Come sono cambiate le nostre abitudini di bellezza con la pandemia globale? Nonostante la vita sociale quasi annullata agli inizi della pandemia e con il maggior tempo passato online tra un social network e una videocall aziendale o di piacere, sono emerse nuove esigenze estetiche e il bisogno di migliorarle. Vediamo come sono cambiate le richieste di dermatologia plastica ai tempi del Covid 19.
Il virus ci ha mostrato un po’ peggio di quello che siamo. Stando molto a casa siamo quasi obbligati a osservarci spesso allo specchio e notare così mille difetti. Poi le telecamere sono impietose e hanno contribuito a farci vedere più brutti. Abbiamo scoperto di essere diversi da come pensavamo. E tutti, uomini compresi, vogliamo sentirci un po’ meglio. Vogliamo restare più giovani, ma questo lo trovo un bisogno corretto.
Selfie che passione, ma quando diventa ossessione?
Il medico inglese Tijon Esho fu il primo a parlare nel 2018 di Snapchat Dysmorphia, un fenomeno che coinvolge ancora molti adolescenti e che orami interessa i differenti tipi di social network. Di cosa si tratta? Si tratta di un disturbo ossessivo compulsivo che ha portato migliaia di giovani a focalizzarsi su difetti estetici quasi impercettibili, che diventano centro dell’attenzione del soggetto. In questi casi il paziente non riesce più a convivere serenamente con questi piccoli inestetismi e richiede il supporto del dermatologo plastico o chirurgo. Questo tipo di dismorfobia, era inizialmente legata alla diffusione di snapchat, social che offriva nuovi effetti e filtri fotografici, in grado di migliorare e modificare i connotati del viso in maniera altamente performante. Da qui, si è poi connessa a tutti i social media, modificando i canoni di bellezza. Il risultato sono nuove richieste di bellezza che emulano dei canoni estetici distorti e irreali, nella maggior parte dei casi.
La bellezza ai tempi del coronavirus
Tra l’anno precedente e quest’anno, siamo stati tutti travolti dal fenomeno selfie. Adulti, adolescenti e bambini, hanno infatti sperimentato la connessione live giornaliera per lavoro, studio o gioco. Non è un caso, che rimanendo sempre più connessi sia cambiata anche la percezione del proprio aspetto, con l’obiettivo di essere sempre presentabili, soprattutto per gli adulti, che anche in smartworking scelgono e vogliono rispettare un’immagine che confermi la loro posizione di professionalità ed eventuale autorità. Quali sono allora i trattamenti estetici più richiesti?
Il contorno labbra è tra le principali richieste, che richiedono i miei pazienti all’istituto Dermoclinico Vita Cutis.
Afferma il professor Antonino Di Pietro. Il contorno labbra è infatti una della parti del viso più delicate e interessate da mimica facciale che vediamo costantemente sollecitata in video. Ecco perché, saltano subito all’occhio le prime microrughe in questa parte del viso. In questi casi, il trattamento più adatto a riempire e ridefinire è il filler all’acido ialuronico per la labbra, che grazie a microiniezioni di acido ialuronico attenua rughe e microrughe.
Per chi invece si reca ancora in ufficio, le zone da migliorare sono quelli più esposte e non coperte dalla mascherina come contorno occhi e fronte. Anche in questo caso, quando le rughe diventano più evidenti e profonde possono essere attenuate attraverso il filler all’acido ialuronico.
Rigenerazione e luce per la propria bellezza
La luce è il vero segreto di bellezza di questo 2021 non solo per le tue videocall, ma anche per i tuoi trattamenti estetici di bellezza. Per avere un aspetto impeccabile anche a distanza: il segreto è posizionarsi in maniera che la luce naturale o artificiale illumini correttamente il volto, esaltando i contorni dell’ovale. Molte influencer si affidano proprio a luci artificiali portatili per risultare impeccabili. Tra i trattamenti rigeneranti di ultima generazione utili a prevenire i primi inestetismi dell’invecchiamento cutaneo c’è il dermoneed, una seduta che sfrutta fasci di luce rossa, blu e infrared in combinazione a un gel che sfrutta la tecnologia liposomiale del complesso Fospidina. In base alla luce utilizzata, il trattamento Dermoneed è efficace per rigenerare la pelle in maniera totalmente naturale e indolore, aiutando anche in caso di inestetismi specifici come macchie e acne.
Ottimi sono anche i trattamenti Picotage e Rimage, due terapie poco invasive ed esclusive dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis che aiutano la matrice cellulare a rigenerarsi, favorendo la produzione di collagene ed elastina, sostanze fondamentali per il sostegno di elasticità e turgore cutaneo.
I dermocosmetici più ricercati
Tra le formulazioni innovative e consigliate non possono mancare creme e sieri a base di fosfolipidi e glucosamina (complesso Fospidina) che come abbiamo visto, vengono utilizzati per i più recenti trattamenti estetici rigeneranti di dermatologia plastica. Questo complesso aiuta le cellule cutanee nei loro meccanismi di riparazione e rigenerazione, il risultato è un viso subito più liscio e luminoso. Tra gli altri principi attivi da ricercare importante l’azione antiossidante di vitamine A, C ed E. Così come l’azione emolliente di idratanti quali ceramidi, olio di passiflora e macadamia e deltalattone. Non può mancare ovviamente una crema con acido ialuronico, meglio se puro o in microsfere. All’azione topica è sempre consigliato affiancare quella sistemica di integratori specifici che aiutano a supportare l’azione antiaging dall’interno come le compresse a base di biotina, zinco, estratto di pino marittimo francese, glucosamina e fosfolipidi.
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