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Acne estiva o acne di Maiorca: i rimedi

Acne estiva o acne di Maiorca: i rimedi

Sono comunemente conosciuti come “brufoli da sole“, anche se dal sole dipendono solo parzialmente, poiché sono causati soprattutto dal calore, pure in assenza di esposizione diretta ai raggi. E sono assai diffusi nella popolazione adulta. La buona notizia è che c’è un rimedio naturale, non farmacologico, per questo tipo di acne: si tratta di creme di ultima generazione a base di microspugne d’argento, da utilizzare localmente. Le microspugne potenziano l’effetto disinfettante e antibatterico dell’argento, impedendo ai batteri responsabili dell’acne di proliferare. Col caldo i germi “sguazzano” anche sulla nostra pelle: ecco perché bisogna evitare il surriscaldamento cutaneo. Ma andiamo con ordine e analizziamo il caso più comune di acne estiva, ovvero quello dei brufoli post-tintarella.

Acne estiva o acne di Maiorca: di che si tratta?

Quando siamo sotto il sole, la nostra epidermide è raggiunta da raggi ultravioletti (Uv) e da raggi infrarossi (Ir). I primi possono essere perfino utili nella lotta all’acne classica – ovviamente se vengono schermati con un opportuno filtro solare – poiché hanno un effetto disinfettante, conseguenza dell’azione di asciugatura della pelle grassa e dell’uccisione dei batteri e altri microrganismi dannosi. Gli infrarossi, invece, surriscaldano l’epidermide, dilatano i vasi capillari, stimolano le ghiandole sebacee e favoriscono la proliferazione dei germi che infettano la cute, causando appunto piccoli brufoli pruriginosi.

Tecnicamente questo disturbo è detto “sudamina” o “miliaria”, nomi più specifici del generico “brufoli da sole“: è stato diagnosticato in tempi recenti, negli anni Settanta, sull’Isola di Maiorca, una delle Baleari in Spagna, ragion per cui può anche essere chiamato “acne di Maiorca” o “acne estiva”; si manifesta su tronco e viso e colpisce soprattutto i giovani in età compresa fra i venti e i quarant’anni con pelle mista o grassa.

Meglio non prendere il sole se si soffre di acne?

Non dobbiamo demonizzare il sole: se preso con moderazione, fa indubbiamente bene. Però il calore è la prima causa di infiammazioni e infezioni cutanee: la “sudamina”, infatti, colpisce anche i bambini piccoli, specie in quelle zone come l’inguine o le giunture di gambe e braccia in cui la pelle respira poco o male e il sudore ristagna. La prima regola per prevenire l’acne estiva è far respirare l’epidermide: Come? Bisogna rinfrescarla spesso sotto l’acqua corrente, vestirsi con abiti comodi. leggeri e traspiranti e non abusare di creme e unguenti.

Ma è possibile rinunciare alla crema se si sta sotto il sole? No, certo, però bisogna scegliere prodotti delicati e poco pastosi, come le emulsioni o il latte, che proteggono dai raggi Uv senza ostruire i pori. Viceversa, sono da evitare le creme troppo ricche e corpose: oltre a lasciare su viso e corpo un’antiestetica patina biancastra, impediscono la normale traspirazione della pelle, favorendo ristagno di liquidi e quindi di batteri. Altra cosa molto importante è mantenere in buone condizioni il microcircolo sanguigno, aiutandosi con i frutti di bosco come fragole, lamponi, mirtilli, e con tutta la frutta arancione che contiene betacarotene. A cominciare dalle albicocche.

Acne estiva: consulto online del migliore dermatologo a Milano all'Istituto Dermoclinico Vita Cutis Plinio


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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