L’allergia solare è dovuta a un’ipersensibilità della pelle ai raggi UV. Solitamente si traduce in infiammazione cutanea, che può causare eczema, macchie cutanee, arrossamenti e prurito. È conosciuta anche come fotosensbilità cutanea, dermatite solare o fotodermatite, ed è uno degli inestetismi cutanei più frequenti che si possono riscontrare dopo lunghe ore passate al sole, soprattutto in caso di pelle sensibile.
Le cause però non sono da ricercare solo esternamente. Nella maggior parte dei casi l’allergia al sole è dovuta a fattori genetici o ereditari e viene denominata dermatite solare poliforma, perché presenta sintomi differenti da un soggetto all’altro. Gli inestetismi più comuni sono rossori, la presenza di punti rossi sulla pelle che procurano una sensazione di prurito e bolle o vescicole. Questa patologia può comparire sin dall’infanzia e ripresentarsi con la maturità, intorno ai 20 anni. L’allergia al sole colpisce maggiormente le donne e i fototipi chiari e delicati.
Prima di allarmarsi più del dovuto è bene conoscere alcuni rimedi naturali utili per attenuare i sintomi dell’allergia al sole. Se si presentano i primi sintomi di allergia solare, la prima cosa da fare è evitare l’esposizione solare per almeno 3 o 4 giorni. Nei casi più lievi di fotosensibilità della pelle al sole, questa soluzione è efficace. Altra regola fondamentale che non si può dimenticare in caso di fotosensibilità cutanea, è l’applicazione di una crema solare con plusolina con fattore di protezione alto, prestando attenzione che nella formulazione del prodotto non siano presenti sostanze fotosensibilizzanti.
Alcuni rimedi fai da te possono essere impacchi con acqua fresca e camomilla o con ghiaccio avvolto in un panno da applicare sulle zone interessate da eczema, rossore e prurito intenso per ottenere una sensazione di sollievo. Oppure concediti una doccia o un bagno con acqua fresca. Fondamentale esporsi gradualmente ai raggi solari, indossando all’inizio e nelle ore più calde dei vestiti di lino o cotone in grado di proteggere la pelle dalla luce solare diretta, ma lasciandola traspirare. Su consiglio del dermatologo vanno poi applicate creme idratanti per il corpo o doposole dagli attivi emollienti e lenitivi come aloe, burro di karitè, fosfolipidi, glucosamina e calendula. Se l’allergia al sole si presenta con un prurito intenso si può ricorrere a un bagno in acqua fresca con l’aggiunta di farina d’avena, dalle proprietà calmanti.
Quando l’allergia al sole dipende soprattutto da fattori esogeni come profumi o cosmetici è necessario pulire a fondo il tessuto cutaneo prima di esporsi al sole. In caso di assunzione di farmaci con all’interno sostanze fotosensibili, è importante aspettare almeno 4 o 5 giorni prima di esporre la pelle al sole. Un accorgimento da adottare è quello di leggere attentamente il foglietto illustrativo prima dell’inizio di una terapia.
La fototerapia è invece una delle soluzioni più adottate in caso di dermatite solare polimorfa: essa consiste in una specie di percorso graduale che ha l’obiettivo di ridurre la fotosensibilità cutanea ai raggi solari.
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