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Macchie senili: rimedi, trattamenti mirati per eli...

Macchie senili: rimedi, trattamenti mirati per eliminarle, prevenzione

Le macchie senili, note anche come “lentigo senilis” o “cheratosi senili”, sono chiazze scure che compaiono sulla pelle, generalmente dai 45-50 anni in poi (da qui il termine “senili”) ma possono manifestarsi anche a partire dai 35 anni. Di forma per lo più tondeggiante, sono localizzate nelle aree maggiormente esposte al sole, in particolar modo sul viso, sulle mani, sulle braccia, sulle spalle e sul décolleté.

Lentigo senilis: le caratteristiche

Le macchie senili possono colpire soggetti con tutte le tipologie di pelle ma sono più comuni nelle persone con pelle chiara, corrispondenti al fototipo 1 e 2.

Appaiono come chiazze ovali con pigmentazione aumentata e sono solitamente di color marrone chiaro o marrone scuro. Spesso le lentigo senilis compaiono in gruppo, rendendo così l’inestetismo più visibile.

Come si formano le macchie di vecchiaia?

Con il passare degli anni, in alcune aree della pelle i melanociti, cellule presenti nell’epidermide responsabili in parte del colore della cute, possono diventare più sensibili, producendo più facilmente melanina, che si accumula a isole, formando così piccole macchie. Contemporaneamente, nelle stesse zone la melanina stenta a essere riassorbita, restando perciò concentrata per lunghissimi periodi. Man mano che gli anni avanzano, inoltre, il ricambio cellulare rallenta e lo spessore della pelle aumenta, contribuendo a rendere più visibili le macchie.

Diagnosi

Sebbene nella maggior parte dei casi le lentigo senilis non provochino conseguenze gravi per la salute e si limitino a una questione estetica, la fase diagnostica per identificarle è molto importante. Una corretta diagnosi permette di stabilire i trattamenti mirati per contrastarle e per eliminarle. Consente inoltre di escludere la presenza di eventuali patologie cutanee connesse.

A seconda dei casi, la fase diagnostica può includere:

  • Un’ispezione visiva da parte del dermatologo;
  • Test specifici, come la biopsia, per distinguere la semplice macchia senile da altre condizioni della pelle, in taluni casi maligne.

Rimedi per le macchie dell’età

Le cure per eliminare le macchie senili variano a seconda della profondità delle macchie stesse. Quando l’accumulo di melanina è superficiale, può essere utile effettuare un trattamento schiarente applicando creme specifiche.

Eccellenti risultati si sono riscontrati, per esempio, con il principio attivo Fospidina che sfrutta le proprietà di un particolare zucchero, la glucosamina, nel riparare i darmi provocati dal sole, abbinandovi l’azione dei fosfolipidi, che aiutano la pelle a rigenerarsi.

Quando invece le macchie sono localizzate in profondità, è necessario ricorrere a terapie dermatologiche mirate.

Trattamenti mirati per le lentigo senilis

Sono diversi i trattamenti mirati per le lentigo senilis.

Laser Q-Switched

Caratterizzato da un impulso di potenza elevata ma di breve durata, il laser Q-Switched colpisce in maniera mirata il bersaglio, senza danneggiare il tessuto circostante. Non ha controindicazioni e prevede da una a più sedute, a seconda delle aree da trattare. Dopo ogni seduta è consigliabile applicare creme lenitive, seguendo le indicazioni del dermatologo. Possono comparire lievi arrosamenti e piccole crostiscine che guariscono in pochi giorni.

Crioterapia

Sulle macchie viene spruzzato azoto liquido che determina la formazione di piccole bolle. Dopo alcuni giorni le bollicine si staccano e cadono, eliminando le macchie. Il trattamento si svolge in una o più sedute, in base alle zone da trattare.

Peeling chimico con acido TCA

Diluito in varie concentrazioni, il TCA (acido tricloroacetico) consente di effettuare peeling superficiali o medi, ottenendo una forte esfoliazione e un consistente stimolo di rigenerazione della pelle. Possono essere necessari diversi trattamenti.

Come prevenire le macchie senili

Per poter prevenire le lentigo senili è importante agire fin da giovani, difendendo la pelle dal sole. Occorre esporsi in modo graduale e proteggere la cute con creme solari ad alto effetto schermante, cioè con un fattore di protezione superiore a 50, nei primi giorni di esposizione. Questi accorgimenti danno alla pelle il tempo sufficiente per produrre melanina, sostanza che funge da scudo protettivo dal sole. Come ulteriore accortezza, è fondamentale non esporsi nelle ore centrali della giornata, dalle 11 alle 16 circa, quando la potenza dei raggi è particolarmente intensa.

Durante l’esposizione bisogna evitare tutto ciò che può irritare la pelle. Spruzzare del profumo prima di esporsi al sole, per esempio, può risultare dannoso, scatenando fenomeni di fotosensibilizzazione che possono a loro volta provocare la comparsa di macchie scure sulla pelle.

Fenomeni fotosensibilizzanti si possono produrre anche attraverso l’interazione tra farmaci e raggi solari. Se si stanno utilizzando dei medicinali è, perciò, importante conoscere le eventuali reazioni che questi ultimi possono scatenare sotto l’azione del sole.

Per irrobustire e proteggere la pelle dai raggi solari, inoltre, è utile applicare sieri e creme con filtri solari e ricchi di principi attivi come i fosfolipidi, la glucosamina e la fospidina. I prodotti vanno utilizzati ogni giorno, non solo d’estate ma per l’intero arco dell’anno. La nostra pelle, infatti, è messa a dura prova dagli effetti dei raggi solari non solo nei mesi caldi ma anche d’inverno. A peggiorare la situazione, soprattutto in città, è l’azione dell’inquinamento, fattore che favorisce a sua volta l’invecchiamento cutaneo oltre a provocare secchezza, irritazioni e fastidiosi fenomeni allergici.


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