna mettere la crema prima di fare la lampada solare?

Sotto la lampada abbronzante non bisogna mai stare senza occhialiniIl filtro solare serve per far penetrare meno in profondità le radiazioni. Però i raggi delle lampade artificiali agiscono (e creano danni) in superficie, quindi la crema non serve. Da tenere d’occhio sono, semmai, i tempi. Per intenderci, sono meno pericolosi 5 minuti di lampada senza crema che 10 con il solare. Per sapere quanti minuti di lampada sono adatti al tuo fototipo, fatti consigliare dal personale del centro estetico, che deve essere qualificato. La protezione solare è invece d’obbligo per le labbra: quando ti sottoponi a una lampada abbronzante, proteggile sempre con burro di cacao, meglio se a schermo totale. Inoltre, una scorretta esposizione ai raggi Uva può provocare gravi danni alla vista (le lampade favoriscono, infatti, l’insorgenza di cataratta e maculopatia): è dunque importante, prima di iniziare la seduta, indossare gli occhialini protettivi e rimuovere le lenti a contatto. Una volta che hai terminato, massaggia invece tutto il corpo con una crema doposole, per mantenere la pelle più elastica e bene idratata.

Ricorda anche di non esagerare con il numero di sedute: non è la lampada abbronzante in sé a essere nociva, ma il suo abuso. Se ci si limita a cinque-sei sedute, della corretta durata, nel corso di un anno, non si corrono rischi. Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, invece, causa un precoce invecchiamento della pelle, con la comparsa di rughe precoci e macchie e il rischio di contrarre gravi tumori cutanei.

Lampada e antibiotici: quando evitare l’abbronzatura artificiale

I medicinali vengono espulsi dal corpo anche attraverso l’epidermide, sotto forma di sebo e di sudore. L’esposizione ai raggi Uva potrebbe interferire con questo processo e causare dermatiti o macchie, specialmente se si stanno prendendo antibiotici o pillole anticoncezionali. Dopo aver letto le controindicazioni del farmaco, chiedi consiglio al tuo medico di base.

Inoltre non possono fare la lampada le persone che hanno sofferto di neoplasie (tumori), le donne in gravidanza e chi si scotta facilmente. Inoltre, l’abbronzatura artificiale è sconsigliata a tutti coloro che hanno più di 25 nei, a chi ha le lentiggini (e quindi una pelle chiara e delicata) e a chi si è scottato molte volte quando era bambino o adolescente.

Se ti fai la lampada prima di andare al mare, poi puoi evitare di mettere la crema?

Le lampade artificiali sono in grado di scurire soltanto la melanina più superficiale della pelle. Soltanto i raggi del sole sono in grado di stimolare la produzione di melanina profonda. Pertanto, l’abbronzatura ottenuta con le lampade non fornisce alla pelle lo stesso grado di fotoprotezione garantito da quella naturale. Non bastano un paio di lampade, prima di andare al mare, per essere al riparo dalle scottature. Quando ti esponi per la prima volta al sole, quindi, usa un filtro solare alto ed evita le ore più calde della giornata.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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