Hai esagerato con permanenti e colorazioni? Abusi del phon troppo caldo? Oppure hai un’alimentazione poco equilibrata? Se hai risposto sì a una di queste domande, hai scoperto perché i tuoi capelli si spezzano facilmente. I fusti sono infatti composti in gran parte di cheratina e, se la consistenza si modifica, si indeboliscono e si rompono. I trattamenti aggressivi tendono a infrangere i legami esistenti tra le cellule di cheratina, mentre un’alimentazione disordinata può causare una carenza di oligoelementi come ferro, rame, zinco o magnesio, essenziali per favorire la formazione di nuova cheratina. Anche uno squilibrio ormonale può rendere fragili i capelli: quando gli estrogeni diminuiscono, per esempio durante la menopausa, non riescono più a bilanciare gli ormoni maschili, come il testosterone, che rendono i follicoli piliferi più piccoli e i fusti sottili e corti. Quali sono le soluzioni? Vediamolo insieme.
La scelta dello shampoo e la temperatura di asciugatura
Per rinforzare i capelli fragili ci vuole tempo, almeno tre mesi. La prima mossa è scegliere bene lo shampoo. Soprattutto chi li ha secchi, dovrebbe preferire un detergente oleoso, più efficace nel proteggere il film idrolipidico. Questa barriera naturale, quando è compatta, impedisce agli agenti esterni di penetrare attraverso le squame, spiega l’esperto. Si anche a maschere e fiale antirottura, che depositano sui capelli aminoacidi e molecole di cheratina, rendendoli più resistenti. Attenzione, poi, a evitare l’eccessivo calore del phon: la temperatura troppo alta, infatti, porta a ebollizione l’acqua presente nei capelli, danneggiandone le proteine. Il calore è inoltre dannoso per la microcircolazione del cuoio capelluto e può condurre alla rottura della cuticula.
Come rigenerare i capelli sfibrati
Per rigenerare i fusti sfibrati ci vogliono maschere, latti e sieri ristrutturanti a base di aminoacidi. Queste sostanze, in un mese circa, ricostruiscono le fibre del capello. Ancora una volta fai molta attenzione anche a come usi il phon. Le doppie punte si verificano perché, dopo il lavaggio, i fusti hanno una temperatura più bassa rispetto al getto dell’asciugacapelli. Questa differenza crea una spaccatura interna e le punte si aprono. Per questo bisogna scaldare lentamente l’aria del phon, in modo che i capelli non subiscano uno shock termico dice l’esperto. La classica spuntatina per eliminare le doppie punte, invece, è solo un palliativo. Tagliare i capelli, infatti, non serve a rinforzarli. Una buona regola è sospendere per un paio di mesi i trattamenti chimici. Inoltre, quando ti pettini, non usare prodotti di styling a base di alcol: è vero che garantisce maggiore tenuta, ma fa evaporare l’acqua presente nei fusti, rendendoli alla lunga secchi e stopposi. Preferisci mousse, gel o cere delicate che nutrono la chioma e la rendono morbida e pettinabile.
Attenzione al modo in cui ti lavi i capelli
Durante il lavaggio, anziché sfregare energicamente lo shampoo sul cuoio capelluto, è consigliabile eseguire un massaggio stimolante di almeno cinque minuti, sollevando delicatamente la cute per riossigenare la pelle e migliorare la microcircolazione locale. Questo è anche un ottimo sistema di prevenzione anti-caduta. Dopo lo shampoo, anche lui deve applicare sempre il balsamo, che permette ai capelli di trattenere la giusta idratazione. Una volta alla settimana, è utilissima anche una maschera ad azione ristrutturante. Se ne mette un po’ di più sulle punte e si lascia in posa 10 minuti. Chi frequenta la piscina deve raddoppiare le attenzioni perché il cloro danneggia i capelli. Una soluzione è distribuire sui capelli asciutti, prima di immergersi nella vasca, un olio secco protettivo, in modo che li avvolga come una guaina.