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Come combattere la disidratazione e i suoi effetti...

Come combattere la disidratazione e i suoi effetti collaterali in viaggio

Sia che si tratti di una meta avventurosa o di una più tranquilla e rilassante, in ferie ci si sente inattaccabili da malesseri o imprevisti di varia natura. Invece il rischio è dietro l’angolo: per esempio, si può essere colpiti dalla dissenteria o da una cistite da disidratazione anche su una spiaggia di casa nostra. Che fare per non correre questi rischi ed evitare che un appuntamento così importante con il benessere e la salute sia guastato da un incidente di percorso? Basta partire con un bagaglio minimo di nozioni sanitarie per affrontare le emergenze più comuni, come spieghiamo in questa miniguida. Ecco indicazioni, rimedi, precauzioni per fronteggiare gli eventuali disturbi che possono capitare in ferie.

Disidratazione da dissenteria: come intervenire?

Causata da virus, parassiti o batteri (soprattutto salmonelle, Escherichia coli), si manifesta con scariche frequenti di diarrea associate a febbre, nausea, mal di pancia, crampi addominali, malessere generale. Le vittime: almeno un terzo dei viaggiatori internazionali. In caso di attacco bisogna compensare subito le perdite di acqua e sali minerali bevendo acqua bollita, tè, succhi di frutta imbottigliati. Se la diarrea non si arresta preparare una soluzione reidratante sciogliendo in acqua le specifiche compresse (in farmacia) a base di sale e zucchero. Se le pastiglie non sono a portata di mano, si può ricorrere al fai da te con il mix acqua sale zucchero per la cistite: per prepararlo, mescolate 6 cucchiai di zucchero e 1 di sale in 1 litro di acqua bollita. La terapia più efficace sono però i fermenti lattici. Se la diarrea è continua e violenta si deve ricorrere ai farmaci antibatterici privilegiando gli antibiotici ad ampio spettro come la rifaximina che agisce in maniera selettiva a livello intestinale.

Tra le precauzioni per prevenire la dissenteria c’è quella di evitare il consumo di alimenti crudi (carne, pesce, ostriche, cozze, frutti di mare, insalata, verdura cruda). La frutta va bene per reidratarsi purché sia pelata o sbucciata da noi. Non bisogna bere latte fresco a meno che non sia bollito, evitare maionese, gelati artigianali, creme e budini, salse e salsine a base di uova. Ok ai cibi cotti (a una temperatura di 50 gradi minimo), serviti ben caldi e consumati subito. Anche se riscaldati, a 4 ore dalla cottura possono essere già a rischio. L’acqua nei Paesi in via di sviluppo è fonte di infezione: qui bisogna bere sempre acqua minerale da confezioni sigillate, altrimenti farla bollire o disinfettarla con le compresse di cloro (in farmacia). Sì a bevande gassate sigillate, tè, caffè, birra, vino che sono generalmente sicure.

Cistite da disidratazione: cosa fare?

Dolori al basso ventre, stimolo a urinare spesso, bruciori sono i sintomi della cistite, disturbo che almeno una volta nella vita affligge tutte le donne. In fase acuta bisogna assumere disinfettanti delle vie urinarie, evitare gli strapazzi e non esporsi al sole. A tavola, no a cibi speziati e piccanti, alcolici, caffè, alimenti salati: bere birra con la cistite non è una grande idea. Bisogna privilegiare invece cibi diuretici e rivitalizzanti, come rape, orzo, porri. Se possibile preparare decotti a base di malva, gramigna, uva ursina. La precauzione principale per evitare le cistiti è bere molta acqua minerale naturale per diluire le urine ed evitare il ristagno dei batteri in vescica.

Congiuntivite: come guarire gli occhi che lacrimano e bruciano

Occhi che lacrimano, bruciori, arrossamenti sono i sintomi della congiuntivite da riverbero di luce solare al mare, dove la sabbia fa da specchio, o sulla neve in alta montagna. Contro questo problema bisogna ricorrere a lavaggi oculari con acqua borica o acqua tiepida e 2 gocce di limone, disinfettante e antinfiammatorio, indicato anche dopo una nuotata in piscina. La terapia è a base di collirio decongestionante. Per evitare le congiuntiviti, ricordate di indossare occhiali scuri possibilmente con lenti dotate di filtro anti Uvb e cappelli a larghe tese per proteggere occhi e viso dal sole tropicale o d’alta quota. Chi porta lenti a contatto non le tolga mai con le mani sporche di sabbia o di sale per evitare arrossamenti; la notte le lasci immerse nella specifica soluzione disinfettante.

 


Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis