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Angioma rubino: cause e rimedi

L’angioma rubino è una piccola chiazza sulla pelle di color rosso acceso che può comparire a qualsiasi età, interessando indistintamente uomini e donne. Deriva da dilatazioni dei vasi capillari che avvengono sottopelle e che provocano rigonfiamenti pieni di sangue, divenendo così visibili sulla superficie. Non si tratta di un disturbo serio ma può risultare fastidioso da un punto di vista estetico. Scopriamo dunque insieme i fattori scatenanti e i trattamenti per eliminare l’angioma rubino.

Le cause dell’angioma rubino

I fattori scatenanti che determinano la comparsa dell’angioma rubino possono essere di vario tipo: disordini ormonali come quelli che si verificano in gravidanza, invecchiamento cutaneo dovuto a eccessiva esposizione al sole, traumi, farmaci vasodilatatori, abuso di alcool, cibi piccanti, fumo. Per prevenire l’angioma rubino è perciò importante agire su questi fattori scatenanti, seguendo innanzitutto buone abitudini nella vita quotidiana: sì a un’esposizione solare moderata e con adeguata protezione; no alle sigarette; attenzione alla dieta, che deve essere ben bilanciata per evitare l’accumulo di tossine e i connessi risvolti negativi per il benessere dell’intero organismo.

Angiomi: quali precauzioni per i bambini?

Un neonato con un angioma rappresenta una brutta notizia per le neomamme e i neopapà. Gli angiomi, infatti, non si vedono con le ecografie e vedere, alla nascita, il proprio figlio o figlia che presenta questa lesione della pelle va contro le naturali aspettative di ogni genitore, che vorrebbe suo figlio bello e sano fin dal primo giorno di vita. L’angioma è comunque un problema cutaneo benigno, e a volte si riassorbe spontaneamente, nei primi due anni di vita. Ma che cosa si può fare quando è molto esteso e non da segni di voler scomparire?

Gli angiomi richiedono delle precauzioni nel comportamento, quali evitare l’esposizione del bambino ai raggi solari per non causare un rigonfiamento della macchia, utilizzare sempre filtri solari per proteggere la pelle, evitare traumi e graffi, non usare sapone ma latte detergente per la detersione e limitare le immersioni in acqua e gli abiti stretti limitando così lo sfregamento di tessuti, cerniere e cinture.

Angioma rubino: i trattamenti

L’angioma rubino è asintomatico ed è privo di rischi per la salute. Di solito, quindi, si decide di ricorrere a trattamenti per eliminarlo:

  • quando rappresenta un fastidio estetico, poiché localizzato in un’area della pelle molto visibile, come per esempio il viso;
  • quando si rompe, provocando un conseguente sanguinamento.

Per eliminare un angioma rubino, occorre rivolgersi a uno specialista dermatologo che può ricorrere a diverse metodiche. Tra le più utilizzate vi sono: il laser, che consente un trattamento estremamente preciso e la radiofrequenza. Entrambi i trattamenti durano pochi minuti e sono indolori.

Se questa neoformazione color rosso vino (causata dalla dilatazione dei capillari, può spuntare su seno, braccia, gambe, tronco, viso) si rompe ed esce sangue, è un errore tamponare col dito e toglierlo subito. Così non si dà tempo al sangue di coagularsi. Invece, occorre tener premuto il pollice (con una garza o un fazzoletto pulito) e aspettare 10-15 minuti prima di decomprimere la parte. Non appena la fuoriuscita di sangue è cessate naturalmente, spalmare una crema antibiotica e proteggere con un cerottino per 2 giorni.

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Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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