Si trovano in farmacia, profumeria e anche nei supermercati: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma le creme snellenti sono efficaci? Le creme, come i gel, sono in effetti un valido aiuto per migliorare la compattezza, l’elasticità, il turgore della cute e migliorare così l’aspetto più esterno dell’inestetismo. È come se l’epidermide diventasse una calza elastica che contiene meglio il grasso e riveste la pelle. I prodotti snellenti, se usati con costanza, mattino e sera, per un minimo di tre mesi, danno buoni risultati. Due sono le armi a disposizione: fanghi e creme. Vediamo insieme come funzionano.
Fanghi snellenti
I cosiddetti fanghi snellenti sono prodotti formulati ad hoc che contengono vari tipi di alghe marine in grado di stimolare la circolazione sanguigna e l’ossigenazione cellulare a livello locale. Hanno un eccezionale potere osmotico, favoriscono il drenaggio e l’eliminazione delle tossine. Sono consigliate due applicazioni settimanali per almeno due-tre mesi. Si tengono in posa per 30-40 minuti e si eliminano poi con acqua tiepida.
Avvertenze: Evitare i fanghi che producono calore. Potrebbero danneggiare i capillari.
Creme e gel snellenti
Gel e creme snellenti hanno principi attivi quasi sempre di origine naturale come le alghe, la Fospidina, la caffeina, la curcuma o la centella asiatica. Migliorano la compattezza cutanea e possono avere un effetto drenante e stimolante sul microcircolo. Come applicarli:
- Spalmare con costanza questi prodotti, alla mattina e alla sera, per almeno due-tre mesi;
- Massaggiare a lungo le cosce e i glutei, per favorirne la penetrazione, con movimenti circolari dall’alto verso il basso;
- Nelle confezioni delle creme spesso si trova anche un piccolo strumento manuale dotato di testine rotanti. Passare questo massaggiatore sulle zone critiche, prima e dopo aver messo il prodotto. Il movimento del palper-rouler (rotolare sulla pelle premendola) aiuta a riattivare la microcircolazione periferica e favorisce il drenaggio dei liquidi.
Avvertenze: se si hanno problemi di tiroide, consultare il medico.