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Proteggere i capillari dal sole: le regole d’oro

Proteggere i capillari dal sole: le regole d’oro

Con l’arrivo dell’estate cresce la voglia di esporsi al sole. Ma spesso, presi dall’entusiasmo, ci si dimentica di alcune delle problematiche che interessano la nostra pelle. È il caso dei capillari rotti sul viso, sulle gambe o su altre aree cutanee. Alle persone che sono soggette alla fragilità capillare è sconsigliato prendere il sole per troppo tempo. Seguendo alcuni semplici accorgimenti anche chi soffre di questo inestetismo può comunque godere del buono del sole, senza imbattersi in peggioramenti.

Cause dei capillari rotti

Sebbene risultino maggiormente visibili su aree come il viso e le gambe, i capillari rotti possono interessare anche altre regioni cutanee. Una simile problematica, che crea un certo fastidio da un punto di vista estetico, si manifesta con l’insorgenza di macchie rossastre puntiformi.

Alla base della rottura dei capillari possono esserci svariate cause in parte di natura fisiologica, in parte correlate a cattive abitudini nella vita quotidiana. Dietro a un fenomeno come i capillari rotti si evidenziano cause quali:

  • problemi circolatori;
  • insufficienza venosa;
  • esposizione a eccessivo calore;
  • sedentarietà;
  • aumento di peso.

In alcune persone esiste inoltre una vera e propria predisposizione genetica alla fragilità capillare.

Fragilità capillare ed esposizione solare: binomio possibile?

A chi soffre di fragilità capillare, durante la stagione estiva, è sconsigliato sottoporsi a prolungate esposizioni al sole. Il motivo è di facile intuizione: le radiazioni infrarosse e il calore determinano una dilatazione dei piccoli vasi sanguigni, provocandone uno sfiancamento e contribuendo così ad aggravare l’inestetismo.

Oltre a limitare l’esposizione diretta ai raggi solari, le persone soggette a fragilità capillare dovrebbero prestare la massima attenzione anche nel momento in cui restano sotto l’ombrellone. Durante i mesi più caldi, difatti, sebbene ci si trovi all’ombra, l’azione dei raggi infrarossi non è comunque frenata e può perciò causare un surriscaldamento della pelle, da cui deriva una conseguente dilatazione dei capillari. Tuttavia, alcune semplici misure da seguire mentre si è in spiaggia consentono di correre ai ripari, evitando peggioramenti della problematica.

Capillari rotti ed esposizione solare: buone abitudini per evitare peggioramenti

In presenza di capillari rotti come bisogna comportarsi in spiaggia per evitare che aumentino?

La prima essenziale accortezza consiste nell’evitare che la pelle si surriscaldi sotto l’azione dei raggi infrarossi. Per questo motivo, è opportuno rinfrescarla con costanza, facendo bagni o docce frequenti. In alternativa, risulta altrettanto utile vaporizzare dell’acqua dolce sul viso e sul corpo, utilizzando uno spruzzino.

Nel ventaglio di accortezze per proteggere i capillari dal sole, altrettanto importante si dimostra evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata, comprese tra le 11 e le 16 circa. È proprio questo, del resto, il momento in cui i raggi solari risultano particolarmente aggressivi perché più intensi.

Bere tanta acqua, preferibilmente in combinazione con centrifugati di frutta e di verdura fresche, è un’altra misura di grande validità. Si può inoltre affiancare all’idratazione dall’interno il consumo di cibi ricchi di antociani, in primis i frutti di bosco, vero toccasana per rafforzare le pareti dei vasi sanguigni. Ottimo è affiancare a frutta e verdura, il supporto di integratori alimentari con centella e rusco, estratti vegetali utili per la corretta funzionalità del microcircolo.

Ultima accortezza imprescindibile per proteggere i capillari dal sole, si trova infine nell’applicazione di prodotti solari a fattore protettivo alto.

Proteggere i capillari dal sole: perché è importante scegliere una protezione alta

Per poter proteggere adeguatamente una pelle soggetta all’insorgenza di capillari rotti e visibili, è di fondamentale importanza preferire prodotti solari viso e corpo con una protezione SPF50. L’ideale è scegliere formulazioni che siano delicate ma nel contempo performanti contro l’azione dei raggi UVA e UVB. Tra i principi attivi che sono maggiormente efficaci rientra la Plusolina, un complesso nato dalla ricerca dermatologica italiana. Il complesso è costituito dall’associazione di vitamina E, l’antiossidante per eccellenza, e di una varietà di oli vegetali che, unendo la loro azione in maniera sinergica, si comportano come dei booster naturali capaci di mettere la pelle al riparo dagli effetti negativi dei raggi solari.

Per massimizzarne l’effetto protettivo, i prodotti solari vanno messi almeno trenta minuti prima di arrivare in spiaggia. Le creme vanno poi riapplicate nel corso della giornata, ogni due ore circa e sempre dopo ogni doccia e ogni tuffo in mare. L’accortezza vale anche per i prodotti con dicitura “water proof”.

E dopo il sole? Imperativo: idratare e rigenerare

La corretta routine per proteggere i capillari dal sole si conclude a casa o in hotel.  Al ritorno dalla spiaggia, dopo una doccia rinfrescante, la pelle va adeguatamente reidratata, così da ristabilire l’equilibrio cutaneo. Ideale risulta l’applicazione di creme e di sieri con sostanze quali la Fospidina, complesso adatto anche alle pelli più sensibili che unisce le proprietà di fosfolipidi e glucosamina, garantendo un’idratazione in profondità e aiutando a rigenerare la cute nel suo complesso.

 

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