Viene chiamato Digital Aging e si tratta di un fenomeno strettamente legato alla pandemia, che ci ha reso sempre più connessi e dipendenti dai device elettronici. A pagarne il prezzo sembra essere anche la pelle che appare più spenta, secca, stanca e con inestetismi cutanei più visibili. Le colpe sono da ricercare nelle luci blu e nelle onde elettromagnetiche che in seguito all’uso prolungato possono incentivare l’invecchiamento cutaneo precoce.
Quali sono i sintomi e gli effetti del digital aging?
Passare molte ore al pc a volte con il viso troppo vicino allo schermo e in posizioni non del tutto adatte, può compromettere il naturale equilibrio della pelle. Lo schermo ravvicinato riscalda leggermente la cute incentivando in alcuni una disidratazione cutanea che si traduce anche in un perdita di turgore ed elasticità cutanea. Agli effetti della digitalizzazione si associano poi altri fattori connessi che possono determinare lo sviluppo di particolari inestetismi cutanei. La mascherina, ad esempio, sappiamo che può favorire la comparsa di impurità e imperfezioni, così come le webcam più evolute rendono più visibili imperfezioni cutanee come cheratosi, nei, rughe e lassità. Quali sono allora i migliori trattamenti che possiamo richiedere per attenuare e prevenire gli effetti della connessione 3.0.
Laser per rigenerare e migliorare
Il laser C02 frazionato è tra le terapie antiging e migliorative più richieste. Grazie a questo particolare macchinario è possibile intervenire selettivamente su rughe e microrughe, anche quelle più vicine al contorno occhi, la parte più visibile perché non coperta dalla mascherina. Il laser agisce stimolando l’attività dei cheratinociti, cellule che costituiscono l’epidermide, favorendo un miglioramento della grana cutanea. Mentre a livello del derma incentiva la produzione di collagene per supportare processi di rigenerazione e ringiovanimento cutaneo. Trattamenti laser, possono essere efficaci anche in caso di macchie e cheratosi. Le sedute laser devono però essere seguite con costanza e i risultati possono cambiare in base al tipo di pelle. Sarà quindi il dermatologo dopo una visita propedeutica a stabilire quante sedute sono necessarie. È importante sapere che al termine delle sedute laser è necessario evitare e prestare molta attenzione all’esposizione solare.
Microneedling: che cos’è e quali sono i risultati
Il microneedling a radiofrequenza è un trattamento di nuova generazione che attraverso un dispositivo chiamato Vivace che agisce attraverso un manipolo composto da piccoli aghi stimolano in maniera “meccanica e “termica” le attività delle cellule cutanee. Il trattamento è assolutamente tollerabile e consente di ottenere risultati in maniera evidente sin dalle prime sedute. La stimolazione gentile del microneedling aiuta nella produzione di collagene e nel seguente miglioramento di rughe e microrughe di viso, collo e contorni e tonicità dei tessuti.
Trattamenti last minute rigeneranti
Picotage e Dermoneed sono altre terapie rigeneranti molto utili per aiutare a frenare l’invecchiamento cutaneo precoce agendo in maniera del tutto poco invasiva. Il picotage all’acido ialuronico è un trattamento che aiuta a stimolare la matrice cellulare e la produzione di collagene ed elastina per una pelle più elastica, resistente e idratata. Si esegue attraverso delle microineizioni nei primi strati superficiali dell’epidermide. Mentre il trattamento Dermoneed è una seduta che sfrutta la luce e che in base alla raggio di azione scelto può essere utile in termini di invecchiamento cutaneo e anche per aiutare ad attenuare inestetismi quali acne e rosacea, che possono aggravarsi in periodi di stress come quello che stiamo attraversando.
Cosa fare per prevenire il digital aging?
Innanzitutto è importante allontanare i momenti di stress, cercando di ritagliarsi dei momenti in cui ci si stacca da device elettronici. Tutti i giorni è invece necessario prendersi cura della pelle con dermocosmetici che supportano la rigenerazione cellulare e integratori alimentari specifici che rispondono alle esigenze dermatologiche. La Fospidina è un complesso che deriva da studi dermatologici italiani e che si preoccupa di intervenire in quei processi di riparazione e rigenerazione cellulare. Questo complesso è attivato da fosfolipidi e glucosamina, due attivi che agiscono in maniera sinergica aiutando a mantenere benessere e turgore cutaneo e rispettando anche la cute più sensibile. Ottimo anche l’uso di vitamine come la C e la E dalle proprietà antiossidanti che aiutano a contrastare l’azione dei radicali liberi.
In caso di impurità, imperfezioni e acne da mascherina, ottimi risultati negli stadi iniziali dell’acne può essere un trattamento con creme a base di Alusil, un complesso con microspugne di argento e Alukina che aiuta a riequilibrare la cute e normalizzare la produzione di sebo. Ottima anche l’azione di maschere per il viso all’argilla verde che aiutano a purificare e detossinare la cute.
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