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Febbre sulle labbra: cosa fare contro le bollicine?

Bruciore, arrossamento, gonfiore e piccole bollicine sulle labbra sono tutti sintomi dell’herpes labiale, un disturbo fastidioso che comunemente è chiamato “febbre sulle labbra” molto diffuso e ricorrente soprattutto in particolari momenti della vita. Come curare queste sgradevoli manifestazioni dolorose ed evitarne l’insorgere in futuro? Scopriamolo insieme.

Da che cosa è provocata la “febbre sulle labbra”?

La cosiddetta febbre sulle labbra è causata dalla riattivazione di un particolare virus che noi medici chiamiamo Herpes simplex di tipo 1, o HSV-1. Esso rimane latente nel sistema nervoso centrale e inoffensivo per anni, fino al momento in cui si manifesta. Ciò accade in determinate condizioni fisiche, in particolare quando le difese immunitarie di una persona sono abbassate favorendo la riattivazione e l’aggressione del virus. Questo avviene durante le malattie febbrili, in un periodo di stress o, per le donne, nella fase che precede il ciclo mestruale oppure durante la gravidanza, per i cambiamenti ormonali cui sono sottoposte. Ma la “febbre sulle labbra” si può manifestare anche dopo piccoli traumi alle labbra oppure dopo una esposizione prolungata al vento o al sole. Il sole e il vento danneggiano le labbra perché stressano la pelle che è molto delicata in quella zona, la indeboliscono e quindi permettono al virus della “febbre” di crescere e di diffondersi.

Quali sono i sintomi della “febbre sulle labbra”?

Un gonfiore localizzato sotto la pelle che, con il passare delle ore, si arrossa, provoca bruciore, prurito e un dolore simile alle punture di spillo. Inoltre compaiono entro una settimana, sulla zona colpita, vescicole che guariscono in pochi giorni se però non si commette un errore molto comune: grattarsi. Le bollicine sulle labbra dovute all’herpes non vanno mai grattate perché contengono un siero trasparente ricco di virus. Toccandole si rompono e si rischia di infettare altre parti del viso. Invece, se non si grattano, in pochi giorni le vescicole si seccano e si cicatrizzano, le crosticine si staccano da sole e la pelle guarisce completamente.

Come curare le bollicine sulle labbra da herpes?

Occorre intervenire nelle prime ore dalla comparsa della “febbre” facendo applicazioni con un cubetto di ghiaccio sull’herpes per fermare l’azione del virus. Poi suggerisco di applicare più volte, per due o tre giorni, una pomata a base di un principio attivo antivirale come l’Aciclovir, il Valaciclovir o il Famciclovir. La cura è tanto più efficace quanto prima è iniziata perché, se si attendono più di quarantotto ore, il virus si è già riprodotto abbondantemente e la guarigione è più lenta.

Come evitare il contagio e la ricomparsa dell’herpes?

L’herpes è altamente infettivo. Per non trasmettere ad altre persone la “febbre sulle labbra” bisognerebbe evitare ogni contatto fisico con le vescicole infette, per esempio attraverso i baci, sino a quando sono coperte da crosticine, cosa che avviene di solito entro una settimana dall’inizio della infezione. Per evitare che l’herpes ricompaia bisogna invece adottare alcuni accorgimenti affinché non si riaccenda l’azione del virus. Per esempio le labbra vanno sempre protette applicando con uno stick del burro di cacao, di karité o un balsamo a base di Fospidina più si mantengono idratate e più saranno resistenti agli attacchi degli agenti esterni. In estate invece è necessario affidarsi a una protezione solare SPF50. Anche l’alimentazione è importante per prevenire la “febbre sulle labbra”: bisogna seguire una alimentazione ricca di frutta e di verdura perché, grazie al loro alto contenuto vitaminico, questi alimenti potenziano le difese naturali del corpo e lo rendono più forte di fronte alle aggressioni del virus. Importante anche bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, non fumare ed evitare, se possibile, gli stress fisici e psichici, proprio perché indeboliscono le difese immunitarie.

Cosa fare se, nonostante tutto, la “febbre sulle labbra” ricompare?

Quando la “febbre sulle labbra” torna per almeno cinque volte all’anno e quando gli esami del sangue dovessero confermare un valore elevato degli anticorpi contro il virus della “febbre sulle labbra”, segnale di una alta carica virale del corpo, è bene ricorrere al vaccino, che funziona in otto casi su dieci. Non previene la “febbre sulle labbra”, ma consente al corpo di acquisire maggiore resistenza alle ricadute e di ridurre intensità e durata dei sintomi se la “febbre sulle labbra” si ripresentasse. Il vaccino contro l’herpes si somministra attraverso iniezioni da effettuare seguendo un lungo ciclo. Si inizia una volta alla settimana per tre mesi, poi si passa a una iniezione ogni quattordici giorni peri successivi due mesi. Quindi si prosegue con una fiala al mese dal sesto al nono, per finire con richiami periodici da valutare caso per caso.

Il vaccino è sconsigliato quando il paziente è allergico all’albumina dell’uovo. Infatti questo vaccino, come quasi tutti i vaccini, è coltivato in una soluzione di proteine delle uova. Soltanto raramente il vaccino può dare come effetti indesiderati arrossamenti e gonfiore dove è effettuata la iniezione. Questi sintomi si risolvono rapidamente con l’applicazione di ghiaccio o di una pomata antinfiammatoria alla calendula. Chi non può fare il vaccino contro la “febbre sulle labbra” a causa dell’allergia, ma non vuole rischiare di averla continuamente, può ricorrere ai farmaci antivirali da assumere per bocca. Si consiglia di prendere i medicinali appena compaiono i sintomi della “febbre sulle labbra” e di proseguire la cura per sette giorni, e poi di ridurre la terapia. Così è bloccata la capacità del virus di replicarsi, è ridotta la sua aggressività e si riescono a prevenire le ricadute.


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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