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Couperose viso: i rimedi naturali

La couperose è un rossore localizzato sul naso, guance, mento e fronte. È provocato dalla dilatazione permanente dei piccoli vasi sanguigni che irrorano il volto, le cosiddette teleangestasie, una ragnatela di venuzze che sono il cruccio di sei donne su dieci, specie dopo i 40 anni. Ecco i sistemi per contrastare l’inestetismo. Con una differenza. Le creme e le maschere attenuano il rossore ma non risolvono il problema. Per eliminare i capillari del viso bisogna ricorrere a interventi in ambulatorio: laser o wave focus. Scopriamo di più.

Cos’è la couperose?

La couperose è il secondo stadio di una malattia infiammatoria cronica che si chiama rosacea. Nella fase iniziale compaiono arrossamenti che vanno e vengono e che causano anche bruciore, scatenati da una reazione emotiva, una minima variazione della temperatura ambientale, uno sforzo fisico, un cibo caldo o blandamente alcolico o speziato. Solo in casi rari si passa dalla couperose alle fasi più fastidiose, con pustole o papule (acne rosacea) o addirittura un ispessimento della pelle in corrispondenza del naso. Le cause della rosacea? Di certo esiste una netta predisposizione familiare ma non c’è chiarezza.

Beauty routine giornaliera per la couperose del viso

Sebbene i prodotti dermocosmetici non siano sufficienti a eliminare la couperose, una buona beauty routine quotidiana può aiutare a ridurne perlomeno gli effetti più evidenti. Ecco gli step da rispettare:

  • LA DETERSIONE. Usa acqua tiepida e detergenti delicati, evitando quelli a base di laurilsolfati.
  • L’IDRATAZIONE. Stendi tutti i giorni una crema idratante non grassa: la pelle deve sempre poter respirare. Esistono anche prodotti specifici da applicare al posto dell’idratante: sono a base di flavonoidi e antocianosidi, estratti naturali che ridanno elasticità alla pelle e stimolano l’irrorazione sanguigna. Alcuni sono arricchiti con vitamina C, che svolge una funzione protettiva nei confronti dell’endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni.
  • LA MASCHERA. A fine giornata, un beneficio immediato può arrivare da impacchi freddi di camomilla o malva, dal potere astringente. Oppure da questa maschera fai da te: frulla una manciata di mirtilli e mescolali con un vasetto di yogurt. Stendi il composto sulle zone critiche per 15 minuti e sciacqualo.
  • IL TRUCCO. Per mascherare la couperose davanti allo specchio prova con la tecnica del camouflage, ovvero il trucco correttivo. Stendi la crema idratante o il prodotto specifico, poi passa il correttore sulle zone arrossate: usane uno sui toni del verde, che nasconde il rosso. Picchietta qualche goccia con una spugnetta leggermente inumidita e sfuma con il dito. Poi passa al fondotinta e poi ancora la cipria o il fard, di tono marroncino o aranciato.

L’alimentazione migliore per chi soffre di couperose

Per chi soffre di couperose risulta utile consumare alimenti che contengono antocianosidi, sostanze che garantiscono un’azione protettiva nei confronti delle pareti dei vasi sanguigni superficiali, rendendole più robuste. Ne sono ricchi, ad esempio, i frutti di bosco. Ricorda inoltre di integrare nella dieta cibi ricchi di vitamina C e P mangiando ribes, kiwi, agrumi, peperoni, broccoli, spinaci, cavolfiori. Bene anche mirtilli, lamponi, susine e uva rossa: contengono bioflavonoidi che aiutano la microcircolazione. Evita invece gli sbalzi di temperatura, sia in estate sia in inverno, perché possono aggravare il problema. Non per questo bisogna dire addio all’abbronzatura: l’importante è stendere una protezione solare alta e abbassare il calore spruzzando continuamente acqua fresca sul viso. Non servono, invece, le creme solari schermanti, che impediscono ai raggi Uva e Uvb di passare, ma non alla pelle di riscaldarsi.

Rimedi più efficaci contro le teleangectasie del viso

Come abbiamo anticipato, per eliminare i capillari del viso in modo più profondo bisogna rivolgersi all’ambulatorio di un dermatologo. I trattamenti più efficaci contro la couperose sono i seguenti:

  • I LASER. Dermoelettrocoagulazione e crioterapia, trattamenti usati in passato, sono superati. Oggi si interviene con il laser Neodimio Yag, che fa evaporare l’acqua contenuta nei vasi sanguigni emersi, chiudendoli. Servono da una a tre sedute, senza anestesia, a distanza di un paio di settimane l’una dall’altra. Poi bisogna medicare la zona trattata con una pomata antibiotica a base di fusidato di sodio per tre o quattro giorni. Il costo è di circa 300 euro a seduta. L’intervento non dà risultati definitivi: il laser agisce solo sui vasi sanguigni visibili. Con il tempo potrebbero affiorarne degli altri, rendendo necessario un nuovo trattamento.
  • LA WAVE FOCUS. È consigliata nel caso in cui i capillari siano molto superficiali. Sfrutta i principi della radiofrequenza focalizzata: un apparecchio veicola onde radio a bassa potenza verso i vasi sanguigni che si coagulano e si chiudono. Il trattamento prevede da una a tre sedute (circa 300 euro l’una). Anche in questo caso non si tratta di una tecnica definitiva

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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