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Punture di zanzare e impetigine: come difendersi?

Punture di zanzare e impetigine: come difendersi?

Con l’arrivo dell’estate si avvicina la stagione degli insetti e in particolare delle zanzare. Questi insetti fastidiosi non attaccano tutti nella stessa misura, ci sono dei fattori che possono invogliare e indirizzare le zanzare a colpire una persona piuttosto che un’altra. Quali possono essere questi fattori e come possiamo prevenire di essere etichettati come un’ottima preda per le zanzare?

Quali fattori attirano le zanzare?

La nostra cute è ricoperta da una quantità enorme di colonie di batteri, che vivono e prolificano. Sono soprattutto quelli presenti sui piedi e sulle caviglie ad attrarre le zanzare, che in effetti di solito concentrano le loro punture proprio in queste zone. Tra gli altri fattori che possono intervenire nel richiamare gli insetti, c’è il sudore. Terminata l’attività sportiva o nei mesi particolarmente caldi, la pelle elimina più tossine sotto forma di ammoniaca e acido urico, sostanze che attirano gli insetti. Così come dopo lo sport accumuliamo nei muscoli acido lattico, un’altra sostanza invitante per le zanzare.

Cosa succede alla tua pelle quando vieni punto da una zanzaraAnche DNA e di conseguenza gruppo sanguigno, possono attrarre più o meno l’attacco di una zanzara. Studi recenti certificano come soggetti appartenenti al gruppo sanguigno 0, siano i preferiti dalle zanzare, mentre i gruppi A e B rischiano di essere meno colpiti. Il ricercatore Jerry Butler dell’Università della Florida, ha studiato come il DNA possa caratterizzare alcuni fattori dell’organismo che rendono una persona più o meno soggetta alle punture di insetti, come il consumo di anidride carbonica, chi ne produce di più, attira più facilmente questi insetti. Gli altri fattori che non dipendono dalla genetica possono dipendere dal consumo di determinati alimenti, come gli alcolici.

Cosa succede alla pelle quando viene punta da una zanzara?

Una ricerca condotta da Valerie Chouomet e un team di ricercatori dell’Istituto Pasteur di Parigi, ha filmato come avviene l’attacco di una zanzara. L’insetto quando punge la sua vittima. La zanzara non identifica un vaso sanguigno così a caso, bensì sonda dettagliatamente la pelle prima di pungere e successivamente inietta alcune sostanze anticoagulanti. Il prelievo di sangue dura circa 4 minuti, successivamente la zanzara inietta delle sostanze anticoagulanti che il nostro sistema immunitario riconosce come agenti estranei e attacca. La reazione da parte del nostro organismo si traduce in prurito e arrossamenti.

Infezioni batteriche da puntura di zanzara: come evitare l’impetigine?

È importante saper resistere alla sensazione di prurito ed evitare di grattarsi per prevenire reazioni cutanee più aggressive. Grattandoci, possiamo infatti graffiare la pelle, con le unghie. Sotto le unghie, si annidano dei batteri in grado di provocare infezioni. Una tra le più diffuse si chiama impetigine e si presenta con la crescita sulla pelle di lesioni simili a brufoli sopra le quali si forma una crosticina. La terapia per l’impetigine consiste nel disinfettare più volte al giorno la pelle con una soluzione cutanea a base di cloramina e nell’applicazione per cinque giorni, due volte al dì, di una pomata antibiotica a base di auromicina, clindamicina o gentamicina. Se la zona infetta è molto estesa, è consigliabile associarvi un antibiotico per bocca (eritrocina) per 4 giorni. E attenzione alla sabbia, al sole e ai bagni in mare: possono allungare i tempi di guarigione. E poiché l’impetigine è contagiosa, è bene che usi asciugamani e biancheria personali ed eviti effusioni coi bambini finchè non sarà guarita.

I rimedi naturali per le punture

Come riconoscere e trattare le punture di zanzareIl ghiaccio può dare sollievo dopo la puntura di una zanzara, il freddo agisce come anestetizzante e aiuta a calmare la sensazione di prurito. Così come aceto e limone possono aiutare a disinfettare e attenuare il gonfiore del pomfo. In caso di pelle sensibile, la puntura di zanzara può generare reazioni cutanee più evidenti, in questi casi può essere necessario l’utilizzo di determinati dispositivi medici come creme o lozioni specifiche che possono essere consigliate dopo un consulto con il medico.


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