Il profumo sulla pelle è una grande tentazione, ma in estate, soprattutto quando ci si espone in modo intenso e diretto ai raggi ultravioletti, bisogna prestare attenzione alla sua applicazione. Se qualsiasi tipo di fragranza può essere tranquillamente applicata la sera, al mattino, prima di andare in spiaggia, bisogna evitare ogni profumazione sulla pelle perché le note profumate penetrano nei primi strati cutanei e, con l’esposizione, i raggi ultravioletti ‘reagiscono’ con le molecole profumate provocando una fotodermatite: la pelle si arrossa fortemente, compare l’eritema accompagnato da pizzicore e prurito e possono insorgere addirittura vescicole o fastidiose bollicine.
Come curare queste foto-reazioni? Vediamolo insieme.
Foto-reazioni: cosa fare se il profumo si “attiva” sotto il sole.
La soluzione immediata è quella di fare impacchi rinfrescanti a base di amido, oppure, nei casi più seri, ormai avanzati, ricorrere al dermatologo di fiducia che consiglierà l’applicazione di creme al cortisone (da chiedere in farmacia). Ma le reazioni allergiche non sono l’unico problema in cui si può incorrere se il profumo si “attiva” sotto il sole, perché una volta che l’infiammazione passa, ecco che possono restare sul collo, in corrispondenza dei lobi delle orecchie, alcune macchie cutanee difficili da eliminare o attenuare. La pelle poi può restare sensibilizzata al profumo anche negli anni successivi e le macchie rischiano di ripresentarsi anche dopo 4 o 5 anni dall’esposizione.
Quali rimedi prendere se si notano queste chiazze scure?
Fin dal momento della loro comparsa sulla pelle, la soluzione più pratica per trattare le macchie scure è quella di applicare in modo costante creme schiarenti alla glabridina e all’acido azeliaco perché col tempo, se le macchie diventano sempre più evidenti, non resta altro che l’intervento con il laser.
È importante comunque evitare qualsiasi tipo di profumazione, oltre al profumo vero e proprio. Anche molti prodotti da bagno contengono note profumate rischiose, per esempio bagnoschiuma e docciaschiuma che in estate devono essere ipoallergenici, senza profumo e dermatologicamente testati, così come la scelta dei solari deve orientarsi verso formulazioni delicate; gli uomini poi devono prestare particolare attenzione ai prodotti da barba profumati che possono ‘scurire’ la pelle durante l’esposizione al sole.
Quali sono le note più allergizzanti?
Sicuramente quelle agrumate (limone, mandarino e arancio) perché il bergamotto è stato bandito da tutti i prodotti cosmetici, ma anche le note verdi, che possono provocare le cosiddette fitofotodermatiti.
Una curiosità finale: in estate si può facilmente incorrere in altri tipi di allergie, soprattutto per chi, in campagna o in montagna, ha l’abitudine di stare sdraiato nell’erba. La pelle infatti può subire l’attacco delle cumarine, sostanze allergizzanti presenti nei fili d’erba che lasciano sulla pelle fastidiose irritazioni simili a “colpi di frusta”. Da evitare quindi il contatto diretto con l’erba e in caso di allergia applicare creme antistaminiche.