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Difendere la pelle del viso dal freddo in gravidanza: le cose da sapere

Pelle in gravidanza: i migliori consigli del Dermatologo Antonino Di Pietro dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano
Durante l’inverno la pelle dà segni di sofferenza che in gravidanza (ma anche dopo il parto) possono essere ancora più evidenti. Ecco che cosa si può fare

Secchezza e ruvidità, opacità e screpolature. E ancora: piccoli rossori ai lati del naso e sulle guance, ma che possono anche trasformarsi in vera e propria couperose, una problematica della pelle caratterizzata dalla presenza sul viso di una sottile ragnatela di venuzze arrossate. Sono questi alcuni dei tipici segnali di sofferenza della cute in inverno. In gravidanza, poi, la situazione può peggiorare a causa degli sbalzi ormonali che rendono la pelle ancora più reattiva nei confronti del freddo e degli sbalzi di temperatura

Massima protezione

Proteggere il viso durante il giorno, nutrire la cute di notte, scegliere prodotti delicati che calmano e addolciscono sono le strategie giuste per assicurare all’epidermide il benessere che le basse temperature possono compromettere.

Gli effetti dell’inverno

Le aggressioni che la pelle quotidianamente subisce si moltiplicano in inverno. Se da un lato, infatti, il freddo restringe i vasi sanguigni limitando l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti, dall’altro l’aria secca dei locali riscaldati prosciuga le riserve idriche cutanee, favorendo secchezza e screpolature. Anche il freddo umido non fa bene alla pelle, con i lipidi (grassi) di superficie che perdono coesione e si alterano, provocando screpolature e rossori.

Più rischi in gravidanza

Durante l’attesa la situazione diventa più delicata. A causa della maggiore quantità di sangue circolante nell’organismo, i vasi sanguigni si dilatano. I cambiamenti ormonali, poi, rallentano la microcircolazione periferica e favoriscono anche una perdita di tonicità delle pareti dei capillari: gli arrossamenti sul viso diventano quasi inevitabili.


Smog, un serio pericolo per la pelle


E dopo il parto

A volte il rossore a farfalla diffuso su guance e zigomi e ai lati del naso, compare dopo il parto. In questo caso responsabili sono, oltre alle brusche variazioni ormonali, anche gli sforzi delle spinte nella fase espulsiva che in alcuni casi possono portare persino alla rottura dei piccoli vasi e al conseguente formarsi di reticolati di venuzze arrossate. Dopo il parto, poi, è facile che lo stress sia molto elevato, con rilascio di sostanze simili all’istamina, un mediatore dell’infiammazione che tende a favorire ancora più l’arrossamento.

Dal dermatologo

Se ci si accorge che i rossori rimando e tendono persino a peggiorare, può essere utile affidarsi a un dermatologo che può proporre sedute con luce pulsata ad alta intensità oppure con laser vascolari (Nd-Yag, Dye Laser), in grado di coagulare i vasi dilatati, determinandone la chiusura e il successivo riassorbimento.

Attenzione agli sbalzi

In inverno il problema maggiore è rappresentato dai bruschi sbalzi di temperatura tra l’esterno e l’interno: i piccoli vasi sono costretti a restringersi e dilatarsi in tempi molto rapidi, facendo affluire una maggior quantità di sangue al viso che così si arrossa. Una volta che i capillari si abituano al nuovo clima, tornano a restringersi riportando il colorito al suo tono naturale. Nelle pelli sensibili e nei soggetti che soffrono di problematiche circolatorie, invece, i rossori possono permanere e trasformarsi in macchie arrossate con venuzze.

Smog, nemico della pelle

Con le basse temperature salgono anche i livelli dello smog: le polveri sottili degli idrocarburi si depositano sulla pelle e ne alterano il film idrolipidico. La cute diventa più sensibile, si irrita con facilità e si arrossa. Le particelle inquinanti ostruiscono i pori, spengono il colorito, limitano l’ossigenazione e sollecitano una maggior produzione di radicali liberi, molecole che provocano un invecchiamento precoce della cute.


Smog, un serio pericolo per la pelle


Cosa mettere nel Beauty

Per la detersione: per tutte le pelli e per le future mamme in particolare, in inverno occorre utilizzare prodotti extra delicati, preferibilmente senza risciacquo come le acque micellari per evitare il contatto con l’acqua che può irritare la cute. Non usare mai, comunque, acqua troppo calda.

Di giorno: prima di uscire la pelle deve essere protetta da freddo e smog. Servono, quindi, creme ricche e corpose, ma non untuose, che funzionano come una barriera e in più apportano in nutrimento. Attenzione anche a occhi e labbra. Uno stick emolliente e protettivo è un aiuto prezioso per la fragile mucosa labiale: messo e rimesso più volte durante il giorno, nutre, protegge e rigenera per evitare screpolature e dolorosi taglietti. Per il contorno occhi servono, invece, creme specifiche da applicare a piccoli tocchi per prevenire la formazione delle rughe.

Di sera: di notte la pelle si rinnova. Di sera, quindi, è importante utilizzare cosmetici dall’azione rigenerante e riparatrice, creme ricche di sostanze nutrienti come la Fospidina, con proprietà restitutive e ricompattanti, che rinforzano e rendono più elastica la cute.

Pelle in gravidanza: consulto online del migliore dermatologo a Milano all'Istituto Dermoclinico Vita Cutis Plinio


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