La gravidanza è un periodo molto delicato nella vita femminile. Domande e incertezze assalgono le future mamme che cercano di evitare qualsiasi tipo di problema per il loro benessere e per la salute del nascituro. Uno tra i dubbi più diffusi riguarda la depilazione: quali accorgimenti si devono seguire durante la dolce attesa? E quali sono i metodi migliori per eliminare i peli di troppo? Scopriamoli insieme al Prof. Antonino Di Pietro, specialista dermatologo a Milano e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis.
La Ceretta
Durante la dolce attesa sono da preferirsi tecniche “dolci” per la depilazione. La ceretta a caldo e a freddo andrebbe perciò evitata poiché la temperatura elevata e lo strappo potrebbero provocare la rottura dei capillari, che in questo periodo sono più fragili.
Le creme depilatorie
Questi preparati sono capaci di sciogliere la cheratina, la sostanza che costituisce il fusto del pelo. Dopo l’applicazione, i prodotti vanno lasciati agire per il tempo indicato nelle istruzioni. I peli possono essere poi rimossi con un semplice risciacquo.
Follicolite da ceretta: gli accorgimenti per evitarla
I preparati in commercio sono studiati per limitare la comparsa di allergie. Essendo però a base di sostanze chimiche, il rischio di arrossamenti e irritazioni è comunque in agguato, soprattutto in un momento come la gravidanza, quando la pelle è più sensibile del solito.
Per evitare fastidiose manifestazioni cutanee è consigliabile testare le creme, applicandone un piccolo quantitativo nell’incavo del gomito, per poi osservare eventuali reazioni. Se nelle quarantotto ore successive all’applicazione non compaiono arrossamenti o irritazioni si può procedere con la depilazione. Occorre però ricordare che questo test non è completamente infallibile. Allergie ai preparati contenenti sostanze chimiche si possono manifestare anche a distanza di tempo.
I prodotti depilatori non devono, inoltre, essere usati prima di esporsi al sole, per non scatenare fenomeni di fotosensibilizzazione.
Gli epilatori
Questi apparecchi non sono nocivi per il feto poiché si basano su un’azione meccanica simile a quella delle pinzette. Lo strappo, tuttavia, è piuttosto violento e può provocare problemi alla futura mamma, determinando la rottura dei capillari, particolarmente delicati durante la gravidanza.
Il rasoio
Il rasoio può essere una valida alternativa durante la gestazione: non provoca problemi ai capillari, agisce in maniera superficiale sulla pelle e non comporta l’applicazione di sostanze chimiche potenzialmente irritanti. Per rendere la depilazione più delicata, evitando la comparsa di fastidiose irritazioni o follicoliti post-depilatorie, è però importante ammorbidire la pelle e peli, inumidendoli e applicando della schiuma per la rasatura. In commercio ne esistono anche di specifiche per le donne.
Laser e luce pulsata: la depilazione è definitiva?
Questi semplici accorgimenti facilitano il passaggio della lama sulla pelle, rendendo al tempo stesso più semplice eliminare i peli. Una volta conclusa la depilazione, è bene idratare la cute con creme restituenti a base di sostanze come delta lattone, fosfolipidi, glucosamina e fospidina. Si possono anche applicare prodotti contenenti Alukina, un composto naturale noto per la sua azione antiinfiammatoria e lenitiva.
Il laser e la luce pulsata
Non si sa con certezza quali conseguenze la depilazione effettuata con laser e luce pulsata possano avere sul feto. Per questo motivo, in gravidanza è meglio non ricorrere a questi metodi.
L’epilazione laser può essere invece un’eccellente tecnica depilatoria dopo il parto e quando non si è in dolce attesa. Si tratta di una metodica all’avanguardia che, non a caso, viene scelta da sempre più donne (ma anche dagli uomini) per la versatilità sulle diverse aree del corpo e per l’efficacia dei risultati.