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Come proteggere le mani da ematomi e micosi

Come proteggere le mani da ematomi e micosi

Le mani sono continuamente in vista: le usiamo per salutare, toccare e carezzare, prendere, scrivere, mangiare, bere, indicare e parlare (gesticolando). Quando le mani hanno un bell’aspetto forse qualcuno può non notarle subito ma, se sono trascurate, è la prima cosa sulla quale si posa lo sguardo degli altri. Si usano molto, si sciupano e occorre trattarle bene, ammorbidirle, proteggerle, soprattutto se si pratica sport di frequente. Come? Ve lo spieghiamo qui.

Perché le mani sono così fragili?

Le mani sono la parte del corpo più a rischio di aggressioni da parte degli agenti esterni. Innanzitutto per l’alta frequenza di lavaggi nel corso della giornata (spesso li eseguiamo con detergenti casuali e le immergiamo in quelli che si usano per pulire oggetti e capi d’abbigliamento). La cute delle mani viene anche sottoposta a stiramenti e movimenti continui e agli sbalzi di temperatura e ne risente in modo particolare perché è molto fragile. Infatti le mani possiedono uno strato di tessuto adiposo inferiore rispetto a quello di altre parti del corpo: l’alterazione del film idrolipidico fa evaporare più velocemente l’acqua contenuta nella pelle disidratandola, facendole perdere elasticità e provocando irritazioni e arrossamenti.

Il ripetersi di arrossamenti e screpolature crea una sofferenza del derma e l’alterazione della produzione di collagene ed elastina che, con il passare degli anni, diminuisce progressivamente. Che fare? Cercare di lavarsi con detergenti a base di tensioattivi delicati, asciugarle sempre molto bene, applicare con frequenza (anche sulle unghie) creme specifiche nutrienti ed idratanti, massaggiarle per riattivare la circolazione in modo da stimolare una maggiore produzione di fibre elastiche e, in primo luogo, difenderle dal sole!

Come evitare ematomi subungueali e micosi durante lo sport

Sulla punta delle dita ci sono le unghie (almeno, se non ve le rosicchiate). Una parte morta e inutile? Niente affatto: costituite da una sostanza proteica, la cheratina, e da calcio e lipidi, sono un organo vitale che cresce continuamente; proteggono le dita e sono uno strumento di presa e difesa. E, poi, sono uno specchio della salute: un particolare tipo di consistenza, colore e crescita delle unghie può dimostrare problemi epatici, renali, cardiovascolari e dermatologici o il fatto che hanno subito danni meccanici o chimici.

Prima degli allenamenti le mani vanno sempre protette con una crema emolliente – avendo però cura di non applicarla sul palmo – e con appositi guanti. Tutte le attività sportive possono provocare danni alle unghie: principalmente per il conflitto con gli attrezzi, le macchine, le calzature e… i compagni. I problemi più frequenti sono gli ematomi subungueali che provocano la successiva caduta dell’unghia, gli ematomi parziali (macchie scure) e i micro-traumi (macchie bianche), l’ispessimento e le unghie incarnite.

In agguato, per chi si reca in palestra e in piscina, ci sono anche le micosi. L’ambiente caldo-umido di saune, docce e piscine, e l’effetto-serra delle calzature in materiale sintetico che provocano un’eccessiva sudorazione, favorisce lo sviluppo di funghi: macchie giallo-brune che, se trascurate, possono arrivare a scollare l’unghia. Alle sportiva si consiglia di tagliare le unghie corte (ma non eccessivamente) e quelle dei piedi in forma quadrata (per evitare che s’incarniscono) e di usare il tronchesino perché le forbicine facilitano la sfaldatura. Le pellicine non devono essere eliminate (hanno una funzione protettiva), ma spinte all’indietro con l’apposito bastoncino di legno. Via libera allo smalto: ha un’azione rinforzante e impermeabilizzante.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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