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Prurito psicosomatico: come riconoscerlo?

Prurito psicosomatico: come riconoscerlo?

Spesso per curare il prurito è più utile lo psicologo del dermatologo, ma è allo specialista della pelle che, per prima cosa, è giusto rivolgersi. Con una visita e gli esami del sangue si possono escludere le ipotesi più serie come il diabete o le malattie dei reni o del fegato, poi resta da capire se il prurito è causato da un’allergia. Ma soprattutto bisogna chiedersi se non nasca dalla mente anziché dal corpo, ossia se non si tratti in verità di un prurito psicosomatico. Ed è proprio questo che si viene a scoprire in almeno quattro casi su 10. Vediamo allora di che si tratta in questo articolo.

Perché ci grattiamo quando siamo stressati o sotto pressione?

La pelle prude per parlarci degli aspetti “pruriginosi” della nostra vita che faticano a uscire per altre vie. Grattiamo la testa quando un pensiero ci tormenta. Sentiamo prudere le mani quando vorremmo colpire qualcuno ma non possiamo farlo. Usiamo l’espressione “avere dei pruriti” per indicare desideri legati all’eros. Con il prurito il corpo vuole attirare la nostra attenzione su un problema. Ci sono casalinghe che attribuiscono ai detersivi le irritazioni alle mani, ma forse dovrebbero indagare sulle proprie insoddisfazioni. Le allergie agli strumenti di lavoro sono frequentissime, tutte molto eloquenti: il chirurgo che non tollera i guanti da sala operatoria, l’impiegato che si gratta appena mette piede in ufficio, la cassiera allergica al contatto con i soldi sono persone che vivono male il loro mestiere. Anche i fastidi agli occhi e al naso che colpiscono in primavera si possono leggere in questa chiave: l’allergico si può considerare come uno che resiste alle novità, che non è disponibile al cambio di stagione. La situazione e la parte del corpo in cui si concentra il disturbo non sono mai casuali. Per esempio, i pruriti che colpiscono le zone erogene, l’inguine o i genitali parlano di desideri sessuali non ascoltati e il gesto stesso di grattare è una forma di soddisfazione. Il prurito, dunque, è anche il mezzo con cui il corpo cerca di risolvere il problema. Sia perché grattarsi in parte dà piacere. Sia perché può rappresentare un momento di fuga dai problemi oppure per attirare l’attenzione degli altri”.

Ma come si capisce se il prurito è psicosomatico?

I pruriti di origine organica sono diffusi in tutto il corpo, quelli “nervosi” prendono di mira solo una zona, il più delle volte la testa, le gambe o le braccia. E hanno la tendenza a localizzarsi in un punto facile da grattare: sul lato sinistro del corpo, se il paziente usa la mano destra, e sul destro se è mancino. Se intuisco che il prurito è nervoso, prescrivo comunque gli esami del sangue (il paziente con questo disturbo ha bisogno di sentirsi oggetto di attenzioni). E do qualche consiglio pratico: portare indumenti larghi, perché gli abiti stretti irritano la pelle, e lavarsi con saponi che non seccano l’epidermide.

Ma la cosa più importante, quando la visita e gli esami non rilevano nessuna malattia, è che il dermatologo si faccia un po’ psicologo: fa parte del nostro mestiere perché molte malattie della pelle sono di origine psicosomatica. lo cerco di parlare a lungo con il paziente, faccio domande su di lui e sulla sua situazione per poi introdurre l’idea che le cause del prurito non siano da cercarsi nel fisico ma in uno stato emotivo. Di fronte a una diagnosi di prurito “nervoso” può capitare che ci si senta sollevati, perché sono state escluse malattie gravi, ma allo stesso tempo sminuiti nel proprio disagio: spesso, erroneamente, il disturbo psicosomatico è scambiato per un capriccio. In realtà se un male nasce dalla psiche non significa che non dia una reale sofferenza al corpo. Anzi. Vedo pazienti con pruriti nervosi violenti che a furia di grattarsi hanno escoriazioni o che sviluppano l’orticaria. Il prurito non è un capriccio. A provocarlo è una sostanza, l’istamina, che l’organismo libera quando è sotto stress. Ecco perché a volte si cura con farmaci antistaminici.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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